Venerdì 16 maggio, NOVE ha mandato in onda, dalle 21:30 circa, un nuovo appuntamento di Fratelli di Crozza. La trasmissione è guidata da Maurizio Crozza, che propone imitazioni e parodie con le quali commenta i principali temi di attualità. Al suo fianco, il padrone di casa può contare sul sostegno dell’autore Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 16 maggio, il monologo sul referendum
Inizia Fratelli di Crozza del 16 maggio. Si parte con la parodia del Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Basta cianciare, ora tocca a noi, dobbiamo liberare i fortini della cultura dalla sinistra ombelicale. Noi della destra stiamo cercando gli intellettuali pronti a ribaltare la comunicazione comunista con delle narrazioni al contrario, come P L’uomo del secolo, riferito a Sandro Pertini“.
Il conduttore entra in studio ed inizia con il monologo: “Il voto è un diritto civico, ma il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha annunciato di voler fare propaganda per incentivare il non voto. Praticamente è come se un professore di matematica di un liceo dicesse agli studenti di andare al mare anziché studiare le equazioni. Nel 2003, anche i Democratici di sinistra avevano invitato a non andare a votare. In realtà, è sempre bello andare recarsi alle rune, soprattutto per un referendum, perché siamo noi a scegliere“.
Il conduttore approfondisce i temi dei referendum dell’8 e 9 giugno, fra cittadinanza (“chi paga le tasse non può essere un cittadino italiano!“, ironizza il comico) e il lavoro.
L’imitazione del Ministro del Made in Italy Adolfo Urso
Fratelli di Crozza del 16 maggio procede con l’imitazione di Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy: “Cercherò di essere il più comprensabile possibile. Alla milva di Taranto vi è un alto forno, ma se c’è un dono con cui sono nato è quello della fava bella…“. Come sempre, il finto Ministro parla in un modo pressoché incomprensibile.
Il padrone di casa parla, ora, della sinistra: “La Milano di Sala è sempre più ricca, il sindaco ha deciso di grovierizzare la metropoli, ovvero riempirla di buche“. Il monologo serve a lanciare la parodia del primo cittadino di Milano: “Non avete idea di quanti ricchi stiano arrivando in città, ma intendo i ricchi di adesso, non quelli degli anni ’40. Uno dei miei uomini è andato in aeroporto a contare i ricchi e mi ha detto che non è riuscito a tenere il conto. Le buche vicino alle rotaie? Tenete presente che le rotaie di oggi non sono come quelle del 1942″.
A Fratelli di Crozza del 16 maggio arriva subito l’imitazione di Luca Zaia, Presidente del Veneto: “Il Veneto ha scoperto la Cina grazie a Marco Polo, il nostro è un mondo basato sul marketing. Se ho già un delfino pronto a prendere il mio posto in regione? Io sono un mezzo veterinario, guardate che il delfino è un cetaceo, non un pesce“. Il finto governatore, per aggirare la domanda, inizia a raccontare la storia evolutiva dei delfini.
Fratelli di Crozza 16 maggio, la parodia di Vincenzo De Luca
Durante Fratelli di Crozza del 16 maggio è ricordata la notizia dell’arrivo dell’America’s Cup 2027 a Napoli. Tale informazione è il pretesto per l’imitazione di Vincenzo De Luca, Presidente della Campania: “A Roma si passano le candidature per la Campania senza neanche conoscere la regione. La Campania non è in vendita, senza di me la regione finirà in una palude e la Coppa America senz’altro fallirà”.
Si prosegue con la parodia di Mauro Corona: “Io non bevo, tengo impegnata per la bocca per non parlare di me. Quando mi guardo allo specchio mi sputo, io non piaccio al mondo ma è proprio grazie a questo che sono un uomo libero. Ho ottenuto la libertà stando antipatico a tutti, anche alla mia famiglia e ai miei figli, forse perché gli ho costretti a mangiare il formaggio con le mosche”.
La puntata termina con il finto Vittorio Feltri: “Io sono in lutto, hanno censurato lo spot di Diletta Leotta. Sono disperato, non puoi bloccarla mentre tutto il mondo fa cose frivole, come il tennis a Roma e i trattati di pace ad Istanbul”.
Giunge al termine la puntata e, con essa, l’edizione attualmente in programma di Fratelli di Crozza. Il conduttore annuncia, comunque, il ritorno in onda, sempre su NOVE, subito dopo la fine dell’estate.