Abbiamo notato che gli indici di ascolto hanno premiato ciascuna delle due puntate con una share del 14% e oltre. Come mai una serie si è rivelata così interessante per i telespettatori della seconda serata?
Innanzitutto c’è da sottolineare che la protagonista, la piccola Anna Shirley, contagia tutti coloro che la avvicinano con il suo carattere esuberante e la sua gioia di vivere.
Nel 2017 il magazine del New York Times ha pubblicato un lungo servizio sulla serie che è stata fruibile anche su Netflix. Dopo la pubblicazione,l’articolo è stato il primo in assoluto e il più letto del sito.
Ha collezionato più lettori di un pezzo politico. Anna dai capelli rossi è tratta dal romanzo di Lucy Maud Montgomery che, pubblicato nel 1908, ha venduto oltre 50 milioni di copie ed è stato tradotto in 36 lingue.
E’ stato persino adottato più volte come libro di testo nelle scuole e addirittura una riproduzione della Green gables ovvero La Fattoria dai tetti Verdi dove vive Anna Shirley è stata realizzata a Hokkaido.
Ad Anna sono stati dedicati francobolli e c’è stato un vero e proprio boom turistico verso le terre dove è ambientata la serie.
Anna Shirley ha fatto proseliti a livello internazionale. Le sue vicende toccano le corde più segrete delle emozioni del pubblico. Inoltre la bimba ha un linguaggio forbito molto singolare e raro da trovare in una piccola di soli 11 anni.
Nelle prime due puntate andate in onda su Rai 1 abbiamo visto Anna dagli 11 ai 14 anni. Ad 11 anni è stata adottata da Marella e Matthew, fratello e sorella che giunti in età avanzata avevano bisogno di un aiuto per portare avanti la fattoria di loro proprietà.
Orfana a 3 mesi Anna ha trascorso la propria infanzia ad accudire i bambini degli altri. È cresciuta facendo la spola da una famiglia all’altra e non ha mai avuto un ambiente sereno in cui vivere.
La bambina è cresciuta cercando disperatamente di apparire bella prima a sè stessa e poi agli altri. E’ stata apprezzata anche dai pedagoghi perché portatrice di buoni sentimenti. Infatti vedremo che, nell’ultima parte quando è già andata via in un college e sta studiando con successo, Anna non esita a tornare a casa per essere vicina a Marella che nel frattempo è rimasta sola dopo la morte di Matthew.
Boom di ascolti dunque anche in Italia per la bambina che è protagonista per adesso di due stagioni della serie a lei dedicata.
Netflix ne ha ordinato la terza che avrà però dei toni più dark rispetto alla prima e alla seconda.
Anna dai capelli rossi ha fatto molto più ascolti di Piccole donne che andava in onda negli stessi giorni su Canale 5 in una versione moderna del 2017 con Angela Lansbury ed Emma Watson. Segno dunque che il carattere e le peripezie della bambina hanno entusiasmato di più delle quattro signorine March alle prese con la loro crescita personale. Oltreoceano la serie è stata accolta favorevolmente.
A livello immediato Rai 1 trasmette l’ultima puntata della stagione sabato 5 gennaio, in seconda serata.
Quella andata in onda sulla Rai non è la serie di Netflix ma una serie di 3 film tv, prodotti a partire dal 2016. La serie su Netflix si intitola “Chiamatemi Anna”
Grazie della segnalazione, l’avevamo già specificato in un altro pezzo.