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Il fenomeno è ben visibile nelle serie televisive made in USA, che concedono sempre piu credibilità alle donne professioniste nei vari settori (dalla politica al poliziesco) e, nel migliore dei casi, le affiancano ai colleghi maschi in compiti difficili e delicati.
Una donna, Olivia Pope (l’attrice Kerry Washington) è riuscita a proteggere la Casa Bianca da un fiume in piena di scandali: accade in Scandal che è arrivata in chiaro su Rai3 con scarsi risultati d’ascolto ma oltre oceano ha conquistato enormi platee di spettatori. La Pope,ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca lascia il suo incarico per creare una società di gestione delle crisi intitolata Olivia Pope and Associates e salvare dagli scandali in cui sono finiti, vip e politici. Il tutto, elemento non secondario, scaturisce dalla mente creativa di Shonda Rymes acclamata ideatrice di Grey’s anatomy. E, altro elemento da sottolineare, anche nel medical drama il ruolo delle donne assume sempre maggiore importanza.
A proposito di medical drama: il caso di Jackie Peyton (l’attrice Edie Falco) avrà fatto sobbalzare anche il Doctor House. Ai tempi della messa in onda del serial Nurse Jackie di cui la Falco era protagonista nel ruolo di una bizzarra ma bravissima infermiera, gli ascolti oltre oceano facevano concorrenza a quelli della serie cult con Hugh Laurie.
Ma se si parla di infermiere, l’aggancio alle levatrici è immediato. Protagoniste indiscusse di Call the midwife in onda su Retequattro è un gruppo di ostetriche che, negli oscuri anni ’50 ha aiutato a venire al mondo con leggerezza e capacità professionale, centinaia di bambini. Sempre sulla scena, le levatrici di “L’amore e la vita” (titolo italiano) sono l’esempio di come le donne stanno soppiantando gli uomini nel medical drama.
E, esempio, ancor più clamoroso, anche la professione di medico legale è esercitata sempre più da avvenenti dottoresse, tutte naturalmente molto brave.Gli agenti di Philadelphia non riuscirebbero a risolvere neppure il più semplice dei casi senza l’aiuto decisivo di Megan Hunt in Body of proof. Una dottoressa medico legale dal fisico statuario, stretta in abiti attillatissimi, che al di sopra dei suoi tacchi 12, è sempre la prima ad arrivare sulla scena del crimine.

Medesima prevalenza femminile in King & Maxwell in onda attualmente su Rai2. Michelle Maxwell (Rebecca Romijn) è un valentissimo agente segreto che però viene licenziata e si mette in società con il collega Sean King (Jon Tenney) anche lui ex agente segreto a sua volta licenziato. La superiorità con cui la Maxwell gestisce le indagini, è netta e chiara.
Finito il tempo della prevalenza maschile nella serialità d’oltre oceano. Una nuova tendenza si è fatta strada e si sta consolidando in maniera sempre più evidente. Ai vecchi cari personaggi come il Tenente Colombo si sostituiscono le detective in gonnella che, armate non solo di pistola, ma soprattutto di corpi statuari, devono suscitare l’interesse del pubblico e incollarlo dinanzi al video.
Perchè le lady detective non sono impegnate solo nel campo professionale ma anche in quello sentimentale e non sono rari i casi in cui finiscono sotto le lenzuola con i colleghi di lavoro.

