Complici le continue novità apportate dalla conduttrice, le avvincenti avventure amorose dei partecipanti, il ricambio (più o meno stagionale) del trono formula classica, il programma è da sempre uno dei più amati. Ma è anche tra i più aspramente bocciati dalla critica televisiva: uno dei principali addebiti è l’aver, soprattutto nel passato, dato troppa popolarità a tronisti (il vocabolo entrò nello Zingarelli proprio in occasione dei primi troni) che curavano più gli addominali che i congiuntivi, sdoganando così l’effimero successo, ottenuto senza alcun talento o gavetta. Viene senz’altro in mente uno dei primi tronisti, Costantino Vitagliano, che ottenne un successo strepitoso grazie al programma tanto da diventare un sex symbol e guadagnarsi serate, calendari, ospitate in tv, piccoli ruoli televisivi e addirittura un dimenticabilissimo film con l’allora amico e collega Daniele Interrante. Ma come lui anche Giuseppe Lago, Luca Dorigo, Salvatore e Cristiano Angelucci, Francesco Arca (lanciatissimo al cinema, sarà nel prossimo film di Ferzan Ozpetek e, come protagonista, nella serie Rex in onda a breve su Rai2). Per ricordare due donne, Alessandra Pierelli (ex proprio di Vitagliano) e Paola Frizziero.
Oltre che la funzione di trampolino di lancio, o scorciatoria, per lo spettacolo nonostante i meriti non pervenuti, i critici hanno sempre rimproverato al programma della De Filippi anche i contenuti urlati (celebre la parodia di Claudiano, Claudio Bisio, e il duo comico Katia e Valeria), le liti spesso non particolarmente edificanti.
Ma è davvero questo il trash ? E’ un programma diseducativo, pericoloso? Dal mio punto di vista no, assolutamente. C’è di peggio in tv. Il trash di Uomini e Donne, se guardato con consapevolezza, strappa più di una risata. Si può dire lo stesso dei programmi del pomeriggio televisivo? Dell’informazione dei talk parziali? Della cronaca nera sciorinata senza alcun taglio giornalistico? Di supertestimoni implicati in vicende delicate e minori catapultati in tribunali e arene mediatiche senza le minime cautele? Direi proprio di no. Uomini e Donne è trash, ma genuino e innocuo. Non uno show da cui trarre spunti didattici, ma un allegro Carnevale da guardare spensieratamente nella pausa pranzo.
Per quanto riguarda l’edizione attuale a rubare spesso la scena per le sue battute al fulmicotone è l’opinionista, ex vamp e tronista d’annata, Tina Cipollari. Fumantina ed incontenibile, assicura la giusta dose di liti e di trash ad ogni puntata prendendo di mira i vari personaggi che le capitano a tiro. Dotata di una sincera cattiveria e di simpatia, sarebbe l’opinionista adatta per il prossimo Grande Fratello. Divenuto celeberrimo il suo “No, Maria io esco” quando, satura di discussioni, preferisce abbandonare lo studio piuttosto che cedere a reazioni inconsulte. La affianca da anni Gianni Sperti, ex ballerino di Buona Domenica ed ex marito di Paola Barale, ormai sempre più lontano dalla danza e sempre più dentro la sua attività di consigliere/giudice sentimentale. Infine, quasi come elemento di tappezzeria, Tinì Cansino, ex sexy showgirl di Drive In approdata nel trono Over a dispensare opinioni pacate e pillole di oroscopo.
Tutt’intorno il circo dei tronisti/e, corteggiatori/e e degli arzilli Over. Tronisti in carica Aldo Palmieri, Tommaso Scala e Anna Munafò. La tronista sembra essere giunta alla scelta che vedremo nelle prossime puntate. Intanto i due maschietti (che se le sono pure suonate di santa ragione durante una registrazione, censurata e non andata in onda) si sbaciucchiano le pretendenti che, alla vista delle effusioni con le rivali cadono puntualmente in preda a crisi isteriche di pianto e lasciano lo studio. Ancora più intricate le trame amorose del trono Over (calderone in cui si passa dai 35 enni a ottuagenari e noventenni) dove troviamo: Gemma, petulante inguaribile romantica che prende solo batoste perchè si innamora di Casanova che non hanno ancora appeso il mantello al chiodo; Antonio e Giuliano, il gatto e la volpe, volano di fiore in fiore senza concludere mai nulla; Elga, donna dura e di carattere, ma che asfissia per quanto è logorroica; Barbara, la vera scheggia impazzita, sembra aver trovato l’amore in Franco, ma ancora interviene come ospite e la sua presenza genera continue risse.
Ruolo sempre più marginale ha assunto invece lo storico pubblico parlante che ha un passato di gloriose “trash litigate”.
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Infine, seduta sulle scale, c’è la padrona di casa. Una presenza accennata, la sua. Interviene l’essenziale e spesso traduce con fine sapienza tutto quanto accade a pochi metri da lei. Sembra una psicologa quasi. Semplicemente è molto più di quanto accade lì dentro. E ne è ben consapevole. Ci mette la faccia, ma lo fa con grande intelligenza.
In definitiva una sorta di commedia dei ruoli (i fidanzati, gli amanti, il pubblico pettegolo), da prendere con la giusta dose di consapevolezza. Chi cerca altro dallo spasso pecoreccio di un’ora ha, fortunatamente, tanti altri canali.