Cultura - programmi culturali in TV
Genius: Einstein da giovedì 11 maggio su National Geographic
Il ciclo inizia con il racconto nella vita personale e professionale di Albert Einstein. Prosegue poi per altre 10 settimane continuando a raccontare Einstein e l’importanza che ha rivestito nel mondo delle scienze, soprattutto della fisica. Il ritratto di Einstein così come ci viene proposto è ispirato alla biografia di Walter Isaacson dal titolo “Einstein: his life and universe“.
Walter Isaacson ha raccontato nel suo libro tutto l’excursus dell’uomo che ha cambiato il mondo e il modo in cui noi adesso vediamo l’universo. Si comincia dalla sua infanzia, dai fallimenti giovanili e si prosegue puntando l’attenzione sulla turbolenta vita adolescenziale, fino ai riconoscimenti avuti nel mondo della Fisica, quando vinse il premio Nobel nel 1921.
L’aspetto personale di Einstein esplora la sua ricerca continuativa dell’amore e dell’aspetto umano.
Ad interpretare Einstein due attori: Johnny Flynn che è lo scienziato da giovane, l’età matura è affidata alla spettacolare interpretazione del premio Nobel Geoffrey Rush (“Shine” e “La migliore offerta“). Il primo episodio è diretto da un altro premio Oscar, Ron Howard (“A beautiful mind“).
Il cast è davvero stellare. Infatti oltre agli interpreti già menzionati troviamo: Emily Watson nel ruolo della seconda moglie del fisico Elsa. La prima moglie, Mileva Maric, che è stata sua collega all’università avrà il volto di Samantha Colley.
Inoltre troviamo Michael McElhatton (il Rousse Bolton de “Il Trono di Spade“). L’attore interpreta lo scienziato Philipp Lenard, avversario acerrimo di Albert Einstein
Infine l’attore Seth Gabel che è l’amico e confidente del protagonista Michele Besso. Un personaggio che dopo essere stato molto vicino ad Einstein divenne suo nemico nonostante lo scienziato lo avesse preso a suo modello.
La serie metterà in evidenza come lo scienziato è stato attivo anche in molti altri settori oltre che quello della Scienza e della Fisica. Infatti ha avuto un ruolo importante tra i pensatori del XX secolo e si è anche interessato di politica. Ad Einstein è attribuita una famosa frase divenuta una vera e propria bandiera di fratellanza e solidarietà “io appartengo alla razza umana“. Lo scienziato infatti era nato da una benestante famiglia ebraica e fu costretto successivamente ad emigrare negli Stati Uniti per evitare le persecuzioni naziste. A lui il merito della famosa teoria della relatività che ha stravolto completamente il modo di guardare all’universo.
La serie arriva fino alla morte dello scienziato dovuta ad un’improvvisa emorragia cerebrale. Aveva 76 anni. Prima della morte aveva espresso il desiderio di mettere il proprio corpo a disposizione della scienza. Perciò il suo cervello viene rimosso dal patologo che effettuò l’autopsia che lo conservò a casa propria dove rimase per circa 30 anni in condizioni di mantenimento perfetto. Il cervello dello scienziato venne poi sezionato in 240 parti ed ognuna fu consegnata ad altrettanti ricercatori. La parte più voluminosa è custodita nell’ospedale di Princeton.
E’ rimasto famoso il cosiddetto paradosso dei due gemelli. Einstein supponeva che di due gemelli uno rimanesse sulla terra mentre l’altro viaggiasse in un’astronave alla velocità della luce pari a 300.000 chilometri al secondo. Mentre il gemello rimasto sulla terra era sottoposto ad un processo naturale di invecchiamento, per quello che viaggiava il tempo aveva un’altra dimensione. Per cui dopo 30 anni, il tempo che Einstein supponeva fosse durato il viaggio, il gemello che tornava sulla terra era solo leggermente invecchiato rispetto a quello che invece aveva sulle spalle i normali 30 anni di crescita e di invecchiamento.
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Il Provinciale, la puntata del 24 settembre: protagonista la Basilicata
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Domenica 24 settembre, in prima serata su Rai 3, c’è la seconda puntata de Il Provinciale. Alla conduzione è presente Federico Quaranta. Il programma, sette giorni fa, ha analizzato la Sardegna. Questa settimana, la protagonista è la Basilicata. È possibile fruire dello show anche in diretta streaming e on demand su Rai Play.
Il Provinciale 24 settembre, le fiabe di Giambattista Basile
Il Provinciale, con l’appuntamento del 24 settembre, continua la serie di speciali in prime time. Il sottotitolo dello show è Il racconto dei racconti, ispirato alla raccolta delle favole Lu cuntu de li cunti, scritto nel 1600 da Giambattista Basile.
Federico Quaranta, nel format, viaggia alla scoperta delle storie radicate nel passato dei territori visitati. Al tempo stesso, la narrazione fornisce al pubblico a casa gli strumenti per comprendere la complessità del mondo contemporaneo.
L’itinerario de Il Provinciale del 24 settembre parte con il già citato Giambattista Basile. Lo scrittore, ne Il racconto dei racconti, ha raccolto e tradotto numerose storie popolari ispirandosi al territorio lucano.
Il mare di Maratea e le vette del Pollino
Federico Quaranta, nel corso de Il Provinciale del 24 settembre, realizza un percorso per conoscere la vera essenza della Basilicata. Le telecamere della trasmissione offrono al pubblico degli scorsi naturali mozzafiato. In primis è protagonista il mare di Maratea, contraddistinto per le acque cristalline. È protagonista anche il Pollino, dove si estende un Parco Nazionale, il più grande del Sud Italia e che è diviso con la Calabria.
In tale area, la natura è pressoché incontaminata. Oltre a lupi, aquile reali e gufi, la zona contiene alcune gemme preziose, come la faggeta vetusta di Cozzo Ferriero, inserita nel Patrimonio mondiale UNESCO. Molto importante è Italus, un pino che, secondo dei recenti studi, avrebbe un’età superiore ai 1200 anni. Il Provinciale del 24 settembre dà spazio ai borghi delle Dolomiti Lucane.
Il Provinciale 24 settembre, il teatro naturale dei Calanchi
Nel corso de Il Provinciale, inoltre, il conduttore raggiunge il teatro naturale dei Calanchi, che si formano per effetto dell’erosione. Da questa cornice suggestiva, prendono la parola vari ospiti, tra cui cantautori, esperti ed attori profondamente legati alla Basilicata. Quaranta intervista alcune persone che hanno scelto di restare o tornare nella regione, convinti che la loro terra d’origine abbia molto da dare.
Infine, nel Il Provinciale del 24 settembre, Mia Canestrini realizza un reportage alla scoperta degli animali fiabeschi della regione. Un focus è proposto soprattutto sulla bramea, una farfalla notturna che vive esclusivamente nei boschi lucani ed è considerata un fossile vivente.
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Paesi che vai, la puntata del 24 settembre: è raccontata Città di Castello
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Livio Leonardi, domenica 24 settembre dalle ore 14:00 su Rai 2, conduce il secondo appuntamento della stagione di Paesi che vai. Il programma è visibile anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Paesi che vai 24 settembre, Città di Castello
Al centro di Paesi che vai del 24 settembre c’è Città di Castello. Il comune conta oltre 38 mila abitanti ed è posto nella provincia di Perugia, in Umbria. Sin dall’antichità, a causa della sua posizione geografica, il centro ha importanti legami con altre realtà italiane come la Toscana, le Marche e la Romagna.
Il viaggio di Leonardi, che oltre ad essere il conduttore è anche autore ed ideatore di Paesi che vai, parte dalla centrale Piazza Gabriotti. Da sempre è considerata il cuore del borgo e in essa si affacciano vari monumenti cittadini, come la Cattedrale dei santi Florido e Amanzio, il palazzo del Vescovo e lo storico municipio.
L’intero appuntamento di Paesi che vai del 24 settembre ripercorre le orme della famiglia Vitelli, tra le più importanti del Rinascimento italiano. La dinastia, nonostante non goda di grande fama, ha assicurato alla scena politica italiana personaggi molto importanti come Niccolò e Vitellozzo Vitelli.
Il Paalazzo Vitelli alla Cannoneria
Durante Paesi che vai del 24 settembre, Leonardi prosegue presso il Palazzo Vitelli alla Cannoneria. Così chiamato perché fondato al fianco di un deposito di cannoni, è uno dei cinque edifici fatti costruire in città dalla famiglia Vitelli. Oggi ospita la sede della Pinacoteca Comunale.
Il conduttore, durante Paesi che vai, raggiunge altri palazzi riconducibili all’attività della dinastia, tra cui Palazzo Vitelli a San Giacomo e Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Ciò che accomuna tutti questi luoghi è la presenza di numerosi affreschi decorativi.
Paesi che vai 24 settembre, la Cattedrale e Gubbio
Ampio spazio, a Paesi che vai del 24 settembre, è dedicato alla Cattedrale cittadina, riconoscibile soprattutto per il caratteristico campanile rotondo. Principale luogo di culto di Città di Castello, è nota soprattutto per contenere al proprio interno le reliquie del patrono San Florido, simbolo della forza della fede.
Infine, Paesi che vai ha due tappe fuori città. La prima è nei pressi del Convento degli Zoccolanti, mentre la seconda è nella vicina Gubbio. Qui sono visitati i luoghi che hanno fatto da set a una delle più celebri fiction italiane. La puntata termina tra le bellezze paesaggistiche di un Parco naturale, paradiso per i tanti amanti del parapendio e del deltaplano.
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Linea Verde, la puntata del 24 settembre in Campania
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Linea Verde, dopo l’ottimo esordio della scorsa settimana, torna alle 12:20 su Rai 1 domenica 24 settembre. Alla conduzione è confermata la coppia composta da Livio Beshir e Peppone Calabrese. Con loro anche Margherita Granbassi, che ha il compito di percorrere gli itinerari più belli d’Italia.
Linea Verde 24 settembre, la Reggia di Caserta
La regione protagonista di Linea Verde del 24 settembre è la Campania. La trasmissione, in particolare, effettua una narrazione che ripercorre il Regno dei Borbone. Città fondamentale dell’epoca era Caserta. Qui, infatti, Re Carlo di Borbone ha deciso di costruire una nuova residenza, che fosse più lontana dal mare rispetto al Palazzo Reale di Napoli.
Nasce, così, la Reggia di Caserta, tra le meraviglie storiche ed architettoniche più importanti del nostro paese. I lavori di costruzione sono partiti nel gennaio del 1752 e si sono completati solo cento anni dopo, nel 1845.
Beshir, a Linea Verde del 24 settembre, visita i giardini con i suoi spettacolari giochi d’acqua e l’Acquedotto Carolino che li alimenta. Tutti questi monumenti sono iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal 1997 ed attirano centinaia di migliaia di turisti ogni anno.
Le stoffe di San Leucio
Nella prossima puntata di Linea Verde ci si sposta a San Leucio. Il borgo ha alle spalle una lunga tradizione legata all’arte della tessitura. Soprattutto in epoca medievale, i tessitori di tale zona erano molto conosciuti per l’abilità con la quale lavoravano il lino. Ancora oggi, in una industria della zona, sono prodotte delle preziose stoffe in seta.
Peppone, invece, si intrattiene con alcune persone che vivono nel territorio, come Daniela, Stefano, Vincenzo e Paolo. Tutti loro, giorno dopo giorno, si prendono cura della terra e delle persone più fragili e vulnerabili. Varie le attività raccontate, come il restauro delle barche, la coltivazione degli orti e delle viti, alcune delle quali situate anche a dodici metri di altezza.
Linea Verde 24 settembre, Margherita Granbassi a Napoli
Infine, Margherita Granbassi, durante Linea Verde del 24 settembre, è a Napoli. L’inviata, in particolare, è nel cuore della metropoli, nei pressi della collina di Posillipo. Da qui si estende un parco che arriva fin sotto il mare. Ci riferiamo al Parco Archeologico Ambientale del Pausylipon. L’area contiene i resti di una villa costruita per Publio Vedio Pollione, ricco cavaliere romano che ha voluto passare gli ultimi giorni della sua vita proprio in questa meravigliosa porzione di territorio.
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