Paolo Limiti è morto. Dopo aver lottato contro il cancro per oltre un anno, il popolare conduttore e paroliere non ce l’ha fatta ed a 77 anni si è spento nella sua casa milanese.
Luciano Rispoli è morto.Dopo una lunga malattia se n’è andato un signore della televisione, un conduttore che ha sempre avuto come obiettivo l’eleganza, la familiarità, la sobrietà. Personaggio d’altri tempi maestro di una maniera di fare tv attualmente obsoleta per l’imperversare della volgarità.
Carlo Conti ha raccolto l’appello apparso, domenica 3 luglio, sul nostro sito. Veniva chiesto al neo direttore artistico di Radio Rai di riportare in Radio Gran varietà, programma cult che proprio il 3 luglio ha compiuto 50 anni. E Conti ci ha risposto: “Sono cresciuto ascoltando Gran Varietà”, ci ha detto. Rifarlo oggi, credo sia impossibile perché è strettamente legato a quei personaggi, mentre potrà essere una bella operazione riproporre l’originale, rimandando delle registrazioni; sempre che negli archivi Rai ci siano le varie puntate. Farò una ricerca”.
La confidenza corre sul filo, il filo per antonomasia, quello del telefono. Intrinseche affinità ed alleanze intercorrono fra il telefono e la radio. Anche alla radio nostrana, il telefono stava per assurgere al ruolo di protagonista: avvenne da martedì 7 gennaio 1969 con la prima novità di quell’anno sul Secondo Programma: Chiamate Roma 3131.
Parola mia, in onda dal Centro di Produzione Tv della Rai di Torino, è stato un programma televisivo a quiz sulla lingua italiana, andato in onda su Raiuno nel pomeriggio tra il 1985 ed il 1988. Era condotto da Luciano Rispoli, storico presentatore di tanti programmi di successo; un conduttore televisivo giornalista e conduttore radiofonico oltre che ex direttore di Rai Educational dal 1977 al 1987, una carriera di altissimo livello basata su criteri di civiltà, rispetto, buon gusto.
Difficile raccontare con completezza la televisione di Luciano Rispoli, riconosciuto signore del video che ha scommesso sull’azienda Rai fin dal 1954, ovvero l’anno dell’avvio ufficiale delle trasmissioni. Vi approdò per concorso, attraverso selezioni severe per radiocronisti e dopo un decisivo provino con Vittorio Veltroni. L’intuizione di rivolgersi alla tv pubblica la dovette, invece, a un compagno di studi universitari.