Esecuzioni spesso discutibili, siparietti oramai obsoleti tra Fazio e la Littizzetto, ruolo quasi marginale, a livello spettacolare della Giuria di qualità. E tempi morti che, venerdì si sono troppo allungati, con scelte sbagliate di posizionamenti in scaletta. Questa in sintesi, la sensazione scaturita dalla quarta serata de 63esimo Festival di Sanremo, nonostante i dati di ascolto che assegnano al venerdì festivaliero 11.538mila spettatori e il 48,17% di share.
E’ già tempo di bilanci per la 63esima edizione del Festival di Sanremo che questa sera incorona il vincitore o la vincitrice. E’ stato sicuramente il festival delle defezioni. Lunga, infatti, la lista degli “assenti” dell’ultimo momento: da Daniel Baremboim a Carlo Verdone fino a I Ricchi e Poveri la cui partecipazione, durante la prima serata, è stata cancellata per il grave lutto che ha colpito Franco Gatti. Sembrava finita qui, e invece anche qualche “sostituto” ha dato forfait.
Salvo qualche guizzo, tutto il resto è noia. Questo il giudizio sulla seconda serata del Festival di Sanremo. I guizzi sono stati rappresentti da pochi momenti spettacolari tra cui la partecipazione di Asaf Avidam e l’esibizione di Elio e Le Storie Tese. Ha deluso la presenza della modella israeliana Bar Refaeli che ha battuto tre colpi su una batteria, ha cambiato un paio di abiti, ha pronunciato qualche parola, sfoggiando splendidi ma costosi sorrisi. Per non parlare di Carla Bruni.
Seconda serata della 63esima edizione del Festival di Sanremo, e Vip sempre attivissimi su Twitter. Stavolta, in assenza di contestazioni in sala, a catalizzare l’attenzione dei personaggi famosi sono state prevalentemente le canzoni e le performance degli ospiti. Ad aprire le danze, ecco il padrone di casa Fabio Fazio: “Neri Marcore’ in redazione qui al festival. stiamo immaginando un gioco per stasera”, riferendosi , come si è poi capito, allo sketch di Piero ed Alberto Angela.