Victoria Cabello è tornata su Rai2 al timone di Quelli che…. Nella nuova edizione, la seconda per lei come padrona di casa, il calcio non c’è come viene evidenziato dallo stesso titolo. Non ci sono i collegamenti con gli stadi, quindi la conduttrice e il team autorale si sono inventati una sorta di surrogato. Nel senso che le partite le fanno seguire da inviati nelle case dei tifosi, in varie città.
Sperimentare nuovi format, soprattutto nuove idee è un apprezzabile tentativo, soprattutto quando a esporsi è Rai1, la rete leader di viale Mazzini. Recentemente, però,la prima rete ha “testato” una serie di nuovi programmi che non hanno raccolto il gradimento del pubblico.
Bisogna riconoscerlo: molti programmi di Rai2 si sono dimostrati al di sotto delle aspettative con ascolti penalizzanti. La rete è stata oggetto di critiche perchè non è riuscita ad assolvere alla sua funzione: essere un punto di riferimento per il pubblico under trenta.
In alcuni casi, nuove idee non sono state ben confezionate ma affidate a persone inadatte. E’ accaduto, ad esempio, il sabato pomeriggio: una certa Rita Langella è diventata la padrona di casa di Guardami, piccolo spazio di intrattenimento che non ha suscitato la simpatia di nessuno, o quasi. Infatti l’audience è giunta addirittura al di sotto dell’un per cento: cifre da tv satellitari.Prima di Guardami c’era London live.2 un programma di musica che neppure conquista l’attenzione del target a cui è destinato: il pubblico giovane. Come mai questi risultati così negativi?
Può una ragazzina di 18 anni, magistralmente esperta di computer, portare alla luce il vasto e malefico inganno che si cela dietro i meccanismi della tv di oggi? Può la forza della preghiera corale coinvolgere il web e sconfiggere il progetto criminale di infiltrare nei programmi immoralità e mancanza di etica? Interrogativi attuali, visto il degrado del piccolo schermo che hanno una risposta nel libro di Roberto Milone dal titolo X Trenta danari, edito da Orizzonti di luce.