Si tiene oggi la presentazione della seconda stagione di “Online – Connessioni pericolose”, programma prodotto da Crime+Investigation e realizzato in collaborazione con il nucleo investigativo della Polizia di Stato.
Pietro Orlandi fratello di Emanuela Orlandi racconterà su Crime+ Investigation il caso della sorella e sarà il narratore di cinque documentari dal titolo “Scomparsi la serie“.
A partire da domani, martedì 20 giugno, su Crime-Investigation andrà in onda Online-Connessioni Pericolose. Si tratta di otto appuntamenti dedicatiai principali casi di cybercrime che hanno segnato l’Italia negli ultimi anni, da Carolina Picchio a Tiziana Cantone: vengono seguite le inchieste, ricostruite insieme alle testimonianze delle vittime.
Realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato, la produzione viene presentata questa mattina presso l’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale del Dipartimento Pubblica Sicurezza.
Seguiamo la conferenza stampa.
Da questa sera mercoledì 17 maggio alle ore 22:00, Crime+Investigation propone un vero e proprio esperimento sociale. Con il titolo “I miei 60 giorni all’inferno” va in onda un programma in cui sono protagonisti nove volontari, persone innocenti che, sotto copertura, vengono infiltrate in un carcere di massima sicurezza.
Stasera, alle 22.55 su Crime+Investigation, va in onda El Chapo: il boss dei narcos, il documentario che ripercorre le tappe della vita del noto narcotrafficante. Il boss è a capo di un’organizzazione criminale messicana, la Cartello di Sinaloa, invischiata nel traffico internazionale di droga.
Domenica 27 novembre alle 22.00 arriva su Crime+Investigation (Sky al canale 118) il documentario shock sulla lotta al narcotraffico tra USA e Messico: Cartel Land. Il documentario, diretto da Matthew Heineman e prodotto dal regista premio Oscar Kathryn Bigelow, ha vinto al Sundance Film Festival. A guidarci nella zona dove si combatte il Cartello, la più pericolosa organizzazione criminale di trafficanti di droga è Tim Foley, detto Naley che dal fronte americano, con la sua squadra di volontari, considerati dall’opinione pubblica paramilitari fascisti, combattono i soldati del cartello. Sul fronte messicano troviamo invece Josè Mireles, detto El Doctor, che stanco dei massacri compiuti dai boss della droga, ha creato un esercito di vigilantes.
Ripercorriamo il documentario che abbiamo visto in anteprima.
Questa sera, mercoledì 16 novembre, alle 22.55, vanno in onda su Crime+Investigation, canale 118 di Sky, le due puntate del documentario dal titolo “La mala del Brenta – La vera storia”. Il docufilm, diretto da Nicola Prosatore, racconta la storia dell’organizzazione criminale capeggiata da Felice Maniero, detto “Faccia d’angelo”, che ha segnato uno dei momenti più bui per il nord-est italiano, ed in particolare per il Veneto, a partire dagli anni 70-80.
Lo scrittore Carlo Lucarelli torna su Crime+ Investigation HD dal prossimo 15 novembre. Sul canale fruibile al numero 118 del telecomando sky verrà trasmessa una nuova stagione sulla serie che racconta i casi più eclatanti di cronaca nera che hanno segnato una svolta nella storia del nostro paese. Insomma Lucarelli questa volta racconta eventi drammatici e noir che hanno talmente influenzato l’opinione pubblica italiana da far dire allo stesso scrittore: “racconterò una sorta di prime volte dopo le quali non siamo stati più di stessi“.
Va in onda martedì 19 luglio, alle 22.40 su Crime+Investigation il programma dal titolo Yara. Si tratta di un instant document sul caso dell’omicidio della piccola Yara Gambirasio. Un lavoro dettagliato che ricostruisce la tragica fine della piccola di Brembate Di Sopra, ne segue il processo e documenta l’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, muratore incensurato che è stato condannato in primo grado dalla Corte d’Assisi di Bergamo per l’omicidio della 13enne.
Carlo Lucarelli torna a firmare il programma Profondo Nero. In onda da martedì 14 giugno alle 22.55 su Crime+Investigation (e disponibile su Sky On Demand), Profondo Nero punta i riflettori su alcuni grandi casi di cronaca nera e sulle passioni e pulsioni che sono alla loro base, dando voce non solo ai carnefici ma anche alle vittime. Lucarelli si occupa di quei delitti che hanno segnato una svolta nella storia del nostro Paese: una sorta di “prima volta” dopo la quale non siamo stati più gli stessi.