L’appuntamento è questa sera su Rai 3 con Federica Sciarelli che si occuperà anche di un altro caso: quello di Tony Drago, il giovane siracusano morto gettandosi dalla finestra della caserma. Ma come vedremo gli eventi stanno prendendo ben altra direzione.
È fissata proprio per oggi mercoledì 19 aprile dinanzi alla quinta sezione della Corte di Cassazione a Roma, l’udienza che riguarda il procedimento giudiziario sulla scomparsa di Denise Pipitone. La bambina non era stata più trovata dal settembre 2004 a Mazara del Vallo. Improvvisamente di Denise si persero le tracce mentre giocava sui marciapiedi nei pressi dell’abitazione della nonna.
Fu avviato il processo contro la sorellastra Jessica Pulizzi figlia del padre naturale di Denise. Il procedimento legale si è concluso in primo e in secondo grado con l’assoluzione della donna. La madre della piccola Denise, Piera Maggio, è disperata e chiede ancora giustizia per la figlia di cui nessuno è riuscito a sapere qualche notizia. La Pulizzi era stata assolta per insufficienza di prove. Ma, a detta dell’accusa, la giovane donna odiava profondamente Piera Maggio perché aveva avuto una relazione con il padre dalla quale era nata proprio Denise.
Si aspetta dunque con ansia la decisione dell’ultimo grado di appello che dovrà fare luce sul mistero finora rimasto irrisolto. La Pulizzi all’epoca dei fatti aveva soltanto 17 anni e finì sotto accusa per il rapimento della bambina. Si attenderanno naturalmente anche le dichiarazioni della madre Piera Maggio, che non ha mai smesso di cercare la figlia.
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L’altro caso di cui si occupa Federica Sciarelli questa sera riguarda Tony Drago. Anche questo è un mistero di cui non si è ancora scoperta la verità. Tony Drago era un militare 25enne morto in caserma nel luglio del 2014. Inizialmente sembrava potesse trattarsi di un suicidio, ma i periti nominati dal GIP di Roma non credono a questa ipotesi. Il corpo del caporale fu trovato il 6 luglio del 2014 all’interno della Caserma dei Lancieri di Montebello di Roma. Si parte adesso dalla constatazione che il ragazzo non si è suicidato. E questa svolta sicuramente significherà il rinvio a giudizio degli otto indagati tra militari e ufficiali in servizio in quel periodo all’interno della caserma. Insomma si tratterebbe di un terribile caso di bullismo.
Per tutta la durata della trasmissione, come ogni settimana, rimane aperto il centralino al numero 06 8262 al quale i telespettatori possono rivolgersi per effettuare nuove segnalazioni oppure per fornire indicazioni sui casi di persone già scomparse e di cui si sono avviate le ricerche. Quest’anno è disponibile anche un numero di WhatsApp 345 313 19 87.