I concorrenti si divideranno tra le prove in Arena (cioè in studio) e la gestione delle serate in un vero ristorante, durante le quali ai tavoli siederanno molti volti noti, da Rossella Brescia a Sandra Milo. I cuochi saranno chiamati a mostrare, dunque, tanto le loro doti ai fornelli, quanto quelle gestionali.

A molti sembra, piuttosto, un tentativo anacronistico da parte della Rai di agganciare il treno già passato degli antesignani Masterchef e Hell’s Kitchen, di cui il meccanismo di questo talent sembrerebbe la sintesi.
Di seguito potrete ripercorrere la diretta della prima puntata.
In duemila da tutta Italia si sono iscritti ai casting. Ottanta sono quelli che si giocheranno, in questa serata, i dieci posti disponibili. Dopo la prima prova, ne rimarranno quaranta.
Intanto, l’inizio è dedicato alla presentazione dello show e dei giudici.

Philippe Léveillé, chef famoso in tutto il mondo (soprattutto in Cina), francese di nascita ma italiano di adozione, si è affermato proprio nel nostro Paese. Due stelle Michelin, Cappello d’oro sulla Guida Espresso, tre Forchette sulla guida Gambero Rosso 2019.
Isabella Potì, soli ventitré anni ma già tra i più grandi talenti internazionali della cucina, una stella Michelin, nel 2017 nella lista “Forbes 30 Under 30 Europe”, quella delle persone più influenti.

Giudizi da subito netti, senza fronzoli, a tratti duri (in pieno stile Masterchef, verrebbe da dire).
Per conoscere il verdetto, devono girare il piatto bianco che hanno davanti.

Al termine, altri venti cuochi dovranno lasciare Il Ristorante degli Chef.


Davide e Aurelio hanno avuto grossi problemi nell apreparazione: il primo non ha fatto in tempo a impiattare, il secondo ha bruciato la pasta e, di fatto, ha presentato solo 3 gamberi. Entrambi, però, sono riusciti ugualmente a colpire i giudici. Davide è addirittura tra i migliori, finora.




I giudici hanno deciso e ora devono comunicare la scelta dei venti che potranno continuare l’esperienza a Il Ristorante degli Chef.
Solo sei dei partecipanti sono già sicuri del passaggio della selezione.
I venti cuochi scelti dovranno ora giocarsi il tutto per tutto per conquistare i dieci posti riservati ai concorrenti definitivi che vivranno da protagonisti il talent.

I cuochi dovranno cimentarsi con una serie di piatti della tradizione regionale italiana, tra cui il risotto alla milanese, la carbonara, la parmigiana di melanzane e il tiramisù.

Un meccanismo del tutto identico – anche nella sua resa visiva – a quello di altri talent culinari.

È il momento dei giudizi definitivi. Si inizia dalla prima fila, con la carbonara. Sara, pur con un difetto di presentazione, convince. Francesca, invece, presenta bene ma commette qualche errore. Walter ha scelto di realizzarla con un’idea apprezzata dal palato degli Chef.
Nella seconda fila, impegnata dal risotto alla milanese, spicca subito Laura: ne ha preparata una versione – chiamata “Midollo del mio cuore” – in versione finger food. Bella e buona, secondo i giudici.

Ora è il momento della verità. I giudici stanno per comunicare i nomi dei dieci concorrenti definitivi del talent.
I concorrenti della prima edizione sono: Laura, Annalisa, Matteo, Luca, Sara, Marco, Walter, Cristiana, Viviana e Francesca.
La puntata di Il Ristorante degli Chef finisce qui.
Uno show curato da una produzione all’altezza, con giudici più che convincenti nell’interpretare il loro ruolo all’interno del programma. Concorrenti forse non proprio incisivi nella prima apparizione, ma è troppo presto per dare un giudizio, visto che la puntata è stata affollata da ottanta di loro e non hanno avuto molto spazio.
Ciò che si può giudicare subito, invece, è l’effettiva, totale sovrapponibilità con talent culinari in onda da anni su altre reti.
Non solo del meccanismo di base dello show. Persino la regia, la scenografia, le musiche, le tecniche di montaggio hanno richiamato alla mente Masterchef.
Nella prossima puntata, i cuochi saranno impegnati con la prima apertura del ristorante e vedremo se il quadro potrà cambiare. Anche se le anticipazioni suggeriscono un’altra sovrapposizione: quella con Hell’s Kitchen.
Pur con una produzione diversa e all’altezza, l’ispirazione netta è a format segnati da anni di messa in onda.
Sarà una sfida complicata – chissà, forse non impossibile – per Il Ristorante degli Chef, convincere i telespettatori che un altro programma così impostato è ciò che stavano cercando.
        
                

