L’ex padrone di casa del Festival di Sanremo inizia il suo excursus con Donatella Bianchi partendo dalla costa di Castiglioncello per approdare sulle sulle isole dell’arcipelago toscano che già sono state al centro di una scorsa puntata di Lineablu.

Si effettua una suggestiva navigazione sui fossi medicei la via che da Livorno porta al mare. Il sistema dei fossi e dei canali livornesi, seppur soggetto a numerose modifiche nel corso dei secoli, mantiene inalterato il proprio fascino, tanto è vero che in passato ne è stato chiesto l’inserimento nella lista dei Patrimoni dell’umanità.

Dopo un periplo sulla costa di Castiglioncello, si raggiungeranno le secche di Vada, un luogo incantato del nostro Tirreno. Le secche di Vada orlano il tratto di costa del Mar Ligure compreso tra le foci dei fiumi Fine e Cecina. Distano circa 4 miglia dalla costa, con scogli affioranti e fondali sabbiosi.Anticamente, e fino al 1979, le secche erano segnalate dal faro posto all’interno della storica torre medioevale costruita dai Pisani sul finire del XIII secolo.
Qui Donatella Bianchi e Carlo Conti si trasformano in pescatori insieme al campione del mondo di pesca sportiva Saverio Rosa.
A seguire ci si immergerà nei fondali incontaminati dell’isola di Montecristo: sede di un’importante area marina protetta, un tempo chiamata Oglasa, è una delle isole più selvagge e inaccessibili del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

Dopo una visita alle secche della Meloria, ci si sposterà verso l’isola di Giannutri, luogo incontaminato di biodiversità mediterranee.
A seguire si raggiungerà Pianosa, un’altra perla dell’arcipelago toscano che ospita un importante carcere.
Non mancherà una visita all’acquario di Livorno dove si può intraprendere un viaggio-immersione alla scoperta delle bellezze e delle curiosità marine. Troveremo Specie marine del Mediterraneo e non solo, tra cui squali pinna nera e coralli.
Ultima tappa, sempre in compagnia di Carlo Conti, in un ristorante di Castiglioncello dove verrà spiegata la ricetta del Cacciucco alla livornese, quella originale “della nonna”.Si tratta di una delle più celebri varianti delle zuppe di pesce regionali.