Le prime due puntate sono andate in onda lunedì e martedì sera. Ma la nuova serie Il coraggio di una donna- Rossella capitolo secondo, interpretata da Gabriella Pession, ha deluso le aspettative della vigilia. Dopo il battage pubblicitario con la Pession ospite di Domenica in e persino di Ballando con le stelle, la tanto sbandierata valenza della fiction al femminile si è notevolmente ridimensionata.
Gabriella Pession torna su Rai1 nella seconda stagione della serie Rossella, che questa volta si chiama Il coraggio di una donna- Rossella, capitolo secondo. Le prime due puntate vanno in onda rispettivamente questa sera, lunedì 4, e martedì 5 ottobre. Dalla prossima settimana invece l’eroina romantica ma determinata da appuntamento solo nel prime time del lunedì.
Ha parlato di “Crossing Lines”, dei suoi progetti futuri, ed un po’ anche del suo privato. Allegra, ironica e molto disponibile: così si è presentata Gabriella Pession a “Domande e risposte in 140 caratteri”, l’iniziativa promossa da Rai2 tramite Twitter che ha permesso ai fans dell’attrice di interagire direttamente con lei. La Pession è parsa a suo agio, trattenendosi una mezz’oretta oltre il limite previsto.
Ha aperto l’ultima edizione del Festival delle Televisioni di Montecarlo (Montecarlo Tv Festival) alla presenza del principe Alberto di Monaco. E ora, si prepara al debutto in anteprima mondiale su Rai2 il 14 giugno in prime time. Si tratta della serie in cinque puntate “Crossing lines” scritta da Ed Bernero, lo stesso ideatore e creatore di Criminal minds. Gabriella Pession è l’unica interprete italiana. Nel cast ci sono, tra gli altri attori, Donald Sutherland e William Fichtner.
La miniserie in onda su Rai1, in due puntate dal titolo Cesare Mori, Il prefetto di Ferro, racconta una storia vera. Mori era nato nel 1871 e dopo essere stato prefetto di Bologna e di Trapani, ricevette dallo stesso Mussolini la carica di prefetto di Palermo, con i più vasti poteri da utilizzare nella lotta al brigantaggio e alla mafia. Il suo operato contro lo strapotere delle cosche continuò con tutti i mezzi a disposizione, fino al 1929, anno in cui fu messo a riposo.