Ogni volta che in tv si entra in regime di “par condicio”, il telespettatore ha la sensazione di sentirsi trattato come un incapace non più in grado di discernere la verità dall’apparenza. Soprattutto capisce di essere considerato una persona fragile psicologicamente, in balia di qualsiasi evento e di qualunque dichiarazione fatta dai politici intervenuti a parlare. Inizia così la lunga fila delle proibizioni che spesso rendono ridicolo un programma. L’esempio più eclatante è Striscia la notizia: gli inviati non possono andare a parlare con i politici chiamati in causa per ottenere spiegazioni su disastri, sprechi, insolvenze documentati dal tg satirico di Antonio Ricci. Quindi devono solo esporre il problema, senza che ci sia la possibilità, da parte degli spettatori, di sapere cosa è accaduto da chi il problema dovrebbe risolverlo.