Quando sembrava che Teresa Iorio e Pietro Mori avessero conquistato la propria felicità ecco apparire nell’ultima scena una sorta di ombra e una voce fuori campo che mormora: “ciao Pietro non riconosci più tua moglie?” Espressioni di stupore sul volto del protagonista e il nome della donna che gli sfugge di bocca lasciano capire che non sono bastate 10 puntate per raggiungere quello status sentimentale da favola degli anni Cinquanta al quale avevano mirato per tanto tempo. {module Pubblicità dentro articolo}
Ci sarà una seconda serie ricominceranno guai, misteri, tradimenti d’amore, si apriranno altre storie, in barba ad Emile Zola al cui romanzo Au bonheur des dames, la serie è ispirata.
L’esempio più eclatante del micidiale “finale aperto” è riconducibile alla conclusione della quinta edizione di Squadra Antimafia. I fan della serie ricorderanno l’ultima scena nel corso della quale il vice questore Domenico Calcaterra (Marco Bocci) veniva liberato da una persona sconosciuta che apriva la botola e gli salvava la vita. I fan si ribellarono, ci fu una vera e propria levata di scudi contro il finale che ha lasciato col fiato sospeso per un anno intero. Abbiamo dovuto aspettare infatti la sesta serie per capire che era stata Lara Colombo (Ana Caterina Morariu) a salvare la vita al vicequestore. {module Pubblicità dentro articolo}

Adesso con “Il Paradiso delle signore” ci risiamo. Bisognerà attendere ancora almeno un anno per sapere quanti altri segreti e misteri nasconde ancora Pietro Mori. Il tutto ad uso e consumo di un pubblico che gradisce e gratifica le serie con alti ascolti.
Ma quando alla fine la vasta platea televisiva comincia a restringersi e l’Auditel inizia ad essere tiranno, ecco che finalmente arriva un finale, qualunque esso sia. Il prodotto non essendo più in grado di catturare il pubblico, va cancellato. E’ accaduto proprio con Una grande famiglia, bloccata alla terza stagione.
È da tempo che la lunga serialità italiana non riesce più ad avere un finale stabile. Stagione dopo stagione gli eventi ed i protagonisti si accavallano e la sceneggiatura non riesce più a dare uno svolgimento credibile ai fatti che si susseguono. 
Solo alla miniserie è rimasto il pregio di dare un finale esaustivo al racconto televisivo.
