Seconda e ultima puntata, questa sera, della miniserie La strada diritta con Ennio Fantastichini e Giorgio Marchesi. L’appuntamento è su Rai1 in prima serata. Abbiamo lasciato l’ingegnere Fedele Cova (Fantastichini) amministratore delegato della Società Autostrade e i suoi operai, alle prese con il fiume Po ancora in piena. Questa sera Gaetano (Carmine Recdano) si accorge della barca ormeggiata al pilone e intuisce tutto: Giovanni (Giorgio Marchesi) ha raggiunto da solo la struttura per mettere in salvo gli operai e l’intero cantiere. Ma lui stesso è in grave pericolo.
La miniserie in onda su Rai1 racconta una delle maggiori opere realizzate in Italia tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta: la costruzione dell’Autostrada del Sole che congiunge Milano a Napoli. La strada diritta è il simbolo di un’Italia che guardava al futuro con ottimismo e sicurezza: in quest’ottica rappresenta il contraltare del pessimismo sovrano che incombe oggi sul nostro paese.
I telespettatori lo vedranno questa sera su Rai1, nella miniserie La strada diritta che racconta la realizzazione dell’autostrada del Sole. Ma Giorgio Marchesi sarà anche nella terza serie di “Una grande famiglia” di cui in questi giorni sono in corso le riprese. Il suo ruolo è Raoul Rengoni. Abbiamo incontrato l’attore che spiega i risvolti dei due personaggi interpretati in ambedue le produzioni.
Il racconto di un’impresa italiana affrontata in un periodo d’oro per l’Italia: erano infatti, gli anni in cui il nostro Paese guardava al futuro con ottimismo in vista del boom economico da cui stava per essere favorevolmente trascinata. In quell’ottica di Great expectations si poteva costruire un’autostrada (La strada diritta) senza pagare tangenti e portarla a conclusione addirittura con due anni di anticipo rispetto al previsto.