Il fine vuol essere positivo: raccontare storie di ragazzi che cercano il riscatto dalla propria condizione attraverso la musica impegnata. Poichè la vicenda raccontata in “Tutta la musica del cuore” è ambientata in un piccolo paese del Sud, identificabile con Monopoli, la speranza della vigilia sembrava fondata: finalmente, la fiction Rai riesce a dare un valido contributo alle realtà meridionali, trattandole al di fuori dei soliti stereotipi di camorra e malaffare. Invece non è andata così, nonostante il buon risultato d’audience agguantato dopo la prima puntata: 5.777mila spettatori e il 20,78% di share. Già dalla seconda c’è stato un leggero calo di share, il 20,02% con il medesimo numero di seguaci.