“Io la televisione non ce l’ho”. “Sono anni che lo ripeti”. È lo scambio di battute tra due dame dell’alta società che si mischiano ad intellettuali veri o presunti, parvenu, politici, criminali d’alto bordo, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati ed artisti nella babilonia disperata di una Roma mozzafiato ma senza anima de “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino (per la quinta volta sulla Croisette), accolto alla proiezione stampa della 66esima edizione del Festival di Cannes tra risate ed applausi.