Fiore all’occhiello della pubblicità di fine 2015 e di inizio 2016 è senza dubbio lo spot dei Distillati. Per chi non abbia avuto la fortuna di imbattervisi, non stiamo parlando di un’allettante alternativa alcolica per i giorni di festa, ma di un’operazione commerciale che l’alternativa alcolica, al limite, la suggerisce come soluzione definitiva.
Come è drammaticamente attuale, dopo la carneficina di Parigi e la reazione compatta dell’Europa e del mondo, la vicenda umana e professionale di Cassius Clay, uno dei pugili più grandi e importanti del mondo, protagonista del libro “Il mio Alì” di Gianni Minà – scrittore e giornalista sportivo (ma non solo) di altissimo profilo della Rai – per le edizioni Rizzoli e RaiEri.
Renzo Arbore, appena intervistato da Massimo Giletti nello speciale di domenica scorsa, ci ha catapultati in una tv degli anni passati nella quale, per aver osato annunciare con lo srotolamento di un rotolo di carta igienica il suo Scarpantibus fu radiato per cinque anni dal piccolo schermo, tanto la boutade orchestrata insieme con Gianni Boncompagni sembrò blasfema ai conformistici piani alti di Viale Mazzini.