Il limbo per Manuela Paris è il periodo sospeso tra il suo passato di maresciallo degli alpini alla guida di un plotone di trenta uomini nella missione peace keeping in Afghanistan. Quello di Mattia, di limbo, è la condizione di sradicamento dalla sua famiglia, dal lavoro, dalla vita per essere diventato, suo malgrado, un testimone scomodo per la malavita. E “Limbo” è il film tv presentato oggi al RomaFilmFest, l’unico italiano in concorso, prodotto da Fandango di Domenico Procacci in collaborazione con Rai Fiction, in onda su Rai1 il prossimo 2 dicembre.
Per Gianni Coletti, non si è ancora conclusa la convivenza forzata con i coinquilini ventenni. Dopo la stagione infatti, sta per tornare Zio Gianni, la sitcom intepretata da Paolo Calabresi, Cristel Checca, Francesco Russo e Luca Di Capua. La seconda stagione inizierà su Rai 2 lunedì 21 dicembre, per un totale di 35 episodi in onda tutti i giorni alle 21.00. Come nella prima serie, gli episodi saranno di circa 8 minuti ciascuno.
Zio Gianni 2 è stata presentata nel primo pomeriggio al Roma Fiction Fest, dopo una proiezione nella mattinata.
È stato presentato questa mattina al Roma Fiction Fest Limbo, film tv interpretato da Kasia Smutniak e Adriano Giannini che andrò in onda mercoledì 2 dicembre in prima serata su Rai 1.
La struttura Rai Fiction ha presentato nell’attuale edizione del Roma Fiction Fest una serie di cartoni animati che vanno dal fantasy “Mia and me” all’eroe più famoso del mondo mascherato “Zorro” fino alle nuove strisce di Charles Schulz il padre di Peanuts. Alla kermesse è anche arrivata la nuova serie di “La Pimpa“, “Giulio Coniglio”, “L’Isola del Tesoro”. Mia and me è il primo esperimento di Rai Fiction nelle serie ibride.
Arriva anche in Italia la serie Flesh and Bone di cui la prima puntata è presentata oggi sabato 14 novembre nell’ambito del Roma Fiction Fest. Il prodotto è disponibile in Italia sulla piattaforma TIMvision dov’è sarà rilasciato in contemporanea con gli Stati Uniti.
Il Regno Unito torna con un film tv a un suo libro di culto, quel “L’amante di Lady Chatterley” di D. H. Lawrence scritto nel 1928 ma bandito per trent’anni oltremanica perché giudicato scandaloso. Nell’intreccio, la giovane nobildonna maritata che si abbandona alla passione senza freni per il guardacaccia assunto dal marito; ma soprattutto nel linguaggio, licenzioso nel descrivere gli amplessi di lady Constance e di Oliver Mellors, il plebeo bello e rude.
La perfida Albione si vendica ancora una volta dei vicini francesi. Lo si è toccato con mano oggi al Roma Fiction Fest, dove è stato proiettato il primo dei dieci episodi di “Versailles”, kolossal televisivo costato 81 milioni di euro, scritto dagli inglesi Simon Mirren e David Wolstecraft nonché – peccato originale – commissionato dal transalpino Canale Plus.
Questa sera va in onda un nuovo appuntamento con E’ arrivata la felicità. La serie è trasmessa da Rai1 in prima serata. E’ interpretata, tra gli altri, da Claudia Pandolfi, Claudio Santamaria, Edwige Fenech, Gianmarco Tognazzi, Ninetto Davoli.
Il primo interrogativo da porsi, alla conclusione della settima stagione di Squadra antimafia, è: ma quanto è inverosimile il racconto di questa serie e quanto nuoce alla credibilità di chi si impegna costantemente per la difesa della legalità?
E’ andata in onda questa sera l’ultima puntata di Squadra antimafia 7 su Canale 5. Dopo la puntata di sette giorni fa, si inizia con Calcaterra che sta riaccompagnando la Ferretti e la figlia in Italia: avverte Sandro ma gli chiede di non informare nessuno, non vuole avere sorprese in aeroporto. Torrisi intanto viene interrogato alla Duomo ma la polizia non sembra avere molte prove contro di lui. Tra i primi obbiettivi della squadra c’è proprio quello di scoprire qualcosa per poter incastrare Torrisi.