Per quest’edizione, Chi vuol essere milionario? si ripresenta con un meccanismo di base praticamente intatto: quindici domande a difficoltà crescente per arrivare al montepremi di un milione di euro.
Qualcosa è cambiato per quanto riguarda gli aiuti. I concorrenti potranno ricorrere al 50:50 (che elimina due della quattro opzioni di risposta) e all’aiuto del pubblico – come in tutte le edizioni precedenti – ma anche al “Chiedilo a Gerry” (ricevendo un’agevolazione da parte del conduttore) e al “Chiedi ad un esperto in studio”, che sostituisce la telefonata a casa.
Una curiosità: l’edizione speciale di Chi vuol essere milionario? è registrata a Varsavia, in Polonia. Le ragioni, dicono da Mediaset, sono prettamente logistiche e legate alla presenza di uno studio già allestito nella capitale polacca.
Visto che il format prevede una scenografia identica per tutti i Paesi in cui va in onda e che in Italia avrebbero dovuto ricreare da zero lo studio per sole quattro puntate, si è preferito optare per la trasferta.
Al momento non è dato sapere se questo ritorno sia davvero solo un modo per festeggiare i venti anni di messa in onda o se si tratti anche di un piccolo test per i palinsesti futuri.
Seguiamo insieme la diretta.
Gerry Scotti apre col suo solito brio, dicendo che non poteva mancarea questi festeggiamenti e ricordandoil percorso del “suo” quiz.

Gerry Scotti spiega gli aiuti, dalla novità del “Chiedilo a Gerry” al “Chiedilo ad un esperto in studio”. La telefonata a casa – spiega il conduttore – è stata tolta perché con internet a disposizione era diventata impresentabile.




Per raggiungerlo il suo, Silvia chiede l’ennesimo aiuto, quello di un’esperta (sua conoscente) in studio.
Lo raggiungono facilmente.

Una nota anche per Gerry Scotti che appare effettivamente in grande spolvero, nel suo habitat naturale e sta conducendo come se non fossero passati sette anni dall’ultima edizione.

Cinque domande al traguardo finale e l’aiuto “Chiedi a Gerry “ a disposizione.
Silvia risponde bene anche alla non facile domanda da trentamila euro. Ora il suo percorso si fa interessante.

Gerry Scotti, per poter dare il suo aiuto, non è in contatto con la regia e legge le domande insieme al concorrente.

Il percorso di Silvia Sacchetti, prima concorrente di questa edizione, si ferma alla dodicesima domanda portando a casa 70mila euro.




Sulla zuppa alla pavese si rende necessario il “Chiedi a Gerry”. Nemmeno il conduttore era sicurissimo della risposta, ma alla fine arrivano i 7mila euro.

Grazie all’aiuto, raggiunge l’importante traguardo dei 20mila euro.

Per Gerry Scotti e il suo quiz non sembrano essere passati sette anni dall’ultima edizione e diciotto dalla prima messa in onda italiana. Il conduttore si è dimostrato pienamente a suo agio sfoggiando lo smalto delle edizioni migliori, davvero tagliato per questo gioco.
Il format sembra aver retto al logorìo del tempo. Pare abbia funzionato nonostante gli adattamenti siano stati, di fatto, minimi (circoscritti agli aiuti e alla presenza di due familiari con le loro reazioni dal backstage) ed ha sfoderato una capacità non scontata di reggere la prima serata.
Ci sono stati, innegabilmente, momenti pericolosamente lenti e tendenti alla monotonia, ma non hanno inficiato una certa riuscita complessiva.
Tuttavia, verrebbe da dire che la vivacità e i colpi di scena non sono le caratteristicche di questo format. Dunque, l’unica possibilità per lo spettatore è che si appassioni al meccanismo delle domande.
Sarà interessante carpire le reazioni del pubblico, oltre a tenere d’occhio le prossime puntate. E valutare se le sensazioni positive di quest’esordio siano dovute unicamente all'”effetto amarcord” o alla reale capacità di Chi vuol essere milionario? di poter dire la sua.