Glauco Mauri è un caposaldo del teatro italiano dagli anni Sessanta. Ha cavalcato la scena con grandi registi (da Enriquez a Ronconi) e affrontato autori cardine da Shakespeare a Ionesco, da Dostoevskij a Beckett, dal quale ha tratto un suo memorabile cavallo di battaglia, quell’”Ultimo nastro di Krapp” riportato recentemente in palcoscenico con Roberto Sturno. Proprio con l’attore romano con quale ha costituito una compagnia da oltre trent’anni, propone ora a Roma, al Teatro Parioli fino al 15 febbraio, un delizioso e insieme denso spettacolo, “Quattro buffe storie”. Sì, quattro diversi atti unici, due di Pirandello e due di Cechov, che ci restituiscono un teatro lieve ma capace di far pensare e di regalare al pubblico testi preziosi.
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Glauco mauri
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