Il conduttore dedica la puntata al traffico di oggetti d’arte, frutto molto spesso di furti su commissione. L’inchiesta documenta, attraverso le indagini dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, dell’ FBI e del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, come funziona il sistema di contatti e di scambi di denaro di una rete clandestina internazionale specializzata in traffico di opere d’arte che ha un giro d’affari miliardario. Si tratta infatti del quarto mercato illecito del mondo.
Petrolio è in grado di spiegare i legami degli ultimi 50 anni tra le organizzazioni criminali e i collezionisti, ma anche tra il crimine specializzato in traffico di opere d’arte e le principali case d’aste. Vengono addirittura toccate dal dubbio di illegalità alcune tra le più importanti istituzioni culturali e museali.

Duilio Giammaria ha seguito in prima persona le tracce del traffico internazionale fino in America dove esiste il più grande mercato d’arte mondiale.
I capolavori della nostra storia sono diventati oggetti di collezioni private esposti addirittura in sontuosi appartamenti di Manhattan. I proprietari spesso si permettevano il lusso di prestarli ai musei internazionali. Infatti Duilio Giammaria documenterà come i grandi patrimoni tra cui quello del petroliere John Paul Getty, abbiano usato i reperti archeologici e le opere d’arte per dare importanza e lustro alla loro immagine ed al loro casato.

Inoltre la puntata di Petrolio documenta la lotta all’Isis: l’organizzazione criminale rappresenta la nuova piovra internazionale che saccheggia i giacimenti di arte nel mondo e cerca di intercettare il traffico internazionale di opere d’arte.
Le telecamere di Petrolio penetrano anche nella sede del Consolato italiano a Park Avenue. E qui mostra le opere recentemente confiscate negli Stati Uniti a mercanti, collezionisti e gallerie che vanno ad aggiungersi a quelle già recuperate in precedenza ed esposte nei principali musei americani.