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Con l’intervista al ministro della Salute Beatrice Lorenzin si apre la nuova puntata di «Quinta Colonna». Il talk politico di Paolo Del Debbio ritorna, come ogni lunedì, sulla rete diretta da Sebastiano Lombardi a partire dalle ore 20.30. Una lunga serata fatta di discussioni ospiti in studio e in collegamento, riflettori accesi su due piazze d’Italia.
Naturalmente al centro dell’attenzione ci sono le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, dimissioni proprio oggi confermate dal diretto interessato senza possibilità di ripensamento e di ritiro nei venti giorni previsti dalla legge.
Tra gli altri argomenti di cui si occuperà il programma a cura di Raffaella Regoli c’è il tema della sicurezza e della giustizia cosiddetta ‘fai da te’. Problemi sui quali Paolo Del Debbio ha già in passato interessato l’opinione pubblica e la classe politica.
Politici, opinionisti e persone comuni saranno in studio a discuterne. Inoltre questa settimana il collegamento esterno con le piazze italiane sarà con Ponte di Nanto (Vicenza) e Tor Sapienza (Roma).
Subito dopo, a mezzanotte circa, ecco arrivare Tony Capuozzo con Terra!.
Il primo servizio è sui boss del narcotraffico, in particolare su un personaggio chiamato Mario e che aveva un’identità nascosta.
Mario sembrava in tutto un delinquente, un feroce e navigato trafficante di droga che si muoveva tra Colombia, Bolivia, Turchia. L’uomo aveva il compito di memorizzare nomi, fatti, circostanze che, in seguito, alla fine della sua missione sotto copertura, avrebbero consentito di infliggere colpi pesanti ai mercanti di morte.
Mario, in realtà, era un sottufficiale dei carabinieri infiltrato. Un maresciallo che questa sera racconterà la propria storia a «Terra!» e a Toni Capuozzo. Una testimonianza davvero singolare fatta da un militare coraggioso che ha portao a termine il suo compito con grande professionalità.
Il tema della puntata, infatti, è proprio la droga: dal silenzio che avvolge il fenomeno, ai danni provocati tra i giovani, alla repressione delle forze dell’ordine (con le telecamere di «Terra!» che hanno seguito un blitz della polizia).
Tra le altre testimonianze ci saranno quelle dei volontari di una onlus romana, la Fondazione Maraini, e quelle di Nicola Gratteri, magistrato in prima linea contro la ‘ndrangheta. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria racconta della lotta al narcotraffico, degli strumenti offerti dalla legislazione italiana («la migliore in assoluto») e da quella europea («assolutamente inadeguata»).