Il trend è ancora una volta confermato: sacerdoti e suore sono i veri salvatori del piccolo schermo. E la conferma si è avuta con “il caso Suor Cristina” che ha fatto schizzare in alto l’audience di The Voice, dopo un pericoloso calo d’ascolti. Suor Cristina Scuccia, protagonista della seconda serata di The Voice 2, ormai conosciuta come la suora rock, ha fatto ancor più dei vari Don Matteo d’ordinanza: è divenuta un fenomeno conosciuto a livello mondiale in soli 90 secondi: il tempo dell’esibizione alle “blind audition” nel talent di Rai2.
Suor Cristina è la parte reale di “suor Angela” di “suor Gemana” ovvero delle religiose interpretate per fiction da Elena Sofia Ricci e Virna Lisi nelle rispettive serie Che Dio di aiuti e Madre aiutami. Con un dono in più. anzi due: la giovinezza e la straodinaria capacità di incantare con la forza della voce.
Suor Cristina è l’ulteriore conferma che “dove c’è un abito talare c’è successo di ascolti”. Proprio sulla scia di Don Matteo. Terence Hill è un prete diverso, sportivo, gira in bicicletta, cerca di aiutare chi ha bisogno alcune volte anche entrando in contrasto con l’abito che indossa. Un prete amico, di poche parole, senza sermoni lunghi e pesanti, con brevi omelie porta grandi messaggi. E grandi ascolti.
Proprio come Elena Sofia Ricci, nel ruolo di Suor Angela, ex carcerata con uno spiccato intuito investigativo, che una volta trovata la sua vocazione decide di trasformare il convento in cui vive in un convitto universitario, accogliendo ed incontrando ragazze e ragazzi che con le loro storie le cambieranno la vita. Anche in questo caso c’è una suora iperattiva, anche lei è sempre più coinvolta nella vita dei suoi studenti, pronta a dare consigli.
Non è stata da meno la fiction “Madre, aiutami”, con Virna Lisi nella parte di Suor Germana: una donna coraggiosa, una vita passata come missionaria in Africa ed una sofferente storia d’amore alle spalle. Anche lei una suora che si impegna per gli ultimi, forte e fragile allo stesso tempo, umana.
Ci ha provato anche la serie Il tredicesimo apostolo a proporre su Canale 5 un prete, ma completamente diverso da Don Matteo. Claudio Gioè, nella fiction Padre Gabriel Antinori, gesuita si occupa di studiare fenomeni paranormali attraverso la religione, e tra una puntata e l’altra si innamora di Claudia Pandolfi, nel ruolo di una psicologa.
Ma qual è il filo rosso che lega questi personaggi in abito talare? L’umanità. In un periodo caratterizzato quasi esclusivamente da notizie negative e drammatiche che, spesso coinvolgono anche la chiesa, torna, prepotente, il bisogno di spiritualità, un ritorno lento ma significativo.
La fiction religiosa, con i toni a metà strada tra commedia e serietà, incontra i bisogni di un pubblico stanco del solito stereotipo del prete bacchettone e della suora bigotta: l’arma vincente diventano la naturalezza e la spontaneità. Ecco allora che Suor Cristina sale sul palco cantando e ballando No One di Alicia Keys, per poi scegliere di entrare nella squadra del rapper/diavolo J-Ax. Don Matteo conquista tutti girando con la bicicletta e abito talare al vento. Suor Angela alla guida del suo furgoncino blu e con il suo passato burrascoso diventa la suora che tutti vorrebbero incontrare, ironica, pratica e spigliata. Suor Germana, attrae il pubblico con la sua spiritualità viva e coinvolgente, Padre Gabriel mostra la fragilità di esseri umani, che hanno scelto una strada tutt’altro che facile.
Così, la chiesa, almeno sul piccolo schermo, diventa rivoluzionaria e forse non è un caso che questo successo sia stato amplificato dall’arrivo di Papa Francesco che, con la sua semplicità ha fatto riscoprire un sentimento religioso sopito ma vivo e incita a non aver paura della Fede. Una Fede che dalla fizione passa alla realtà e viceversa.