Il programma torna, nell’abito della puntata, ad occuparsi dell’Aquila. L’inchiesta vuole documentare gli scandali legati ai finanziamenti per la ricostruzione della città, che perdurano a cinque anni dal devastante sisma che ha distrutto la città. La trasmissione è basata sull’intervista all’euro deputato danese Sondergaard membro della commissione Controllo e Bilancio al Consiglio Europeo. Il deputato ha svolto un’inchiesta sull’utilizzo dei finanziamenti che la Comunità Europea ha messo a disposizione dell’Aquila: si tratta di 500 milioni di euro, “Erano soldi destinati all’emergenza, cioè agli aiuti immediati alla popolazione. Non erano soldi per la ricostruzione della città. E invece poi abbiamo scoperto che molti di quei soldi non sono stati usati per gli aiuti immediati ma per costruire il progetto case” afferma Sondergaadr.
Il giornalista di Presa diretta lo ha invitato a precisare meglio e Sondergaard ha spiegato: “la Corte dei Conti Europea ha scoperto che i due terzi dei soldi provenienti dal Fondo di Solidarietà sono stati usati con finalità diverse e al di fuori del regolamento. Quei soldi sono stati usati per alloggi permanenti e non emporanei. Così invece di alloggiare molti hanno aiutati pochi: solo quidicimila sfollati su settantamila.
L’eurodeputato danese ha poi aggiunto: “E poi c’è l’altro problema rilevato dalla Corte dei Conti europea: il costo di quelle case è esageratamente alto, è troppo alto! Sono costate il 158% in più rispetto ai prezzi di mercato. E perché è successo questo? Non abbiamo avuto nessuna vera spiegazione dal governo italiano”
Sondergaard ha concluso dicendo: “La mia relazione si basa sui dati e sui numeri della Corte dei Conti europea, non mi sono inventato proprio niente, nessuna cifra! Se io fossi un cittadino italiano mi farei molte domande”
Continuano così le grandi inchieste di Presa diretta sui temi di attualità. Il problema della ricostruzione dell’Aquila è ancora uno dei più scottanti e sentiti da tutto il popolo italiano. Dall’aprile del 2009, quando il forte sisma distrusse la città, neppure una pietra è stata rimessa al suo posto Sarebbe il momento di restituire dignità ad un popolo che è stato già tanto provato dalla tragedia nella quale il cui bilancio fu drammatico: 308 vittime, oltre 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati.