Questa sera, Michele Santoro riprende il suo posto a Servizio pubblico. E’ l’ultimo dei talk ad arrivare in video, e l’appuntamento è su La7 in prima serata. Il giornalista ha annunciato che quella ai nastri di partenza sarà l’ultima edizione del programma. La causa? La grandissima inflazione di talk show che non condivide dal punto di vista professionale. Il suo futuro, probabilmente, si svolgerà dietro le quinte della tv che per tanti anni ha realizzato, contribuendo a lanciare mode e generi che ancora oggi vengono battuti con insistenza.
Oggi Marco Travaglio è intervenuto al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’ condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Nel corso dell’intervista Travaglio ha detto ” scommetterei su di me anche l’anno prossimo a Servizio Pubblico”. Ma è andato molto oltre.
Adesso a Flavio Briatore non basta interpretare il Boss nel suo business show di Sky Uno The apprentice. Giovedì sera è apparso anche nel programma Servizio pubblico condotto da Michele Santoro su La7. E, a distanza di 24 ore dalla nuova puntata di The apprentice, si è concesso il lusso di un vero e proprio scontro verbale con Vauro.
E’ iniziata, su La7, la nuova stagione di Servizio Pubblico, ultimo dei talk show ad arrivare in video. Con una novità nel linguaggio: l’introduzione dell’elemento teatrale.
Ma andiamo con ordine. Iniziamo dallo studio, che ha conservato gru e torrette: la stessa scenografia nata quando studenti e operai salivano sui tetti per protesta. Servizio Pubblico all’epoca veniva trasmesso in contemporanea dai siti e da un circuito di televisioni locali: essendo il programma che la Rai non aveva voluto, si proponeva al pubblico in una continuità ideale con chi si sentiva trascurato dalla politica. Questi elementi scenografici suggerivano una vicinanza alla gente.
Oramai si è capito: è definitivamente tramontata la speranza che Virus, il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro su Rai2, possa diventare il talk show di punta della seconda rete, dopo la oramai lontana fuoriuscita di Michele Santoro.
Non è una sorpresa: le trasmissioni che in tv si occupano di politica, stanno riscuotendo un notevole gradimento di pubblico. Contrariamente a quanto ci si attendeva, il degrado di molti valori e la scoperta di scandali in troppi settori della pubblica amministrazione, non hanno portato all’allontanamento del pubblico dai programmi che si interessano di politica. Ultimo esempio, in ordine di tempo, la lunga domenica del 23 dicembre, inziata con la conferenza stampa di fine anno di Mario Monti e conclusasi con l’intervista a Massimo D’Alema all’interno di Che tempo che fa.