Raffaella Carrà è la vera icona della commissione giudicatrice. Buonista per ecccellenza, nel senso positivo del termine, dovrebbe avere il suo parallelo in Simona Ventura. Ma non è così. La Raffa nazionale, oltre a mostrare esuberanza e calore, non riuscirebbe mai a trattar male i concorrenti. Infatti li ha riempiti di complimenti e ha avuto parole di consolazione anche per i pochi che non sono riusciti a entrare nella gara. Questo è l’elemento più significativo di The Voice: l’atmosfera non rissosa, ma conciliante e benevola verso tutti. Nella prima puntata si è avuta la sensazione che queste atmosfere buoniste fossero troppe. Rischiano di far del male all’economia dello show, sminuendone le potenzialità. Voto 7
Riccardo Cocciante non assomiglia neppure lontanamente a Elio de Le Storie Tese. Siamo agli antipodi come personaggi e come espressione di genialità. Cocciante è apparso, nella prima parte, un po’ timido,come se ancora dovesse comprendere il suo ruolo. A volte ha sfiorato l’umorismo involontario. E’ accaduto quando non ha riconosciuto la voce della cantante che aveva interpretato Giulietta nel suo musical Giulietta e Romeo. Il cantautore ha bisogno di tempi più lunghi per entrare nelle atmosfere della gara. Ma anche lui è lontano anni luce da ogni forma di litigiosità. E può diventare un grande punto di forza per il talent.Voto 6
Piero Pelù da qualcuno è stato paragonato a Morgan, per il suo ruolo. Ma ancora una volta i caratteri sono differenti. Pelù incarna il lato giovanilistico del talent sbilanciato verso il genere pop rock. E’ il giudice che cerca nelle voci ascoltate quel quid che fa la differenza e colpisce l’animo professionale. Ha sensibilità e simpatia. Anche luii non riuscirebbe mai a pronunciare neppure una delle frasi sarcastiche che caratterizzavano il personaggio di Morgan. Voto 6
Noemi, infine, è l’emanazione del talent show, lei, figlia di X Factor cerca di comprendere fino in fondo le aspirazioni e le segrete preoccupazioni dei ragazzi. Si è dimostrata modesta nel comportamento e nei giudizi, mai sopra le righe, fedele al modello di una gara serena, basata solo sulla bravura canora dei partecipanti. E’ l’espressione delle nuove generazioni, quelle dell’Iphone, per intenderci, contrapposte alla pura tradizione classica incarnata da Raffaella Carrà. Voto 6
Dunque un team, secondo noi ancora in fase di assestamento. Le vere interazioni tra di loro cominceranno a venir fuori tra qualche puntata, quando si entrerà nel vivo della competizione. A quel punto potrebbero esserci anche delle sorprese. E qualcuno potrebbe persino dimenticare il “dictat” del buonismo a tutti i costi.