Un Orlando Furioso da vedere e da ascoltare. Succede a Tivoli, Villa d’Este, perché una mostra da poco inaugurata, “I voli dell’Ariosto”, svela l’influsso che il poema dei paladini ebbe su tutte le arti. La pittura, prima di tutto. Siamo nel 1557 e nel suo “Il dialogo della pittura” il Dolce si sofferma sul canto VII dell’Orlando. E osserva: “Ma se vogliono i pittori trovare senza fatica un perfetto esempio di bella donna, leggano queste stanze dell’Ariosto nelle quali egli descrive mirabilmente la bellezza della fata Alcina; e vedranno quanto i buoni poeti siano ancora essi pittori”.
Stanno per riaccendersi le televisioni di tutto il mondo sulla Cappella Sistina in Vaticano. Già, perché per il 450° anniversario della morte a Roma di Michelangelo Buonarroti – l’artista universale che qui ha lasciato il capolavoro suo maggiore, gli affreschi della Cappella Sistina – il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci ha deciso di rendere all’artista un omaggio speciale e duraturo nel tempo.