Continuano anche oggi, domenica 28 agosto e lunedì 29, gli appuntamenti speciali dedicati al terremoto dello scorso 24 agosto. Questa sera, in particolare, andrà in onda lo speciale Tg1 dal titolo La ferita. E lunedì La vita in diretta, edizione autunno-inverno, riparte da Amatrice dove saranno i due conduttori, Marco Liorni e Cristina Parodi. Naturalmente nel corso dei giorni ci saranno edizioni speciali dei notiziari e tutti i contenitori (tra cui UnoMattina) daranno ampio spazio agli ultimi aggiornamenti dai centri colpiti.Continuerà, insomma, la mobilitazione della tv.
Singolare il comportamento di Rai1 nella giornata del lutto nazionale per la celebrazione dei funerali di alcune delle vittime del tragico terremoto del 24 agosto scorso. Singolare soprattutto se confrontato ai giorni precedenti. Le prime serate, infatti,all’indomani della prima drammatica scossa, sono state radicalmente cambiate.
Oggi, sabato 27 agosto, è la giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto nel Centro Italia. Come è già accaduto nei giorni scorsi, cambia la programmazione delle reti che continueranno a informare i telespettatori attraverso edizioni speciali dei notiziari, lunghe dirette all’interno di contenitori. Vediamo come la Rai modifica i propri palinsesti per continuare a garantire tutti gli aggiornamenti sul sisma.
Riflettori puntati sulle zone dell’Italia centrale devastate dal terremoto dello scorso 24 agosto. Dai canali Rai a Mediaset fino a La7, le dirette tv si susseguono nel corso del giorno. Anche oggi, mercoledì 25 agosto, i programmi televisivi daranno ampio spazio agli aggiornamenti sulla tragedia che ha ucciso oltre 241 persone.
Si sono fermati tutti: da Rai 1 a Canale 5, da Retequattro a Rai2 a Rai3. Solo il Tg La7 non ha mai interrotto la lunga diretta finalizzata a documentare il gravissimo terremoto che ha colpito molte zone del Centro Italia. Solo La7, insomma, ha dimostrato di essersi calata nel ruolo di rete deputata a rendere un servizio pubblico ai telespettatori. Più ancora delle reti di viale Mazzini.