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Della “scomparsa musicale” della religiosa avevamo già parlato. Che qualcosa fosse andato storto sin dai giorni immediatamente successivi alla finale era chiaro, e ve ne avevamo già dato notizia commentando i risultati di vendita degli inediti dei finalisti. Lungo la riva, questo il brano che ha segnato l’esordio della Sorella nel mondo discografico, è stato un vero flop in classifica: sarà stato forse travolto dal fiume Seveso, ripetutamente esondato nelle ultime settimane a Milano?
Zero interviste dopo il talent di Rai 2, passaggi radiofonici non pervenuti, una sola apparizione televisiva – una visione potremmo dire – al Premio Marisa Bellisario. “Si sarà rinchiusa in studio a incidere il disco” potrebbe ribattere qualcuno. Niente di più lontano dalla realtà. La Universal, casa discografica che offre un contratto a chi vince The Voice, pare abbia fermato la realizzazione dell’album per evitare disastri inenarrabili. E pensare che durante la messa in onda del programma erano emerse insistenti voci circa un tour mondiale per Suor Cristina. Evidentemente la Provvidenza, costantemente tirata in ballo dalla protagonista, ha altri piani per lei.
A conti fatti, quella della Scuccia è stata una vittoria inutile, tanto più che la sua presenza nella vetrina televisiva del talent show, come da lei stessa dichiarato, era dettata solamente dal voler trasmettere un messaggio. Peccato che a essere sbagliato fosse il contesto: The Voice nasce con l’intento di dare una grande occasione a chi vuole fare del canto la propria professione.
Così, altri ragazzi davvero meritevoli sono stati messi in ombra dal fenomeno televisivo che è stato Suor Cristina, la quale avrebbe anche potuto abbandonare la competizione una volta superati i casting o addirittura rinunciare alla vittoria. Il messaggio sarebbe passato ugualmente e la musica sarebbe stata messa al centro dell’attenzione.
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A discapito degli ascolti televisivi, certo. E forse è proprio questo aspetto che ha fatto gola al programma, illusosi in tal modo di far decollare uno show che per il secondo anno consecutivo non è riuscito a lasciare un segno importante, né a livello di share, né tantomeno discografico. Ricordate la vincitrice dell’anno scorso Elhaida Dani? Appunto.
Non resta che aspettare la prossima edizione, perché, alla vigilia della seconda, la rete aveva dichiarato di essersi data il limite di tre stagioni per riuscire nell’impresa di lanciare un cantante di successo, nutrendo ottime speranze – a questo punto vane – per quella del 2014. Con risultati e credibilità da ricostruire, come si reinventerà il format in vista di un vociferato trasloco nientepopodimeno che su Rai 1?
E Suor Cristina abbandonerà definitivamente la sua missione nel luccicante mondo del pop? Le indiscrezioni degli ultimi giorni parlano di una sua candidatura al prossimo Festival di Sanremo da parte della casa discografica, che sarebbe alla disperata ricerca di un rilancio per l’artista. Ma lei e le superiore avrebbero gentilmente declinato l’invito. Un passo indietro che si sarebbe potuto e, forse, dovuto fare già qualche mese fa.