Cultura - programmi culturali in TV
Superquark | 18 luglio 2018 | puntata in diretta

Si parte proprio dal documentario della BBC, non prima di un’adeguata introduzione da parte di Piero Angela sui fatti salienti che ci si appresta a vedere. Si va nel sud-est asiatico: si scende nelle profondità marine per ammirare la bellezza della barriera corallina. Non solo, però: la voce fuori campo e le immagini spiegano quali siano gli animali che la vivono e di come vadano a caccia di animali più grandi.
Le inquadrature subacquee e il relativo montaggio fanno apparire il documentario come un vero e proprio mini film, con tanto di protagonisti: ad esempio, ecco una cernia e un polipo che ‘collaborano’ per procacciarsi il cibo. L’occhio della camera li segue, cogliendone i dettagli “estetici” e mostrando come i due abitanti sottomarini raggiungano il loro scopo.
La barriera corallina si estende su parte della costa australiane per la bellezza di 2300 km. Nell’ecosistema che si è creato, le specie animali sono molto numerose: non mancano le tartarughe verdi, oltre a pesci di vario genere: ad esempio, troviamo il pesce chirurgo o il pesce pagliaccio. Le riprese degli animali marini sono estremamente dettagliate e enfatizzano la varietà di flora e fauna che caratterizza l’ambiente della barriera di coralli.
La barriera si estende anche alla Polinesia francese: straordinarie le riprese che immortalano la presenza di numerosi squali sott’acqua, mentre sotto di loro albergano delle cernie: sembra di guardare le immagini di un videogioco, eppure è tutto vero. In generale, il problema principale delle scogliere coralline è il riscaldamento dei mari: un aumento della temperatura di uno o due gradi può essere fatale. Studiosi ritengono che a fine secolo potrebbero scomparire del tutto.
Terminato il documentario, si passa ad argomenti prettamente scientifici: cervello e intestino sono collegati a livello neurologico? Il nostro umore può essere influenzato da ciò che mangiamo? Secondo una ricerca dell’università di Oxford, la risposta pare essere sì. Non è un caso che l’intestino venga definito spesso “un secondo cervello”: qui vi risiedono molte terminazioni nervose. Il neuroscenziato Burnet ha elaborato un test sottoponendolo a 30 volontari: dai risultati sembra che mangiare frutta e verdura sia utile anche al buonumore e alla concentrazione.
Spazio all’archeologia con Alberto Angela. Il divulgatore va alla scoperta dei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nei depositi, opportunamente coperti da panni che ne garantiscono il mantenimento, troviamo affreschi provienienti dalle zone colpite dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c, Pompei in primis.
Nel Museo se ne contano all’incirca 1200: Angela ne mostra alcuni spiegandone l’origine e ciò che viene rappresentato dalle immagini. Oltre agli affreschi, non mancano anche busti ed elmi da gladiatori. Non solo: il numero di reperti è sterminato: testimonianze diverse di una civiltà lontana 2000 anni: recipienti in bronzo, giocattoli dell’epoca, contenitori anche di vetro. Non possono mancare anche vasi di ceramica, provenienti non solo dalle immediate vicinanze: buona parte di questi erano commissionati per onorare i defunti.
Si torna in studio: Piero Angela intervista Massimo Polidoro, segretario del CICAP per la rubrica Psicologia delle bufale. Il conduttore vuole saperne di più sul tanto chiacchierato tema delle fantomatiche scie chimiche. Secondo chi ci crede, le scie che gli aerei in volo lasciano dietro di loro siano composti da agenti chimici che avrebbero effetti negativi sulle persone. Esperti di vari settori hanno smontato questa convinzione.
La xylella ha funestato le coltivazioni degli ulivi, soprattutto in Puglia. Un problema che ancora non è stato del tutto risolto. Un servizio ricostruisce l’intera vicenda, sviluppatasi 5 anni fa nelle campagne vicine a Gallipoli. I rami degli ulivi si seccavano rapidamente dall’alto al basso: la causa era un batterio, scientificamente definito xylella fastidiosa. Il parassita poteva condurre alla morte delle piante nel giro di alcuni anni.
A diffondere l’infezione da albero in albero un insetto, la sputacchina. Si sono accese dure discussioni, sfociate in proteste, sulla necessità di abbattere gli ulivi contaminati. Nel 2015 gli ulivi colpiti erano 20 milioni: oggi gli ettari interessati sono 775.000. A causa di lungaggini burocratico-legali che sembra aver impedito di intervenire tempestivamente, la situazione può ulteriormente peggiorare.
Con il prof. Alessandro Barbero si va alla ricerca dell’origine dei cognomi nella rubrica Dietro le quinte della storia. Essi risalgono al periodo medioevale: molti derivano da soprannomi dati alle persone, abitudine diffusa a partire dall’anno 1000 circa. Alcuni cognomi rimandano al luogo d’origine, o a caratteristiche dell’aspetto fisico, altri derivano da parole dialettali. I primi ad averli furono i nobili.
Dopo una “pillola” che spiega come sono nati e si sono diffusi i sintetizzatori, ecco la rubirca La scienza in cucina. Il detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno” è vera? Gli italiani intervistati nel servizio non sono tutti convinti di questo vecchio detto: secondo alcuni studi, il consumo di mele in effetti può portare al mantenimento di una buona salute. Altro focus sul pesce in itticoltura: ci si chiede se abbia la stesse proprietà nutritive benefiche all’organismo, anche in base ai nuovi mangimi che si stanno sperimentando. In medio stat virtus: è consigliabile alternare pesce di cattura a quello coltivato.
Negli ultimi tempi si sta sviluppando l’astronautica privata: lo spazio sta diventando un business specialmente in USa. Sono attive compagnie private che si fanno concorrenze per missioni spaziali, alternative a quelle della Nasa. Ma al contempo c’è anche chi vorrebbe concedersi viaggi esclusivi nello spazio: un privilegio per pochi, ovviamente dal portafoglio molto capiente.
Nello spazio Questione di ormoni, Piero Angela vuole saperne di più su ciò che accade scientificamente al nostro cervello e agli ormoni quando ci si innamora. A dare una scossa al nostro cervello è l’ormone della dopamina, che sconvolge gli equilibri. Sembra provato che quando due persone sono innamorate ci sia perfetta sincronia tra i due membri della coppia. Quando l’innamoramento finisce, entra in scena l’ossitocina che è l’ormone dell’attaccamento. A dare un quadro chiaro della situazione è il professore Emanuele Jannini.
In passato, una delle malattie più pericolose e mortali era la lebbra. Ancora oggi si registrano casi, ma in misura molto minore, soprattutto in Europa. Al Politecnico federale di Losanna si continua a studiare le caratteristiche del batterio che causa questa malattia. I ricercatori si concentrano sul Dna del batterio, prelevato da campioni di pelle di pazienti affetti dalla lebbra: non è possibile studiare il suo sviluppo in vitro. I farmaci fortunatamente riescono ad avere la meglio sul batterio, ma l’importante è iniziare subito le cure onde evitare degenerazioni. In Italia sono quattro i centri che si occupano di studiare la malattia: uno di essi si trova a Genova. A diffondere il batterio possono essere specie animali: l’armadillo negli Usa e lo scoiattolo rosso in Scozia.
Termina qui la puntata. A seguire Superquark Musica. Superquark invece tornerà in prima serata mercoledì 25 luglio, alle 21.25, su Rai 1.
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Via dei matti n° 0 anticipazioni settimana dal 12 al 16 aprile 2021

Torna su Rai 3 Via dei matti n 0 con una nuova settimana di appuntamenti che iniziano lunedì 12 aprile e si concludono venerdì 16 aprile: primo ospite Rocco Papaleo.
Il programma è condotto da Stefano Bollani e Valentina Cenni. Va in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 20:20 alle 20:45 per un totale di 25 minuti. Una vera e propria striscia quotidiana in cui la musica è padrona assoluta.
Via dei matti n 0: Rocco Papaleo ospite del 12 aprile
Il primo ospite di Via dei matti n° 0 è Rocco Papaleo, attore, regista, scrittore e showman italiano. Molti i film al suo attivo e l’artista è stato recentemente nel cast della pellicola Tutti per 1 – 1 per tutti con la regia di Giovanni Veronesi.
Papaleo è stato tra i conduttori del Festival di Sanremo nel 2012. Mentre ha gestito il Dopofestival nel 2019 con Anna Foglietta.
Martedì è la volta di Leila Shirvani, violoncellista italiana di origine anglo-persiana nata a Roma nel 1992. È figlia d’arte in quanto è stata educata alla musica dai suoi genitori, entrambi violoncellisti. Leila ha una sorella, Sara Shirvani, che suona il pianoforte.
Mercoledì arriva nel salotto di Stefano Bollani e Valentina Cenni, Fabio Concato. All’anagrafe Fabio Bruno Ernani Piccaluga è un cantautore italiano, uno dei nomi più importanti del panorama della musica italiana.
Il 7 dicembre del 2020 l’artista ha ricevuto come onorificenza l’Ambrogino d’Oro per aver devoluto in beneficenza i proventi di una sua canzone. Si trattava del singolo L’umarell scritto durante la pandemia nel 2020.
Nel penultimo appuntamento sono protagonisti Vincenzo Vasi e Valeria Sturba. I due musicisti che lavorano con Vinicio Capossela sono protagonisti di una forma musicale chiamata l’elettro-dadaismo. Un concetto che hanno evidenziato anche nel loro nuovo disco “Elettromagnetismo e libertà“.
L’ultimo ospite della settimana, ovvero di venerdì 16 aprile 2021, è Ornella Vanoni che torna di nuovo nella casa di Via dei matti n° 0 dopo una sua iniziale presenza. L’artista ha recentemente pubblicato il suo ultimo album di inediti dal titolo Unica. Duetta con Stefano Bollani. Previste anche interazioni non musicali.
Lo spirito del programma
Via dei matti n 0 propone ogni giorno un argomento diverso, ma sempre legato alla musica. Bollani e Valentina Cenni trovano un pretesto per parlare e far parlare di musica tutti i loro ospiti, anche se non sono cantanti e musicisti. Perché la musica è follia ed è anche cura dell’anima, dicono i due conduttori.
La caratteristica del programma è rappresentata dalla leggerezza propria di Bollani chi è unita ad una certa simpatica ironia. In questo modo il padrone di casa insieme a sua moglie riesce a miscelare sapientemente, con stile, la musica colta e quella popolare.
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La Traviata film opera su Rai 3 dal capolavoro di Giuseppe Verdi in prima tv

Indice dei contenuti
L’Opera di Roma e Rai Cultura tornano a produrre un film-opera, questa volta del capolavoro di Giuseppe Verdi La Traviata. Il film opera è proposto in prima tv su Rai 3 venerdì 9 aprile alle 21.20.
La Traviata film opera su Rai 3
La Traviata segue lo straordinario successo televisivo e di critica del Barbiere di Siviglia di Rossini che sempre la terza rete aveva mandato in onda lo scorso autunno.
Protagonisti di La Traviata sono ancora Daniele Gatti, Direttore musicale del Teatro, e Mario Martone, che firma regia e scene.
Protagonista è Violetta Valery, interpretata dal soprano americano di origine cubana Lisette Oropesa, reduce dal successo televisivo di “A riveder le stelle”, che ha inaugurato la stagione della Scala. Accanto a lei il tenore Saimir Pirgu nel ruolo di Alfredo e il baritono Roberto Frontali nella parte di Giorgio Germont.
Il cast è completato da Anastasia Boldyreva nel ruolo di Flora e Roberto Accurso in quello del Barone Douphol.
Molti gli artisti di “Fabbrica”, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma, a essere coinvolti nella produzione. Tra questi: Angela Schisano (Annina), Arturo Espinosa (Marchese D’Obigny) e Rodrigo Ortiz (Gastone), mentre Andrii Ganchuk sarà il Dottor Grenvil. In scena anche Michael Alfonsi (Giuseppe), Leo Paul Chiarot (un domestico) e Francesco Luccioni (un commissario).
Dichiarazioni di Mario Martone
Ecco la dichiarazione di Mario Martone sull’opera film
«Il barbiere di Siviglia e La traviata, in questa forma mista tra teatro, cinema e televisione, erano scommesse difficili, considerando i tempi strettissimi di ripresa. Sono riuscito a realizzarle grazie al coinvolgimento straordinario di tutte le persone di Rai Cultura e della squadra operativa di Napoli. La loro passione ha fatto scavalcare ogni ostacolo, e non era affatto scontato. È stato un vero coinvolgimento artistico e professionale, che spero apra anche nuove prospettive per il futuro».
Coro e allestimento
Il Coro dell’Opera di Roma è diretto dal maestro Roberto Gabbiani, mentre il Corpo di Ballo, diretto da Eleonora Abbagnato, interpreta coreografie di Michela Lucenti.
Nel nuovo allestimento dell’opera di Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, i costumi sono firmati da Anna Biagiotti, mentre Pasquale Mari cura la fotografia.
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Via Crucis 2021: diretta del rito del Venerdì Santo, Papa Francesco da San Pietro

Indice dei contenuti
Venerdì 2 aprile Rai 1 e Tv 2000 hanno trasmesso, dalle ore 20:50, il Rito della Via Crucis 2021. Come è già accaduto lo scorso anno Papa Francesco non può tenere la celebrazione al Colosseo a causa della pandemia.
La tradizionale funzione pasquale si svolge infatti nuovamente nella cornice del Sagrato della Basilica di San Pietro.
Nel corso della commemorazione delle tappe che ripercorrono la Passione e la Crocifissione, il Santo Padre è supportato dal gruppo di Scout di Foligno e dai giovanissimi della parrocchia Santi Martiri dell’Uganda di Roma per recitare le meditazioni. Sono anche gli autori delle illustrazioni che introducono ogni tappa della Via Crucis.
Via Crucis 2021, Vespa introduce la diretta del rito del Venerdì Santo
La diretta del rito della Via Crucis 2021 viene introdotta da un breve speciale di Porta a Porta intitolato Il dolore e la Speranza. Bruno Vespa conduce dalle vie, spettrali, circostanti il Colosseo, che negli anni passati erano colme di fedeli per il rito pasquale. Il giornalista è affiancato da Flavio Insinna che introduce alcune storie incentrate sulla pandemia.
Sono presenti alcuni famigliari delle vittime del Covid ed alcuni medici che hanno affrontato in prima linea l‘emergenza sanitaria. Focus inoltre sulle attività di volontariato nei tempi del lockdown. Interviene anche Camilla Moccia, la celebre ristoratrice di Ostia diventata il simbolo della crisi che coinvolto il suo settore.
Via Crucis 2021, Papa Francesco da San Pietro
Papa Francesco svolge il rituale, per il secondo anno consecutivo, da Piazza San Pietro. Il rito della Via Crucis è introdotto dai versi tratti da una lettera scritta dai bambini per Gesù, che sono i protagonisti dell’evento 2021. Sono infatti assenti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno partecipato negli anni passati.
La Via Crucis inizia con le prime due stazioni, Gesù è condannato a morte e Gesù è caricato della Croce. Dopo la lettura di alcuni passi tratti dal Vangelo di Luca, alcuni bambini spiegano gli insegnamenti che Gesù ha fornito attraverso tramite il suo esempio. Emergono temi come la solidarietà e l’amore per il prossimo.
Al termine di ogni tappa, i presenti in Piazza San Pietro recitano il Padre nostro in latino.
La terza stazione invece è denominata Gesù cade la prima volta, dal libro del Profeta Isaia, nel quale il Messia si è fatto carico delle sofferenze dell’umanità. La successiva è Gesù incontra sua Madre. Il racconto è tratto dal Vangelo di Giovanni.
La quinta stazione della Via Crucis
Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce è la denominazione della quinta tappa del rito della Via Crucis, dal Vangelo di Matteo. Simone di Cirene, soprannominato il Cireneo, presta il suo supporto a Gesù durante la salita al Golgota per la crocifissione. Qui i bambini recitano un monologo contro il razzismo.
La sesta stazione, dal libro di Isaia, è La Veronica asciuga il volto di Gesù. I bambini raccontano un episodio di vicinanza al prossimo. La tappa successiva è Gesù cade per la seconda volta nel quale il Messia appare sempre più stremato. I piccoli protagonisti narrano alcuni episodi di solidarietà tra pari.
Il Vangelo di Luca si occupa dell’ottava stazione, Gesù incontra le donne di Gerusalemme. Egli invita loro a riversare le lacrime per i propri figli anziché per lui, che sta continuando la salita con la Croce.
Via Crucis 2021, la nona stazione
Nella nona stazione Gesù cade per la terza volta (Vangelo secondo Luca), il Messia è quasi giunto alla vetta ma gli mancano le forze per proseguire il cammino. I bambini ed il Santo Padre dedicano spazio alla pandemia, che ha generato molta sofferenza per l’umanità.
In Gesù è spogliato delle vesti (Vangelo di Matteo), egli è stato posto sulla Croce. I soldati romani lo denudano e si dividono i suoi abiti. Una ragazzina spiega di aver donato delle bambole alle bambine più. E’ un esempio contro l’egoismo e sul desiderio di fare a meno del superfluo.
Nell’undicesima stazione Gesù è inchiodato alla Croce, tratto dal Vangelo di Luca, viene deriso dai soldati che lo invitano a dare dimostrazione di essere realmente il Re dei Giudei. Lo invitano infatti a salvare se stesso.
La dodicesima stazione, Gesù muore in Croce, racconta del Cristo morente che prima esalare l’ultimo sospiro si riferì al padre pronunciando: ” Nelle tue mani consegno il mio spirito”.
Via Crucis 2021, le ultime stazioni
In Gesù è deposto dalla Croce, tredicesima stazione, Giuseppe chiede a Ponzio Pilato di avere il corpo del Cristo. Quest’ultimo ordinò ai propri uomini di esaudire la richiesta. Tratto dal Vangelo di Matteo.
Nella quattordicesima stazione, Il corpo di Gesù è posto nel sepolcro Giuseppe prende il corpo, lo avvolge in un lenzuolo pulito e lo conserva, appunto, nel sepolcro (Vangelo secondo Matteo).
Il monologo dei bambini nelle ultime tappe della Via Crucis è dedicato alla perdita dei famigliari a causa del Covid.
Terminata la commemorazione della Via Crucis Papa Francesco prega per tutti ma soprattutto per i bambini con la speranza che possano essere protetti dal Signore. Successivamente alcuni di essi raggiungono il sagrato per accarezzare la bianche vesti del Santo Padre.
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