All’indomani della ratifica delle nomine dei nuovi direttori delle testate giornalistiche Rai, comincia a delinearsi il futuro professionale per coloro che sono stati allontanati dalla propria poltrona mentre per altri non è stata ancora trovata una nuova collocazione.
Domani 3 agosto, conosceremo finalmente i nomi dei nuovi direttori dei tg di Viale Mazzini. Le nomine verranno effettuate in una riunione del cda Rai, che ha cambiato l’ordine del giorno inserendovi il piano per l’informazione. Nell’attesa di domani, montano naturalmente le polemiche. Intanto, nella giornata di ieri, si era sparsa la voce che Carlo Verdelli, direttore editoriale per l’offerta informativa, fosse in disaccordo con il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto.
La politica continua a tenere banco sulle reti generaliste. Ma gli ultimi eventi accaduti a In onda e Linea notte, e i toni gridati con cui cerca di accreditarsi Virus- Il contagio delle idee, spingono ad una riflessione.
Tre giorni. Tre lunghi giorni durante i quali i palinsesti televisivi sino stati solo un optional. Le elezioni del Presidente della Repubblica, infatti, hanno stravolto ogni tipo di programmazione. Persino quella del sabato sera di Rai1. La rete che più ha risentito del cambiamento è stata La7, dove Enrico Mentana è rimasto in onda ogni giorno dalle dieci del mattino alle 21 di sera, accomiatandosi dal suo pubblico solo dopo il TgLa7 delle 20.