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La Grande Storia | Il dopoguerra | 19 giugno 2019 la puntata in diretta
La diffusione dell’espressione guerra fredda iniziò a partire dal 1947 (fine 1991), quando il giornalista americano Walter Lippmann volle così definire lo stato delle relazioni internazionali che si andava delineando dopo la Seconda guerra mondiale, a causa della sempre più evidente spaccatura tra l’Unione Sovietica, che aveva occupato l’Europa orientale, e gli Stati Uniti, che si erano affermati come maggiore potenza dell’Occidente democratico.
Un mondo diviso in due blocchi, quello occidentale e quello sovietico, popolato da spie e dominato dalla paura e dal sospetto, un senatore, negli Stati Uniti, diventa il simbolo della lotta al comunismo. Il suo nome è Joseph McCarthy.
Un’ostilità che non sembrava più risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze, un pericolo per la sopravvivenza dell’umanità rappresentato da un eventuale ricorso alle armi nucleari.
Seguiamo insieme la puntata.
Un lungo dopoguerra. Joseph McCarthy e la sua caccia alle streghe segnerà profondamente gli anni Cinquanta in America. Lo spionaggio fra Est e Ovest resta il cuore della Guerra Fredda. In Italia, esiste un luogo misterioso e proibito fino a poco tempo fa: la base Nato di Monte Giogo, sull’Appennino tosco-emiliano. Qui sono ancora visibili i resti delle gigantesche antenne istallate per intercettare i paesi del Patto di Varsavia.
Joseph Raymond McCarthy personaggio controverso e notoriamente caratterizzato da uno spiccato cinismo, si identificò nel periodo postbellico statunitense, in cui persone di varia estrazione sociale vennero accusate di essere spie sovietiche o fautori del comunismo e furono oggetto d’indagini e accuse riguardanti le loro opinioni e la loro adesione a movimenti. Joseph McCarthy divenne il volto più noto di questa intensa tendenza anticomunista, per averla espressa al Senato nell’esercizio del potere di inchiesta del sottocomitato di cui era presidente.
Azioni di spionaggio dei sovietici nei confronti degli Americani per scoprire i loro segreti nucleari, grandi paure in una realtà sottovalutata dagli studiosi: persino coniugi uccisi sulla sedia elettrica.
La Cina è diventata comunista, ed il generale dell’esercito MacArthur stringe la mano al presidente Truman alla Wake Island Conference.
L’11 aprile 1951, il presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman sollevò il generale dell’esercito Douglas MacArthur dai suoi comandi dopo che MacArthur fece dichiarazioni pubbliche che contraddicevano le politiche dell’amministrazione. MacArthur era un eroe popolare della seconda guerra mondiale che era allora il comandante delle forze delle Nazioni Unite che combattevano nella guerra di Corea, e il suo sollievo rimane un argomento controverso nel campo delle relazioni civili-militari.
MacArthur guidò le forze alleate nel Pacifico sud-occidentale durante la seconda guerra mondiale, e dopo la guerra era responsabile dell’occupazione del Giappone. Quando la Corea del Nord invase la Corea del Sud nel giugno 1950, iniziando la guerra di Corea, fu nominato comandante delle forze delle Nazioni Unite che difendevano la Corea del Sud.
Siamo in America, agli inizi degli anni 50′, scoppia il babyboom, crescono i matrimoni, si formano le famiglie, la crescita economia con annessi posti di lavoro, ma in contrapposizione aumenta la paura di perdere tutto. Il 17 marzo nel 1953 avviene un’esplosione atomica in diretta tv. A 120 km nel deserto verrà dimostrato l’effetto di una bomba sui civili. Crescono i programmi diretti alla protezione.
Dwight D. Eisenhower, venne eletto il 20 gennaio del 1953, dopo la morte di Stalin firmò un’armistizio con la Corea del Sud, evitando una guerra.
Nel 1952 MacArthur è alla caccia di argomenti che lo possano aiutare durante la sua presidenza. Scopre successivamente che la criminalità urbana lo può effettivamente aiutare, la paura del comunismo, e dello spionaggio è un elemento che crea paura all’interno della società dell’epoca. Rappresenta una figura impreparata, perciò definito il peggiore senatore, una figura caricaturale, per la sua volgarità, accompagnata da parole ancorate alla fantasia.
Nel gennaio 1953 quando i repubblicani assumono il controllo, MacArthur dirige il comitato anti americani, e si occupa della caccia al comunismo. Scrittori e attori, definiti i 10 di Hollywood rifiutano di rispondere alle domande sul loro orientamento politico. All’epoca la Caccia alle streghe tra attori e registi, rovina la carriera di grandi artisti, anche solo per essere stati accusati, sconvolgenti i nomi di coloro che hanno fatto parte di questa battaglia. Tra cui John Wayne, Walt Disney, lottano contro la libertà. Accusato Charlie Chaplin che durante la fine delle riprese del suo film Alle luci della ribalta, viene bloccato il suo permesso nel paese per sfregio alla moralità pubblica.
Chaplin decide di non tornare, fissando la sua residenza in Svizzera: Mi sarebbe piaciuto dire loro, prima mi liberavo di quell’atmosfera meglio era, che ero stufo degli insulti dell’America.
Tornerà in America solo nel 1972 per ritirare l’Oscar alla carriera.
Le accuse, però, non sono insediate solo nel mondo dello spettacolo. Viene accusato persino Albert Einstein, a cui viene ritirato il passaporto, e ridato solo per il Premio Nobel.
Julius Robert Oppenheimer, padre del nucleare, ha progettato la prima bomba atomica, ma accusato di maccartismo, si arrivò ad un paradosso, il divieto per lui di poter lavorare su ordigni nucleari.
McArthur, con contento, azzarda un’ipotesi gravissima, attacca l’esercito Americano, sostenendo che si fossero infiltrati, spie comuniste. Accuse esplosive che innescano interrogativi, trasmessi per la prima volta in televisione. Per oltre un mese il presidente ed il generale dell’esercito si scambiano continue accuse.
Più tardi lo sfogo da parte dell’avvocato dell’esercito entra nelle case di milioni di persone. Il suo perdonò per tutte le sue accuse e crudeltà dovranno venire da una persona diversa da me, lei è andato troppo oltre. Ha la vaga idea signore, di quanto sia andato troppo oltre?
Presto il suo gioco viene smascherato e comincia a perdere di credibilità. 6 mesi dopo perde del tutto la sua credibilità il suo governo di terrore viene censurato, e cade nella morsa dell’alcolismo, morendo di cirrosi epatica.
La Guerra Fredda è solo all’inizio. Si tratta di intercettare la nuova mossa del nemico. Una battaglia silenziosa, in cui occorreva trovare un sistema per cooperare al riparo delle intercettazioni del mondo comunista. La base Nato di Monte Giogo, sull’Appennino tosco-emiliano.
Una guerra non guerreggiata tra Est e Ovest, tra Stati Uniti e Unione Sovietica, tra Patto Atlantico e Patto di Varsavia, ha interessato molto da vicino l’intera zona e i suoi abitanti. Tecnicamente la base NATO apparteneva alla strategia di posizionamento delle basi europee, collegate tra loro e costituenti il sistema di telecomunicazioni NATO di allarme immediato. Queste basi erano tra esse collegate tramite la tecnologia Troposcatter, un segnale irradiato nella troposfera (fascia dell’atmosfera compresa tra gli 8 e i 20 km) raggiungibile anche oltre l’orizzonte elettromagnetico e in ogni condizione meteo.
Si narra di sottomarini sovietici, forse una leggenda, che cercavano vicino le coste di La Spazia, di intercettare un messaggio. Attaccare il nemico significava essere in automatico annientati. Ma che vittoria sarebbe stata, se metà della terra fosse stato un deserto di vittime?. Era importante che il messaggio di allarme nucleare fosse intercettato, proprio per evitare una strage mortale, le antenne avrebbero trasmetto un messaggio di morte. Intorno agli anni 90′ con il Patto di Varsavia, l’abbattimento del muro di Berlino le antenne vennero spente con uno switch off.
Tra il 43′ ed il 45′, dopo la caduta del fascismo, la commissione di epurazione fu un organo istituito con l’incarico di rimuovere dai loro incarichi le persone più coinvolte con il passato regime. Ma nel 22 giugno 1946 vi fu L’amnistia Togliatti un provvedimento di condono delle pene proposto in Italia dal Ministro di grazia e giustizia Palmiro Togliatti, capo del partito comunista.
29 Aprile 1945, nei giorni della liberazione segue l’epurazione, a seguire anche il termine continuismo. Su queste parole si gioca il futuro dell’Italia.
Tutto inizia dopo la caduta di Mussolini il 25 luglio del 1943, il problema delle epurazioni iniziava ad essere avvertito in Sicilia, prima regione liberata dagli Alleati.
Nell’Italia amministrata dal governo Badoglio, prima dell’armistizio di Cassibile non ci fu quasi epurazione salvo particolari episodi isolati. Dopo l’8 settembre gli Alleati continuarono tendenzialmente a condurre una linea morbida, mentre il governo italiano assumeva solo gradualmente compiti amministrativi nei territori riconsegnati dalle autorità militari.
Rosario Brancati, il padre dello scrittore, gli alleati decidono di firmare il suo interrogatorio, per dimostrare chi è un vero fascista, ma alla fine non troveranno elementi utili per condannarlo.
28 gennaio 1944 a Bari si riunisce il primo congresso antifascista. Palmiero Togliatti, leader indiscusso del partito comunista, afferma che bisognava unire le forze, il tema della monarchia finché i nazifascisti non sarebbero definitivamente estinti, andava rimandato, insieme a tutte le questione costituzionali, modifica per la prima volta le posizioni.
Nel 1944, a Roma l’arrivo degli alleati si trasforma in rabbia. I partiti antifascisti non vedono di buon occhio Badoglio, Monarchico e compromesso con il regime. Il governo che si insinua successivamente è presieduto da Ivano Bonomi, socialista.
Pietro Caruso questore di Roma sotto l’occupazione tedesca, sino al 4 giugno 1944, fu condannato a morte dall’Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo. Si assisterà al linciaggio più violento del dopoguerra ad opera della gente stanca di una lenta legislatura priva di vera giustizia. Preso a calci e a pugni anche il suo aiutante e criminale Giuseppe Carretta, buttato giù di un Ponte al Tevere, finito a colpi di remi, appeso a testa in giù alle inferriate del carcere di Regina Celi.
L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella.Per la sua efferatezza, l’alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, l’eccidio delle Fosse Ardeatine divenne l’evento-simbolo della durezza dell’occupazione tedesca di Roma. Coinvolto nell’avvenimento fu il Generale Mario Roatta, capo del controspionaggio militare, con Badoglio aveva emanato l’ordinanza di sparare ai manifestanti inermi.
Arrestato nel 44′, chiese di essere ricoverato in una clinica, ma un anno dopo fuggì, ucciso dalla folla in Piazza del Viminale.
Anche a Nord avvenuta la liberazione fascista, l’obiettivo era vendicarsi di coloro che stanando i simpatizzanti partigiani li avevano uccisi e torturati. La Repubblica di Salò, fu il regime, esistito tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, voluto dalla Germania nazista e guidato da Benito Mussolini, fu il regime più atroce di quegli anni.
A quell’epoca pareva che ai colpissero i piccoli per salvare i grandi. Tra cui Vittorio Valletta, dirigente della FIAT, accusato di epurazione. Eppure al vertice della Fiat dell’epoca, Giovanni Agnelli durante la Repubblica di Salò aveva tenuto rapporti con il fascismo ma finanziato la resistenza. Erano stati molti che prima avevano sostenuto il regime, e dopo finanziato i partigiani per ritornare puliti a capo delle loro aziende.
Viene approvata la legge Nenni, ossia processi di epurazione nel pubblico impiego, con circa 1500 licenziamenti.
Sale al governo il 13 luglio 1946 Alcide De Gasperi, con Togliatti come ministro di giustizia.
Il 2 giugno del 1946 il paese volta pagina, si vota per la Repubblica, e si ha la fine della Monarchia, così l’ultimo Re D’Italia Umberto II di Savoia, si recherà in esilio in Portogallo. Il 22 giugno nasce l’amnistia di Togliatti, ossia annullamento delle pene per i ex-fascisti, eccetto per sevizi efferati, usciranno dale carceri ben 10 mila detenuti. Fino all’amnistia totale i latitanti possono rientrare in Italia.
Continuismo si piò definire il passaggio tra Monarchia e Repubblica. Eppure le tensioni presto riemergono. Negli anni delle contrapposizioni ideologiche scoppia, a Milano, una bomba a Piazza Fontana, nella banca nazionale dell’agricoltura. È il 1969 del 12 dicembre alle 16.37.
I morti sono 17. Ci vorranno più di trent’anni di inchieste e processi per attribuirne la responsabilità a gruppi dell’estrema destra coperti da settori deviati dei servizi segreti. Nel 2005 una sentenza da parte della Corte di Cassazione punisce una cellula veneta di Ordine Nuovo neofascista. Guidato da Franco Freda. Si tratta del primo atto terroristico dell’epoca. Lo scopo era quello di destabilizzare il paese e addossando la colpa a comunisti ed anarchici.
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Stasera in tv venerdì 22 settembre 2023, I programmi in onda
Indice dei contenuti
Stasera in tv venerdì 22 settembre 2023. Su Rai3, il film documentario Totò e il principe De Curtis. L’uomo oltre la maschera. Su Canale 5, il reality Grande Fratello, condotto da Alfonso Signorini.
Stasera in tv venerdì 22 settembre 2023, Rai
Su Rai1, alle 21.25, la nuova edizione del talent Tale e quale show. Carlo Conti dà il via alla 13° stagione del celebrity talent del venerdì sera. Anche quest’anno 10 vip si cimentano nelle imitazioni di star della musica italiana e internazionale. Tra i concorrenti, Pamela Prati, Jasmine Rotolo, Maria Teresa Ruta, Jo Squillo, Gaudiano, Lorenzo Licitra e Scialpi.
Su Rai3, alle 21.20, il film documentario del 2023, Totò e il principe De Curtis. L’uomo oltre la maschera. Un omaggio ad Antonio De Curtis in arte Totò (1898-1967), un mito dello spettacolo. Di lui non si ricordano solo lo straordinario talento e una carriera che lo ha visto protagonista di 50 spettacoli teatrali e quasi 100 film, ma anche la sfera interiore, spesso sottovalutata, e la tormentata storia personale.
Su Rai 5, alle 21.15, il programma musicale Accademia di Santa Cecilia – Nel Regno di Pan. Due pianisti d’eccezione, Stefano Bollani e Hyung-ki Joo, insieme per una serata speciale con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sul podio Lionel Bringuier. Musiche di Poulenc e Ravel.
Programmi Mediaset, La7, Tv8, Nove, Real Time
Su Rete 4, alle 21.20, l’attualità con Quarto Grado. Continua il programma di approfondimento dedicato ai casi irrisolti del passato e della cronaca recente. Tra gli spazi fissi, quello dedicato ai social curato da Sebastiana Cutugno, che legge le opinioni dei lettori arrivate sulle pagine Facebook e Instagram. Al timone ritroviamo Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero.
Su Canale 5, alle 21.20, il reality Grande Fratello. Arrivata alla quarta puntata, la nuova edizione del reality condotto da Alfonso Signorini approfondisce con gli inquilini della Casa quanto successo da lunedì a oggi. Sono previste come sempre nuove nomination e diverse sorprese. Lo spazio social è affidato quest’anno a Rebecca Staffelli.
Su La7, alle 21.15, l’attualità con Propaganda Live. Su una cosa, purtroppo, sembrano tutti d’accordo: l’autunno che sta per iniziare non sarà semplice, fra tensioni politiche e conti (pubblici) che non tornano. A Diego Bianchi il compito di raccontare i fatti con un po’ d’ironia.
Su Tv8, alle 21.30, il film tv giallo del 2023, I delitti del Barlume – Resort Paradiso, con Alessandro Benvenuti. Marchino ha lasciato il Barlume per trasferirsi in un resort. Emo, Pilade, Aldo e Gino si prendono una vacanza e lo raggiungono al villaggio. Qui scoprono che è diverso da quello dei depliant.
Su Nove, alle 21.25, il varietà Fratelli di Crozza. Al via la nuova stagione dello show di Maurizio Crozza. Stasera si aggiunge ai tanti personaggi divenuti virali nelle passate stagioni, una nuova esilarante imitazione, quella del giornalista Andrea Giambruno critico per alcune dichiarazioni.
Su Real Time, alle 21.25, il talent Bake Off Italia. Terza puntata con Benedetta Parodi e la squadra di aspiranti pasticcieri: le loro creazioni vengono votate dai tre giudici. Tra questi, Damiano Carrara, presenza fissa nel cast dal 2017, da quando ha sostituito Antonio Lamberto Martino.
I film di questa sera venerdì 22 settembre 2023
Su Rai Movie, alle 21.10, il film drammatico del 2017, di Justin Chadwick, La ragazza dei Tulipani, con Alicia Vikander. Sophia sposa un vecchio mercante dal passato drammatico. L’uomo, ammaliato dalla sua bellezza, commissiona al pittore Jan Van Loss un ritratto di Sophia. Ma ben presto…
Su Italia 1, alle 21.20, il film d’azione del 2015, di Olivier Megaton, Taken 3 – L’ora della verità, con Liam Neeson, Forest Whitaker. Los Angeles. L’ex agente dei servizi segreti Bryan Mills (Liam Neeson) viene accusato ingiustamente dell’omicidio dell’ex moglie, Lenore. Braccato da polizia metropolitana, Fbi e Cia, si mette sulle tracce dei colpevoli e nel frattempo cerca anche di proteggere la figlia Kim (Maggie Grace).
Su 20 Mediaset, alle 21.05, il film d’azione del 2007, di Lee Tamahori, Next, con Nicolas Cage. L’illusionista Chris Johnson ha un dono: può vedere fino a due minuti nel futuro. Quando un gruppo di terroristi minaccia di far esplodere un ordigno nucleare, un agente dell’Fbi chiede il suo aiuto.
Su Iris, alle 21.00, il film drammatico del 1999, di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, con Tom Cruise, Nicole Kidman. Belli, ricchi, borghesi. William e Alice sembrtano una coppia perfetta. In realtà, il loro rapporto scivola in fantasie extraconiugali che si trasformano in pericolosi giochi.
Stasera in tv venerdì 22 settembre 2023, i film su Sky
Su Sky Cinema Due, alle 21.15, il film drammatico del 2023, di Giuseppe Fiorello, Stranizza d’amuri, con Samuele Segreto, Gabriele Pizzurro. Il 17enne Gianni non ha amici ed è preso di mira da alcuni coetanei che hanno scoperto la sua omosessualità. L’incontro con Nino, intraprendente e puro, cambierà le cose. Storia vera.
Su Sky Cinema Family, alle 21.00, il film drammatico del 2003, di Bille Woodruff, Honey – Il suo sogno è ballare, con Jessica Alba. Una giovane ballerina sogna di aprire una propria scuola di danza. Un giorno ottiene una parte in uno spettacolo a Broadway. Per lei ha inizio così una grande carriera.
Su Sky Cinema Suspense, alle 21.00, il film thriller del 1992, di Phil Alden Robinson, I signori della truffa, con Sidney Poitier, Robert Redford. Un esperto in sistema d’allarme viene contattato da due presunti agenti del governo per recuperare un congegno in grado di decodificare qualsiasi password. La missione è pericolosa, ma…
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Stasera in tv giovedì 21 settembre 2023, I programmi in onda
Indice dei contenuti
Stasera in tv giovedì 21 settembre 2023. Su Rai3, il film Fortapàsc, con Libero De Rienzo. Su Rete 4, l’attualità con il programma condotto da Paolo Del Debbio, Dritto e rovescio.
Stasera in tv giovedì 21 settembre 2023, Rai
Su Rai1, alle 21.25, il programma Ulisse – Il piacere della scoperta. Il titolo della puntata di stasera, la penultima della nuova edizione, è “Istanbul, la città che visse tre volte”. Alberto Angela ci racconta la storia della splendida città turca, prima colonia greca con il nome di Bisanzio e poi con il nome di Costantinopoli, diventata capitale dell’Impero Romano d’Oriente.
Su Rai 5, alle 21.15, Opera Lirica: La Traviata. L’opera di Verdi andata in scena nel 2022 all’Arena di Verona nella sontuosa produzione ideata tre anni prima da Franco Zeffirelli. Violetta è interpretata da Nina Minasyan, Alfredo da Vittorio Grigòlo. Dirige Marco Armiliato
Programmi Mediaset, La7, Tv8, Nove, Real Time
Su Rete 4, alle 21.20, l’attualità con Dritto e rovescio. Paolo Del Debbio non si limita a informare con chiarezza i “suoi” spettatori, ma rinnova più che mai l’invito a non mollare, facendosi sentire con forza, in diretta dalle piazze italiane oltre che attraverso telefonate, mail e social. Anche in questa edizione tra gli ospiti ricorrenti c’è Giuseppe Cruciani.
Su Canale 5, alle 21.20, la seconda puntata della fiction La voce che hai dentro. Michele (Massimo Ranieri) salva Regina dal disastro provocato dal fatto che una sua canzone è incautamente finita on line. Intanto, continua a lavorare con lei per comporre il pezzo giusto per vincere la gara. Giulio chiede a Maria di sposarlo, ma la donna sembra combattuta.
Su La7, alle 21.15, l’attualità con Piazza Pulita. Immagini inedite, faccia a faccia con esperti e opinionisti, notizie verificate con scrupolo: Corrado Formigli affronta ogni puntata con lo stile che i telespettatori conoscono molto bene. Il programma va in onda dal 15 settembre 2011.
Su Tv8, alle 21.00, Calcio: Atalanta – Czestochowa. Debutta in casa per i nerazzurri bergamaschi nella fase a gironi di Europa League. Al Gewiss Stadium di Bergamo gli uomini di Gian Piero Gasperini affrontano la formazione polacca sulla cui panchina siede Dawid Szwarga.
Su Nove, alle 21.25, il docu-reality Essere Moana: segreti e misteri. Si conclude il documentario dedicato alla vita di Moana Pozzi (1961-94). Dagli esordi nel mondo dello spettacolo fino alla misteriosa morte avvenuta nel 1994, all’Ospedale Hotel de Dieu di Lione.
Su Real Time, alle 21.25, il docu-reality Tutto il possibile – Vita da neurochirurghi. In occasione della Giornata Nazionale della Neurologia va in onda uno speciale in cui il reparto di neurologia dell’Istituto Besta di Milano apre le porte alle telecamere per raccontare la propria quotidianità.
I film di questa sera giovedì 21 settembre 2023
Su Rai3, alle 21.20, il film biografico del 2009, di Marco Risi, Fortapàsc, con Libero De Rienzo, Valentina Lodovini. Il racconto degli ultimi, drammatici mesi della vita di Giancarlo Siani (Libero De Rienzo, 1977-2011), il giornalista de “Il Mattino” di Napoli assassinato dai sicari della camorra nel 1985, a soli 26 anni. Una vendetta a seguito delle coraggiose inchieste del giovane cronista sulle attività dei boss e sui politici collusi.
Su Rai Movie, alle 21.10, il film thriller del 2008, di Jon Avnet, Sfida senza regole, con Al Pacino, Robert De Niro. I poliziotti Turk e Rooster, prossimi alla pensione, indagano su un ultimo caso. Un inafferrabile serial killer, dopo ogni omicidio, lascia i suoi sonetti sul luogo del delitto.
Su Iris, alle 21.00, il film drammatico del 1989, di John Flynn, Sorvegliato speciale, con Sylvester Stallone, Donald Sutherland. Frank Leone, un detenuto modello ormai prossimo alla scarcerazione, viene trasferito in un carcere di massima sicurezza. Il direttore ha un conto in sospeso con lui.
Stasera in tv giovedì 21 settembre 2023, i film su Sky
Su Sky Cinema Uno, alle 21.15, il film giallo del 2022, di Neil Jordan, Detective Marlowe, con Liam Neeson, Jessica Lange. L’ereditiera Clare assume il detective Philip Marlowe per rintracciare il suo ex amante. L’indagine lo porterà al Corbata Club, punto di riferimento per i ricchi e potenti di Los Angeles.
Su Sky Cinema Due, alle 21.15, il film western del 1994, di Walter Hill, Geronimo, con Gene Hackman, Wes Studi, Matt Damon. Indiscusso capo delle tribù Apache, Geronimo decide di fuggire dalla riserva dove è rinchiuso. Con un gruppo di valorosi guerrieri cerca di opporsi ai continui soprusi degli uomini bianchi.
Su Sky Cinema Family, alle 21.00, il film commedia del 2019, di Francesco Ghiaccio, Dolcissime, con Giulia Barbuto Costa Da Cruz. Chiara, Letizia e Mary sono amiche e oggetto di sberleffi da parte dei compagni di scuola a causa dei loro chili di troppo. Ma troveranno un’inattesa occasione di riscatto.
Su Sky Cinema Suspense, alle 21.00, il film thriller del 2018, di Andrew Niccol, Anon, con Clive Owen. In un futuro prossimo non esistono più privacy o anonimato. Ma Sal Frieland, nel tentativo di risolvere una serie di omicidi senza colpevole, s’imbatte in una donna che sovverte ogni regola del sistema.
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Chi l’ha visto? 20 settembre, i casi della puntata di Rai 3: Federica Sciarelli torna sulla scomparsa di Kata
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Federica Sciarelli, mercoledì 20 settembre, conduce su Rai 3 un nuovo appuntamento di Chi l’ha visto?. Il programma di prima serata è visibile anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Chi l’ha visto? 20 settembre, il caso Kata
A Chi l’ha visto? del 20 settembre si torna a parlare del caso di Kata. La bambina, a soli cinque anni, è sparita nel nulla lo scorso 10 giugno. La piccola è scomparsa mentre si trovava all’interno dell’Hotel Astor di Firenze, dove abitava in maniera abusiva in compagnia della mamma.
L’ipotesi principale sulla quale sono a lavoro gli investigatori è quella del rapimento. La procura, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone. Tre sono parenti della bambina. Gli investigatori, infatti, hanno ripreso alcuni di questi individui mentre uscivano dalla struttura con degli zaini e dei borsoni. Oggetti che, potenzialmente, potrebbero essere stati usati per portare via la bimba.
La scomparsa di una quindicenne
A Chi l’ha visto? del 20 settembre è proposto un focus sulla sparizione di una quindicenne. La minorenne è sparita nel nulla a Roma, dove vive con la famiglia. I genitori, in particolare, sospettano che la figlia non si sia allontanata volontariamente.
Ad alimentare i dubbi degli inquirenti vi è il fatto che, proprio di fronte a casa, la madre e il padre hanno ritrovato il suo cellulare. Chi l’ha visto? del 20 settembre ricostruisce l’intera vicenda, dando spazio agli appelli e all’identikit che potrebbero aiutare a rintracciarla.
Chi l’ha visto? 20 settembre, il mistero del costumista della troupe di Paolo Sorrentino
A Chi l’ha visto? del 20 settembre è dato spazio al mistero del costumista della troupe di Paolo Sorrentino. Stiamo parlando di Luca Canfora, 51 enne che da inizio estate stava lavorando a Capri per l’ultimo film del noto regista. Con esso ha già collaborato in passato, nella produzione di The Young Pope.
Il corpo di Canfora è stato rinvenuto nelle acque dell’isola, tra i Faraglioni e Marina piccola. Al momento non è chiara la causa che ha portato al decesso dell’uomo. Le forze dell’ordine indagano per capire ciò che è successo e non escludono alcuna ipotesi. Tra le più plausibili c’è quella del suicidio. Scenario, questo, che lascia perplesso il fratello, che ai microfoni della trasmissione di Rai 3 ha affermato: “Mio fratello era sereno, perché avrebbe dovuto togliersi la vita?”.
Infine, come sempre, a Chi l’ha visto? del 20 settembre spazio agli appelli, alle segnalazioni e alle richieste di aiuto da parte di persone in difficoltà.
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