Opinioni
Fiction, Raoul Bova onnipresente: Don Matteo ha giovato anche a Canale 5?
Indice dei contenuti
- 1 Raoul Bova, il martedì è Don Massimo, il mercoledì è un uomo vedovo alla ricerca dell’assassino della moglie
- 2 Raoul Bova, la popolarità data da Don Matteo potrebbe aver aiutato Giustizia per tutti
- 3 L’attore, nelle ultime settimane, ha raccolto una lunga serie di ospitate in tv
- 4 Raoul Bova, Mediaset e l’effetto Bova
Il martedì e il giovedì con Don Matteo, il mercoledì con Giustizia per tutti: Raoul Bova, nelle ultime settimane, è praticamente onnipresente nelle fiction italiane. L’attore, nell’ultima settimana, è infatti andato in onda in ben tre prime serate differenti.
Raoul Bova, il martedì è Don Massimo, il mercoledì è un uomo vedovo alla ricerca dell’assassino della moglie
Raoul Bova, in particolare, interpreta il ruolo di protagonista in due diverse fiction. Il martedì e il giovedì l’attore dà il volto a Don Massimo, parroco di Spoleto chiamato a sostituire Don Matteo (alias Terence Hill). Come da tradizione della serie Lux Vide, anche Bova riesce, come il collega parroco, a risolvere i casi di omicidio prima (e meglio) dei carabinieri.
Il mercoledì, però, Raoul Bova si trasforma in Roberto Beltrami. L’uomo è stato condannato a trent’anni di carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie. Ovviamente, Bova è innocente e, in carcere, diventa un esperto di giurisprudenza. Così, una volta scontata la pena, l’attore inizia a cercare il vero colpevole dell’omicidio della moglie. Nel frattempo, Bova risolve anche i casi di altre persone che, come lui, sono state accusate ingiustamente.
Raoul Bova, la popolarità data da Don Matteo potrebbe aver aiutato Giustizia per tutti
Sia Don Matteo che Giustizia per tutti hanno ottenuto degli ottimi dati di ascolto. Don Matteo, in onda dal lontano 2000, ha ottenuto 5,8 milioni di telespettatori (per una share del 30%) nella serata di martedì. Ancora meglio ha fatto, invece, nella puntata del giovedì, quando ha ottenuto una share del 31%.
Più bassi gli ascolti per la fiction di Canale 5, che invece ha ottenuto 3,7 milioni di spettatori con una share del 20,70% . Dato, questo, comunque ottimo, specie se paragonato agli ascolti ottenuti negli ultimi anni dalle fiction targate Mediaset. Difficile stabilire con esattezza quanto la fiction di Canale 5 abbia goduto della popolarità ritrovata dall’attore grazie al ruolo di protagonista in Don Matteo. Quel che è certo, comunque, è che il lancio migliore per Giustizia per tutti è arrivato proprio dalla Rai, rete concorrente.
L’attore, nelle ultime settimane, ha raccolto una lunga serie di ospitate in tv
Nelle ultime settimane Raoul Bova ha avuto una vera e propria sovraesposizione mediatica. L’attore, infatti, è apparso in video in una lunga serie di programmi Rai Qui, ovviamente, Bova ha parlato esclusivamente di Don Matteo. Ciò, però, non toglie che tali ospitate abbiano contribuito ad aumentare la popolarità (e visibilità) dell’attore. Fattori, questi, che senza ombra di dubbio hanno giovato anche a Canale 5, che per la sua fiction ha invece adottato una campagna di promozione decisamente più morbida.
Raoul Bova, Mediaset e l’effetto Bova
La tv di Stato, per lanciare Don Matteo, ha coinvolto molti dei suoi programmi di maggior successo. La ‘maratona’ di ospitate di Raoul Bova è partita lo scorso febbraio, quando l’attore ha lanciato la figura di Don Massimo dal prestigioso palco del Festival di Sanremo. Successivamente, Bova è stato ospite a Domenica In, a Che tempo che fa e al programma in seconda serata Ti Sento.
L’attore, poi, ha partecipato anche a Oggi è un altro giorno e a La vita in diretta. Un vero e proprio lavoro di squadra che, invece, a Mediaset è mancato. Raoul Bova, per lanciare la Giustizia per tutti, ha presenziato come ospite solo a Verissimo. D’altronde, comunque, ci aveva già pensato la Rai a dare a Bova la visibilità necessaria. Per quanto tempo ‘l’effetto Bova’ potrà giovare a Giustizia per tutti? Agli ascolti, come sempre, l’ardua sentenza.
Opinioni
Talk show, temi e ospiti estivi: quando a dominare è la fotocopia dei programmi
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Siamo in piena estate, ma nei palinsesti televisivi abbondano i programmi di approfondimento politico e sociale. Sono i cosiddetti talk show, presenti nelle principali reti generaliste e che godono della presenza di opinionisti. Mai come in queste settimane, però, le trasmissioni sono finite tutte per assomigliarsi, a causa di un’uniformità sia negli ospiti accolti che nei temi trattati.
Talk politici opinionisti, Valerio Rossi Albertini onnipresente
Prendendo in considerazione le ultime settimane, nei programmi ha dominato il tema dell’ambiente, declinato in ogni sua forma. Ne consegue che uno degli opinionisti più invitati nei talk è il fisico e divulgatore Valerio Rossi Albertini.
Dal 25 luglio ad oggi, infatti, la Rai lo coinvolto ne L’Estate in Diretta (il 27 e il 28 luglio) ed Agorà Estate (il 4 agosto), mentre su La7 ha partecipato per ben due volte a L’Aria che tira (il 27 e il 4 luglio). Su Mediaset, il 7 agosto lo ha ospitato Morning News. Per lo stesso motivo, oltre a Rossi Albertini hanno spesso partecipato (seppur in misura ridotta) in qualità di opinionisti a vari talk anche altri scienziati e divulgatori, come Mario Tozzi e Luca Mercalli.
Talk politici opinionisti, Sara Manfuso e Hoara Borselli in Rai e Mediaset
Altro caso emblematico è quello di Federico Rampini, giornalista e grande conoscitore della politica estera. Anche il cronista rischia una sovraesposizione mediatica, in quanto, nelle ultime due settimane, si è trovato a parlare dei medesimi argomenti a Filorosso su Rai 3, a Controcorrente su Rete 4 e a In Onda su La7. Il tutto in soli tre giorni, rispettivamente il 1°, il 2 e il 3 agosto.
Altro opinionista che chi segue i talk show è oramai abituato a vedere (e a sentire) è Francesco Specchia. Il giornalista di Libero è intervenuto a Filorosso del 25 luglio, a In Onda del 27 luglio, a L’Aria che tira del 1° agosto e a Controcorrente del 03/08.
Ma in questa estate c’è un’altra, curiosa tendenza. Parliamo degli opinionisti che tradizionalmente presenziano solo (o quasi) nei programmi Mediaset ma che, da qualche settimana, stanno collezionando partecipazioni anche altrove.
La giornalista ed ex concorrente del Grande Fratello Vip Sara Manfuso, ad esempio, in pochi giorni ha partecipato ad Agorà su Rai 3 (il 25 luglio) e a L’Aria che tira (il 26/07) e Coffee Break (07/08) su La7. Hoara Borselli, invece, è apparsa a Coffee Break su La7.
Tra i leader politici il più presente è Carlo Calenda
Tutte le reti che trasmettono talk show, infine, hanno dedicato ore su ore al racconto della politica italiana. Da questo punto di vista, il leader politico più presente negli schermi televisivi è, almeno di recente, Carlo Calenda. Il capo politico di Azione è stato intervistato su La7 da Omnibus (il 26/07) e da In Onda (il 28/07), su Rete 4 da Controcorrente (il 4 agosto) e su Rai 3 da Filorosso (il 1° agosto).
Osservando le suddette performance è sempre emersa poca originalità nei contenuti. Gli ospiti, spesso, si sono ritrovati a dibattere delle stesse cose e con i medesimi interlocutori.
Insomma: la bella stagione, senza dubbio, non favorisce il turnover degli opinionisti dei talk show. Tuttavia, è necessario un maggiore sforzo creativo quantomeno nei temi, per evitare che i format diventino fotocopie gli uni degli altri.
Opinioni
A sua immagine, il 4 giugno con Papa Francesco: il Pontefice per la prima volta in uno studio televisivo
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A sua immagine, domenica 4 giugno dalle ore 09:40 su Rai 1, ospita Papa Francesco. La puntata è destinata a fare la storia: per la prima volta, infatti, un Pontefice lascia la Santa Sede e raggiunge uno studio televisivo.
A sua immagine Papa Francesco, l’appuntamento già previsto per aprile
Papa Francesco, per registrare l’intervista nel programma A sua immagine, ha dunque raggiunto la sede Rai di Saxa Rubra. Una volta qui ha ricevuto l’accoglienza calorosa del personale della TV di Stato. Con loro anche la conduttrice Lorena Bianchetti e l’Amministratore delegato Roberto Sergio.
La registrazione dell’intervista con Papa Francesco nella trasmissione A sua immagine si sarebbe dovuta svolgere ad aprile. A causa delle precarie condizioni di salute del Pontefice, però, l’appuntamento è stato rimandato.
A sua immagine Papa Francesco, la strategia comunicativa di vicinanza con i propri fedeli
Papa Francesco, nel faccia a faccia in A sua immagine, affronta numerosi temi. Tra questi è immancabile la guerra in Ucraina, con il Santo Padre che ha realizzato un nuovo appello alla pace. Inoltre, ha espresso la propria preoccupazione per la dilagante aggressività che pervade la vita sociale attuale, ricordando l’importanza dell’informazione e della comunicazione in tale scenario.
L’arrivo di Papa Francesco negli studi di A sua immagine è una chiara strategia finalizzata ad azzerare le distanze con i fedeli. Il Santo Padre, uscendo dalla consueta location dello Stato del Vaticano, esprime la volontà di dare maggior immediatezza ai propri messaggi. E quale miglior palcoscenico possibile se non quello della Rai e, soprattutto, della propria rete ammiraglia.
Il Pontefice, per la sua prima volta in uno studio televisivo, ha scelto la trasmissione condotta da Bianchetti e nata grazie alla collaborazione tra la TV di Stato e la Conferenza Episcopale Italiana. Da questo punto di vista, la presenza in A sua immagine non può stupire. Tuttavia, un evento storico di questa portata avrebbe forse meritato una collocazione oraria più importate ed istituzionale, per esempio quella dell’access prime time.
Le precedenti interviste del Pontefice
Con l’intervista concessa in A sua immagine, Papa Francesco conferma la sua apertura verso il mezzo televisivo. Nel corso del suo pontificato, infatti, ha presenziato come ospite a diversi show televisivi, seppur sempre in collegamento.
In occasione delle ultime festività natalizie ha rilasciato una lunga intervista nello speciale Il natale che vorrei, in onda su Canale 5. Nel febbraio del 2022, invece, ha partecipato a Che tempo che fa con Fabio Fazio. Nelle scorse settimane, poi, il Santo Padre ha avuto un faccia a faccia con Don Davide Banzato, al timone de I viaggi del cuore.
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Su Rai 1 l’estate è arrivata in anticipo: nei palinsesti spuntano già le fiction in replica
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La televisione è ancora nel pieno del periodo di garanzia. Per chi non lo sapesse, con tale definizione ci si riferisce all’arco temporale nel quale si prevedono i dati di ascolto più alti. Di conseguenza è il momento di massima attrazione per gli investitori pubblicitari. Osservando i palinsesti tv di Rai 1, però, la sensazione è quella di essere già in estate: dominano le repliche, almeno nell’offerta fiction.
Palinsesti repliche Rai Fiction, il caso della fiction
La maggior parte delle fiction in replica sono inserite nei palinsesti tv di Rai 1. La prima è stata Imma Tataranni – Sostituto procuratore. La produzione, appartenente al genere thriller e con Vanessa Scalera nel ruolo di protagonista, è andata in rotazione con la seconda stagione dallo scorso 28 marzo.
La TV di Stato, poi, ha scelto di proporre un’altra pietra miliare come Il Commissario Montalbano. Le repliche della storica fiction sono nei palinsesti della rete ammiraglia Rai nella prima serata del lunedì. Lo storico personaggio interpretato da Luca Zingaretti ha il compito di arginare gli ascolti dell’Isola dei Famosi, reality di punta di Canale 5.
La Sposa e Blanca
L’elenco delle produzioni in replica nei palinsesti tv Rai è ancora lungo. Il prime time della domenica era occupato da La Sposa, titolo con Serena Rossi andato in onda per la prima volta a gennaio 2022. Da maggio, poi, la produzione è sostituita da Blanca, titolo di Rai Fiction che il pubblico ha potuto ammirare già nel 2021.
Palinsesti repliche Rai Fiction, il paradosso dei tanti titoli annunciati ma mai trasmessi
Le repliche delle fiction presenti nei palinsesti tv di Rai 1 sembrano un paradosso se si considerano i tanti titoli inediti annunciati a inizio stagione ma che, fino ad ora, non hanno trovato ancora spazio. Tra queste Il Maresciallo Fenoglio, ultimo lavoro di Alessio Boni che, dopo vari rinvii, dovrebbe finalmente andare in onda. Ma è più probabile che venga rimandato al prossimo autunno.
Regna l’incertezza, invece, su Il giro del mondo in 80 giorni, annunciata in pompa magna in quanto è il risultato di una collaborazione internazionale tra la TV di Stato nostrana, la tedesca ZDF e la francese France TV. Incerta, poi, la data a partire dalla quale è inserita nei palinsesti tv Rai la fiction Circeo. La serie, già trasmessa in esclusiva su Paramount+, sarebbe dovuta essere in programma il marzo scorso.
Nonostante le repliche, comunque, Rai 1 riesce spesso a vincere la sfida negli ascolti contro il diretto competitor Canale 5. La sensazione, dunque, è quella del massimo risultato con il minimo sforzo.
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