È iniziata la seconda stagione di Mtv SPIT, il programma delle battaglie Rap freestyle. L’attesa era alta soprattutto per la presenza, tra i giurati, del redivivo Morgan. Tra un botta e risposta e l’altro, abbiamo seguito i duelli della prima puntata (vinta da Nitro). Questi i nostri giudizio sulla qualità delle battle e dei giudici.
Prima Battle: ANAGOGIA vs NITRO
La sfida è strutturata in due fasi: nella prima ognuno ha un minuto di freestyle senza contraddittorio, nell’altra ci si fronteggia in un botta e risposta. In entrambi i duelli, la supremazia di Nitro è apparsa schiacciante. Il suo Rap è veramente esplosivo, incalzante e divertente. È vero, lui ha partecipato al programma già lo scorso anno. Ma la differenza è tale da non poter dipendere solo dall’esperienza. Anagogia manca di ritmo, e stenta a rimanere in tema (oltre che a trovare le rime giuste). I giurati, all’unisono, sono concordi con le nostre osservazioni.
Voti: Anagogia 5, Nitro 8
Seconda Battle: MC NILL vs EASY ONE
Stavolta i concorrenti si fronteggiano in un botta e risposta che ha come tema i personaggi ritratti su magliette da indossare dopo essere state estratte a sorte da un bidone. La trovata, potenzialmente esplosiva, non conduce però a esiti esaltanti. A Mc Nill toccano Obama e Saviano, per Easy One ci sono invece Belen Rodriguez e Michael Jackson. Nill sembra essere molto più ispirata e dentro la sfida, non ha remore ad incalzare il rivale (memorabile la battuta “non puoi fare Jackson, te, c’hai troppa panza!”). Easy ci va davvero leggero. Non ci siamo coi riferimenti, spesso imprecisi. Incomprensibile il legame tra Saviano, Baggio e Caravaggio. La sfida si decide con l’applausometro, che premia Nill.
Voti: 7,5 Nill, 6.– Easy
Finale: MC NILL vs NITRO
Sfida strutturata come la prima della serata nella quale, a nostro avviso, Nitro appariva molto più pimpante e sveglio rispetto all’avversaria. Dimostra di avere un bagaglio di conoscenze più ampio, e raramente scade nell’autoreferenza, come invece fatto più volte da Nill. Non conosce incertezze e tempi morti durante il freestyle, e nel botta e risposta rintuzza ogni tentativo dell’avversario, che infatti, alla lunga, perde parecchio di mordente. La svolta c’è stata quando il tema s’è spostato sulla cinematografia, e Nitro ha sciorinato una serie di virtuosismi chiamando in causa registi visionari quali Lynch e Cronemberg. È stato il verdetto del pubblico, però, a spedire il ragazzo dritto in finalissima.
Voti: 7 Nill, 8,5 Nitro
Ed ecco i voti dei giurati
Ensi 8: è stato il campione della passata edizione, e dimostra di essere di sicuro anche il più competente tra i membri della giuria. Riprende senza remore Morgan ricordandogli quale sia l’essenza del freestyle e, a nostro parere, non sbaglia mai una valutazione.
Paola Zukar 6,5: non ha convinto affatto durante la seconda prova, quando ha assegnato la propria preferenza a Easy One. Si è però riscattata in finale, rivelando a Nill d’essersi ricreduta sul suo conto e d’aver sbagliato.
Max Pezzali 5: durante la seconda sfida è l’unico convinto che Easy sia riuscito a “svicolare” da situazioni difficili, quando era evidente il contrario. In finale assegna la propria preferenza a Nill senza motivare granché la decisione. Ed anche stavolta, per noi, sbaglia.
Morgan 5: troppa voglia di protagonismo, e argomenti inconsistenti portati a suffragio delle proprie tesi. Sul freestyle con le magliette si lamenta dei soggetti poco stimolanti, quando la bravura del rapper sta proprio lì. Poi accusa Nitro di scarsa gentilezza nei confronti dell’avversario, e di essere stato troppo egotico. Forse, essendo la sua rivale una signorina, avrebbe dovuto cavallerescamente farsi da parte? Ci sembra che ancora non abbia ben chiaro che qui le cose funzionino diversamente da X Factor.