Il primo appuntamento con il Dopofestival, ieri notte, è stato particolarmente denso, ricco di energia e di momenti divertenti.
C’è stata anche qualche gaffe – come quella grammaticale col cartello mostrato da Anna Foglietta, su cui era scritto “Qual’è” con l’apostrofo – ma i protagonisti si sono soprattutto divertiti e rilassati. Ha partecipato anche Edoardo Leo, conduttore di un Dopofestival molto di successo, appena dodici mesi fa.

Seguiamo insieme la diretta della seconda puntata.

Poi Ghemon e Anna Foglietta cantano “Anna verrà” di Pino Daniele. Tutti molto bravi, compresa una Superband eccezionale.
Sono arrivati anche gli Zen Circus, Enrico Nigiotti ed Arisa.
Ghemon è chiamato a spiegare la sua canzone, dicendo che gli piace essere un po’ ambiguo, ma in realtà “Rose viola” non fa allusioni erotiche – come aveva fatto capire la Marchetto – ed è solo la confessione di una donna. “Gli uomini li conosco già, mi intriga molto di più entrare nella psicologia della donna e capirla”, dice Ghemon.


Inoltre, salutano e tributano Enrico Gabrielli, membro della Superband e Direttore d’orchestra durante le loro esibizioni. “Lo considero uno dei più grandi musicisti italiani”, dice Silvestri, “Infatti l’ho chiamato anche per scrivere, arrangiare e dirigere le musiche orchestrali del mio album”.



Di nuovo ottima Superband e molto bravi anche Papaleo e Arisa, con la sua voce superlativa.

Anche Enrico Nigiotti dice che sta andando tutto molto bene.
Prendendo spunto dal suo accento toscano, Anna Foglietta inizia un breve monologo sui dialetti e sul fatto che lei ne parla molti, per questioni di oirigni famigliari. Scherza sulle giornate in cui spesso cambia i dialetti con cui si esprime in base ai momenti.

Poi per Bisio arrivano un paio di domande dai giornalisti presenti in studio. La prima è: “Tra te e Virginia Raffaele chi è la spalla e chi il comico?” La risposta di Bisio è: “Facciamo a turno. A volte capita a me, a volte a lei…”.
La seconda domanda parla dei suoi monologhi: “Ieri sera sei stato più incisivo, stasera più leggero. A cosa è dovuta la scelta?”. Bisio: “In realtà non credo di essere stato più leggero. In ogni caso, durante queste serate assumerò varie pose. Entro sabato potrei anche far scendere qualche lacrimuccia…”.






La seconda puntata del Dopofestival si chiude con Melissa Greta Marchetto che canta “Amore disperato” di Nada.
Puntata volutamente più ordinata rispetto a quella di ieri. In alcuni momenti è stato un bene, in altri meno: il Dopofestival, in genere, colpisce per il suo clima informale – al limite un minimo confusionario – dopo uno spettacolo strutturatissimo di quattro ore.

