Ugo Gregoretti, Maestro dell’eleganza e dell’ironia sobria e intelligente votata al mondo dello spettacolo, è morto a Roma, nella sua casa il 5 luglio.
La versatilità di Ugo Gregoretti – regista di teatro, opera e tv, oltre che giornalista e scrittore – risale al suo esercizio di lettore bambino. E a ciò che leggeva. “Sa – dice l’ironico intellettuale romano – furoreggiavano negli anni Quaranta le enciclopedie per ragazzi. La mia si chiamava Il Tesoro, edita da quel monumento della divulgazione che era la Utet. Alle discipline più svariate che dovevano concorrere alla formazione dei giovani univa un’antologia letteraria. Lì ho imparato a conoscere le fiabe di tutto il mondo: Le Mille e una notte, quelle russe, tedesche e del resto dell’Occidente. Quel mondo favolistico mi nutriva. La mia amata Utet poi fornì agli adolescenti altre collane di letteratura classica distinta per età: dieci, undici, dodici anni. Erano riduzioni tanto efficaci e ben scritte che in molti casi hanno esaurito la mia voglia di leggere l’originale. Diciamo che si presentavano già compiute così”.
Quali caratteristiche possono avere in comune due personaggi così anagraficamente distanti come Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif e Ugo Gregoretti? La stessa filosofia sulla cosiddetta “tv verità”. Il giovane Pif e il “diversamente giovane” Gregoretti si incontrano nella puntata “Viaggio nell’Italia che cambia” in onda domenica 8 dicembre alle 21,15 su Rai Storia ch.54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat.