Lo abbiamo incontrato in occasione della conferenza stampa di presentazione.
Qual è stata la difficoltà maggiore nel raccontare suo padre?
Intanto trovare il giusto interprete. Essendo stato Nino un grande del cinema e della commedia italiana, era difficilmente riproducibile: motivo questo per cui abbiamo scelto di raccontare un Nino giovane. Ci è sembrato più interessante per il pubblico mostrare la sua formazione, sia come uomo che come artista: un Nino segreto insomma, privato.
Raccontiamo quello che è successo prima: quando arriva ragazzo a Roma dalla Ciociaria, attraverso un percorso difficoltoso, fino al raggiungimento della sua grande occasione nel ’59 con Canzonissima.