Il Movimento Italiano Genitori (Moige) tradizionalmente impegnato nella tutela dei ragazzi dinanzi ad una tv sempre più aggressiva e pericolosa, promuove una iniziativa teatrale. Dal 5 aprile, presso il teatro Vigna Murata di Roma, grazie a Pierluigi Bartolomei, sostiene lo spettacolo “Un cervello per due”.
Dopo aver inserito, lo scorso anno, Ti lascio una canzone nel libro nero dei programmi bocciati, il Moige (Movimento Italiano Genitori) approva il nuovo corso dell’attuale edizione riscontrandovi maggior rispetto verso i bambini. Insomma c’è stata un’inversione di rotta frutto, sottolinea Elisabetta Scala vice presidente del Movimento, delle indicazioni fornite dallo stesso Moige ai responsabili del programma. La vice presidente ha rilasciato, a proposito questa intervista.
A seguito delle polemiche suscitate dall’ultima puntata di Domenica live, il Moige (Movimento Italiano Genitori) ha reso pubblico un comunicato nel quale condanna quanto andato in onda e rivolge agli inserzionisti l’appello a sospendere gli spot dalla trasmissione. Ve lo riportiamo integralmente.
Bambini e ragazzi inseparabili dalla tecnologia: hanno un cellulare che spengono raramente, sono iscritti a Facebook e navigano su internet per divertimento, spesso senza limiti d’orario. I nativi digitali non vivono solo una dimensione reale, ma anche una virtuale che, spesso. diventa il vero punto di riferimento
Elisabetta Scala, vice Presidente del Moige (Movimento Italiano Genitori), all’indomani della presentazione del volume “Un anno di zapping” e della consegna dei riconoscimenti alle trasmissioni giudicate più “family friendly”, traccia un bilancio più approfondito della stagione televisiva che si è appena conclusa. E auspica che l’autunno tv sia maggiormente rispettoso verso le famiglie e i piccoli telespettatori che stazionano troppe ore dinanzi al piccolo schermo.
Il primo giudizio sulla stagione televisiva appena conclusa lo esprime il Moige, Movimento Italiano Genitori, che assegna riconoscimenti a programmi ritenuti di qualità e boccia sonoramente altri considerati poco educativi.