Lo si comprende dagli sforzi che sta facendo la stessa Maria De Filippi nel cercare di fornire le più ampie spiegazioni possibili sulle motivazioni. Ma la conduttrice più parla e più la situazione appare incomprensibile. Perchè lo sdoppiamento di un programma di successo su una rete che non appartiene all’azienda di famiglia non può coniugarsi con nessuna spiegazione. Che cosa, dunque, ha spinto Mediaset e la De Filippi (che dice di aver prima consultato Piersilvio Berlusconi) a “vendere” in questa edizione, un gioiello di famiglia di tale pregio? Certamente non l’assenza di spazio nella miriade di canali del digitale terrestre targati Mediaset.Da La5 a Mediaset Italia 2, il day time della scuola defilippiana poteva essere ben sistemato. Ma c’era anche Italia 1 rete dove Amici ha mosso i primi passi e dove poteva avere un senso, essendo un programma molto amato dai giovanissimi, dagli adolesscenti in particolare. Su queste considerazioni è stato già scritto ampiamente. D’altra parte il “factual” di Real Time è differente da quello insito nel day time di Amici.
Ma c’è un altro aspetto della decisione che va presa in considerazione: l’onnipresenza televisiva di Maria De Filippi su Canale 5. La conduttrice ha da poco abbandonato il suo posto a Italia’s got talent, ogni giorno è presente nel programma Uomini e donne in quel teatrino gossiparo e trash che tanta pubblicità porta all’azienda. Adesso è presente, sempre su Canale 5 il sabato pomeriggio con le puntate del day time del fine settimana di Amici. Poi tornerà con C’è posta per te e con le puntate di Amici in prime time, da marzo in poi. Insomma Canale 5 si è “defilippizzata”. E nonostante Mediaset le sia grata per la mole di pubblicità e quindi di introiti economici che porta all’azienda, sta cercando di scrollarsi di dosso il monopolio della signora Costanzo. Anche per un altro motivo: i numeri di ascolto delle sue trasmissioni cominciano ad apparire troppo elevati rispetto ad altri appuntamenti. La differenza risulta impietosa, quindi il necessario appiattimento verso il basso è possibile soltanto con l’uscita di scena di qualche creatura defilippiana. Si è iniziato in maniera soft con la striscia del day time di Amici 13. Ma è un segnale da non sottovalutare, potrebbe essere il preludio di nuovi spostamenti.
La presenza costante di Amici, proposto nelle varie collocazioni pomeridiane e serali, potrebbe essere divenuto un fastidioso concorrente per la sperimentazione di nuove idee televisive in quelle fasce orarie. Allontanata la De Filippi si cominciano a superare gli ostacoli. Se così non fosse, sarebbe incomprensibile il consenso dato da Piersilvio Berlusconi al trasferimento su Real Time. Berlusconi junior è un manager troppo attento e intelligente.