Che il successo di un film sia molte volte determinato dalla sua colonna sonora non è cosa nuova. Lo dimostra tra l’altro la parabola del premio Oscar Ennio Morricone, le cui musiche hanno esaltato le pellicole di Sergio Leone. Quelle stesse colonne sonore hanno poi dimostrato di poter vivere di vita propria, slegate dalle immagini. Che poi un pentagramma scritto per un movie sia a sua volta opera sinfonica, da ascoltare in una sala da concerto lo ha dimostrato assai bene l’Orchestra di Santa Cecilia che ha appena presentato un programma davvero singolare: nella prima parte le suite di John Williams tratte dai cult movie di Spielberg “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “E. T. l’extraterrestre” e dal fantasmagorico “Guerre stellari” di Georges Lucas; nella seconda parte la partitura che Sergei Prokof’ev compose per l’epico kolossal di Ejzenstein, “Aleksandr Nevskij”, uscito nel 1939.
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