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RicordeRai: quando la Montalcini fu ospite a Domenica in

Ricordi di un'ex dipendente Rai: Elisabetta Pauletti

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Ricordi di un'ex dipendente Rai: Elisabetta Pauletti
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L’auto grigia si fermò sul piazzale davanti agli ingressi posteriori degli studi della Dear, dove va in onda Domenica in. In un attimo figuranti, maestranze, assistenti e collaboratori, si avvicinarono alle grandi porte a vetri per vedere chi stesse arrivando.
Quando  le auto della Rai accompagnavano gli ospiti, il personaggio doveva essere di una certa importanza. Gli invitati ad una trasmissione televisiva, che venivano prelevati e riportati a casa, sono di solito personalità,  illustri docenti universitari, giudici, uomini di legge, scienziati, medici.
Quel caliginoso pomeriggio invernale, l’autista scese dall’auto e si precipitò ad aprire la portiera posteriore. Tutti riconobbero immediatamente l’altera ma sorridente signora che, appoggiandosi leggermente alla mano che le veniva offerta, scese dalla macchina, si sistemò in vita la pelliccia di persiano nera, così cara alla buona borghesia della sua generazione, e si guardò intorno per capire quale direzione prendere.
Mi feci largo tra le persone che si assiepavano intorno alle porte e bisbigliavano: “È Rita Levi Montalcini!” “Che bella signora!” “Che capelli candidi, sembrano finti!” “Me l’immaginavo più alta!” “Ma è lei che ha vinto il Nobel?” Impeccabile nel mio tailleur grigio e le scarpe col tacco, con in mano la cartellina della vera professionista delle pubbliche relazioni da cui sbucavano fogli sgualciti e scarabocchiati del vero creativo televisivo, con passo sicuro e un sorriso smagliante di circostanza, mi precipitai verso di lei.
“Benvenuta nei nostri studi, Professoressa, e grazie per aver accettato il nostro invito. La sua intervista avrà luogo tra circa 20 minuti. Nel frattempo la faccio accomodare nel salotto qui a fianco dove potrà stare tranquilla e nessuno la disturberà.”
Ci lasciammo alle spalle la ressa e la confusione quasi assordante degli ampi corridoi dove stazionavano, negli interminabili tempi morti tutti quelli che lavoravano a vario titolo negli studi, ed entrammo nel piccolo salottino che fungeva da sala d’attesa per ospiti illustri, ma non abbastanza per avere un camerino tutto per sé. Quello era un lusso per le star del cinema, della televisione, della musica…
Quel vano senza pretese e male illuminato con grandi e scomodi divani, riusciva tuttavia a costituire un’oasi di pace dove si potevano fare due chiacchiere.
Aiutai la signora a togliersi il soprabito. Ciò che mi colpì più profondamente fu il suo porgersi così umile e contemporaneamente così sofisticato; eleganza e semplicità fuse insieme, retaggio di tempi andati, nonostante una forte presenza di spirito e una percepibile fiducia nel futuro.
Le feci compagnia; forse avrebbe preferito rimanere da sola, ma non volevo perdermi l’occasione di trascorrere qualche decina di minuti con un Premio Nobel. Mi colpì molto la serenità interiore che il suo sguardo ceruleo riuscì a trasmettermi. Spesso negli anni seguenti, ogni volta che mi capitava di vederla in Tv o sui giornali, mi domandavo come quella calma serafica, che pareva infondere in chi la guardava negli occhi, si combinasse con il suo indomito carattere.
Ricordo il suo filo di perle, i  capelli bianchi, le rughe. Forse si accorse che le guardavo e fu allora che mi mise in guardia sui danni di un’eccessiva esposizione al sole, di cui lei pagava le conseguenze. “Ho sempre adorato prendere il sole; mi è sempre piaciuto sentirlo su di me. E guardi come ha ridotto la mia pelle! Incartapecorita! Non faccia il mio stesso errore! Anche se – continuò facendosi più vicina, come se qualcuno ci potesse sentire – non me ne importa niente; sono vecchia ormai! Fortunatamente il mio cervello continua a funzionare”.
Aveva circa 80 anni allora.  Sarebbe vissuta ancora a lungo, continuando a lavorare e a sostenere il lavoro di tanti giovani ricercatori, anche, se necessario, con la protesta civile.
Aveva un gran cervello la professoressa Levi Montalcini, ma anche un gran cuore.

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Giornalista, esperta di spettacoli, in particolare di televisione. È stata per dieci anni critico televisivo de Il Giornale d’Italia con la direzione di Luigi D’Amato. Dal 1997 si occupa per il quotidiano Il Tempo di spettacoli, soprattutto di tv. Si occupa di cultura per il sito di Panorama. Ha collaborato in passato con le maggiori testate nazionali, tra cui Il Sole 24 ore, Il Mattino, Il Giornale. Ha ricoperto il ruolo di docente di Teorie e tecniche della critica televisiva nel master per laureati in Scienze della Comunicazione, organizzato dall’Università La Sapienza di Roma. Ha vinto il dattero d’argento al Salone Internazionale dell’umorismo di Bordighera. É stata titolare per tre anni della rubrica “Dietro le quinte” su Il Giornale d’Italia, analizzando, ogni settimana, un evento di cronaca, di politica o di spettacolo sotto la lente dell’umorismo.

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A sua immagine, il 4 giugno con Papa Francesco: il Pontefice per la prima volta in uno studio televisivo

Il Pontefice, presenziando in studio, mira ad azzerare le distanze con i fedeli.

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A sua immagine Papa Francesco precedenti
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A sua immagine, domenica 4 giugno dalle ore 09:40 su Rai 1, ospita Papa Francesco. La puntata è destinata a fare la storia: per la prima volta, infatti, un Pontefice lascia la Santa Sede e raggiunge uno studio televisivo.

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A sua immagine Papa Francesco, l’appuntamento già previsto per aprile

Papa Francesco, per registrare l’intervista nel programma A sua immagine, ha dunque raggiunto la sede Rai di Saxa Rubra. Una volta qui ha ricevuto l’accoglienza calorosa del personale della TV di Stato. Con loro anche la conduttrice Lorena Bianchetti e l’Amministratore delegato Roberto Sergio.

La registrazione dell’intervista con Papa Francesco nella trasmissione A sua immagine si sarebbe dovuta svolgere ad aprile. A causa delle precarie condizioni di salute del Pontefice, però, l’appuntamento è stato rimandato.

A sua immagine Papa Francesco, la strategia comunicativa di vicinanza con i propri fedeli

Papa Francesco, nel faccia a faccia in A sua immagine, affronta numerosi temi. Tra questi è immancabile la guerra in Ucraina, con il Santo Padre che ha realizzato un nuovo appello alla pace. Inoltre, ha espresso la propria preoccupazione per la dilagante aggressività che pervade la vita sociale attuale, ricordando l’importanza dell’informazione e della comunicazione in tale scenario.

L’arrivo di Papa Francesco negli studi di A sua immagine è una chiara strategia finalizzata ad azzerare le distanze con i fedeli. Il Santo Padre, uscendo dalla consueta location dello Stato del Vaticano, esprime la volontà di dare maggior immediatezza ai propri messaggi. E quale miglior palcoscenico possibile se non quello della Rai e, soprattutto, della propria rete ammiraglia.

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Il Pontefice, per la sua prima volta in uno studio televisivo, ha scelto la trasmissione condotta da Bianchetti e nata grazie alla collaborazione tra la TV di Stato e la Conferenza Episcopale Italiana. Da questo punto di vista, la presenza in A sua immagine non può stupire. Tuttavia, un evento storico di questa portata avrebbe forse meritato una collocazione oraria più importate ed istituzionale, per esempio quella dell’access prime time.

A sua immagine Papa Francesco intervista

Le precedenti interviste del Pontefice

Con l’intervista concessa in A sua immagine, Papa Francesco conferma la sua apertura verso il mezzo televisivo. Nel corso del suo pontificato, infatti, ha presenziato come ospite a diversi show televisivi, seppur sempre in collegamento.

In occasione delle ultime festività natalizie ha rilasciato una lunga intervista nello speciale Il natale che vorrei, in onda su Canale 5. Nel febbraio del 2022, invece, ha partecipato a Che tempo che fa con Fabio Fazio. Nelle scorse settimane, poi, il Santo Padre ha avuto un faccia a faccia con Don Davide Banzato, al timone de I viaggi del cuore.


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Su Rai 1 l’estate è arrivata in anticipo: nei palinsesti spuntano già le fiction in replica

Siamo nel pieno del periodo di garanzia ma sulla rete ammiraglia Rai sono riproposte varie produzioni già trasmesse.

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Rai 1 repliche fiction
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La televisione è ancora nel pieno del periodo di garanzia. Per chi non lo sapesse, con tale definizione ci si riferisce all’arco temporale nel quale si prevedono i dati di ascolto più alti. Di conseguenza è il momento di massima attrazione per gli investitori pubblicitari. Osservando i palinsesti tv di Rai 1, però, la sensazione è quella di essere già in estate: dominano le repliche, almeno nell’offerta fiction.

Rai 1 repliche fiction ascolti

Palinsesti repliche Rai Fiction, il caso della fiction

La maggior parte delle fiction in replica sono inserite nei palinsesti tv di Rai 1. La prima è stata Imma Tataranni – Sostituto procuratore. La produzione, appartenente al genere thriller e con Vanessa Scalera nel ruolo di protagonista, è andata in rotazione con la seconda stagione dallo scorso 28 marzo.

La TV di Stato, poi, ha scelto di proporre un’altra pietra miliare come Il Commissario Montalbano. Le repliche della storica fiction sono nei palinsesti della rete ammiraglia Rai nella prima serata del lunedì. Lo storico personaggio interpretato da Luca Zingaretti ha il compito di arginare gli ascolti dell’Isola dei Famosi, reality di punta di Canale 5.

La Sposa e Blanca

L’elenco delle produzioni in replica nei palinsesti tv Rai è ancora lungo. Il prime time della domenica era occupato da La Sposa, titolo con Serena Rossi andato in onda per la prima volta a gennaio 2022. Da maggio, poi, la produzione è sostituita da Blanca, titolo di Rai Fiction che il pubblico ha potuto ammirare già nel 2021.

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Rai 1 repliche fiction programmazione tv

Palinsesti repliche Rai Fiction, il paradosso dei tanti titoli annunciati ma mai trasmessi

Le repliche delle fiction presenti nei palinsesti tv di Rai 1 sembrano un paradosso se si considerano i tanti titoli inediti annunciati a inizio stagione ma che, fino ad ora, non hanno trovato ancora spazio. Tra queste Il Maresciallo Fenoglio, ultimo lavoro di Alessio Boni che, dopo vari rinvii, dovrebbe finalmente andare in onda. Ma è più probabile che venga rimandato al prossimo autunno.

Regna l’incertezza, invece, su Il giro del mondo in 80 giorni, annunciata in pompa magna in quanto è il risultato di una collaborazione internazionale tra la TV di Stato nostrana, la tedesca ZDF e la francese France TV. Incerta, poi, la data a partire dalla quale è inserita nei palinsesti tv Rai la fiction Circeo. La serie, già trasmessa in esclusiva su Paramount+, sarebbe dovuta essere in programma il marzo scorso.

Nonostante le repliche, comunque, Rai 1 riesce spesso a vincere la sfida negli ascolti contro il diretto competitor Canale 5. La sensazione, dunque, è quella del massimo risultato con il minimo sforzo.


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Gisella Cardia, la pseudo veggente di Trevignano e il rischio di caso mediatico

La vicenda della pseudo veggente di Trevignano è centrale in molte trasmissioni tv, sia Rai che Mediaset.

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Gisella Cardia
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Da qualche settimana, sulla gran parte delle trasmissioni del daytime (e non solo) non si fa altro che parlare della storia di Gisella Cardia. La pseudo veggente di Trevignano sostiene a furore di telecamere di parlare con la Madonna. Inizialmente, la vicenda è stata oggetto di un’inchiesta giornalistica ma la sensazione è che, con il tempo, si sia andati decisamente oltre.

Gisella Cardia caso mediatico

Gisella Cardia, Mattino 5 si è occupata per prima della vicenda

Il primo programma ad occuparsi del caso di Gisella Cardia è stato Mattino 5, nella parte condotta da Federica Panicucci. La pseudo veggente, a marzo, ha tenuto una conferenza stampa e, in quella occasione, ha rilasciato una delle prime interviste televisive (tralasciando quelle precedenti nelle emittenti locali).

Nell’ultimo mese, il programma della mattina di Canale 5 ha trattato tutti i giorni la questione. Per farlo, oltre a servizi e collegamenti, ha utilizzato degli opinionisti. Peccato che, puntata dopo puntata, gli argomenti e gli ospiti erano i medesimi, creando nello spettatore uno spiacevole effetto deja vu. Tra i più presenti Paolo Brosio, Alessandro Cecchi Paone (ora assente in quanto impegnato all’Isola dei Famosi) e Don Patrizio Coppola.

Il caso, in poche settimane, ha conquistato la prima serata

Ma Gisella Cardia è divenuta l’argomento principale di un altro importante programma Mediaset, cioè Pomeriggio 5. Anche in questo caso, però, gli appuntamenti hanno provocato nel pubblico un effetto straniante.

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La trasmissione, in più di una occasione, ha ripetuto gli stessi argomenti già affrontati poche ore prima a Mattino 5. Come se non bastasse, inoltre, gli identici temi sono discussi dai medesimi ospiti. Oltre al Biscione, poi, la questione è finita anche nelle scalette Rai: nelle ultime settimane, ad esempio, ne hanno parlato a Porta a Porta, La vita in diretta e a Storie Italiane, ma anche durante Ore 14 e Chi l’ha visto?.

Gisella Cardia tv

Gisella Cardia, l’eclatante esempio del 19 aprile

Insomma: la vicenda di Gisella Cardia è divenuta un vero e proprio caso mediatico. Il diritto di cronaca, salvo qualche rara eccezione, sembra essersi trasformato in una sorta di ossessione, per la quale ogni giorno, a tutte le ore, sono mostrate testimonianze di pseudo moltiplicazioni di conigli, pizze e gnocchi.

Il problema, in sostanza, è rappresentato dall’incapacità di fornire una chiave di indagine differente alla questione. L’effetto finale è quello del paradosso, per il quale ogni format (sia Rai che Mediaset) rischia di diventare l’uno la fotocopia dell’altro.

L’esempio più lampante è accaduto il 19 aprile, quando Paola Felli, portavoce di Gisella Cardia, è stata protagonista di un tour televisivo. Il primo impegno è con Federica Panicucci a Mattino 5. Poche ore più tardi la staffetta continua su Rai 2 ad Ore 14, mentre alle 17:30 è protagonista di Pomeriggio 5.


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