Si sono celebrano oggi, mercoledì 20 agosto, i funerali di Pippo Baudo, che abbiamo seguito in diretta. Le esequie funebri si sono svolte dalle 16:00 nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania, paese siciliano di origine del conduttore, e sono stati trasmessi, in televisione, su Rai 1 e Rete 4.
Negli ultimi giorni, sono migliaia le persone che hanno voluto rendere omaggio a Baudo. Dopo la camera ardente privata al Policlinico Universitario Campus Biomedico, struttura nella quale è morto, il feretro è stato portato al Teatro delle Vittorie. Qui ha ricevuto l’omaggio di tantissimi colleghi e spettatori.
Sono numerose le presenze illustri attese ai funerali ai Pippo Baudo. Fra chi ha ufficializzato la propria presenza c’è il Presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato.
Funerali Pippo Baudo, le interviste precedenti alla cerimonia
Mancano pochi minuti alla partenza dei funerali quando prende il via il collegamento con il TG1. A condurre Giorgia Cardinaletti, supportata in studio da Paolo Sommaruga ed Umberto Broccoli. L’inviato a Militello è Giuseppe La Venia, che poco prima del via alle esequie ha raccolto le dichiarazioni di vari volti noti, fra cui Gigi D’Alessio ed il Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Su Rete 4, invece, lo speciale di Diario del giorno è guidato da Monica Bertini. Anche in questo caso, la padrona di casa è affiancata da numerosi ospiti, fra cui i Jalisse.
Iniziano i funerali
Prendono il via i funerali di Pippo Baudo. Mentre il coro intona Eccomi fanno il loro ingresso il vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, ed i sedici sacerdoti concelebranti, fra cui il parroco don Giuseppe Luparello e don Giulio Albanese, padre spirituale del conduttore. Peri inizia la cerimonia, interrogandosi sul significato della parola morte. Poi si rivolge al conduttore: “Carissimo Pippo, noi ti auguriamo di splendere come stella, non solo nel firmamento degli uomini come già avviene, ma tanto luminoso soprattutto in quello di Dio“.
Prende la parola, per l’omelia, don Giulio Albanese: “Siamo tutti insieme come popolo di Dio, per affermare una fraternità di cui il compianto Pippo è stato testimone esemplare. La Sicilia è orgogliosa dei semi di bene che Baudo ha sparso nel corso della sua vita. La liturgia esequiale ci invita a non vivere questo momento come un distacco senza ritorno, ma come un passaggio, un arrivederci. Siamo nella terra natale di Baudo ed è commovente il bentornato che questa notte gli abitanti di questa cittadina gli hanno rivolto. Questa gente ha visto in Baudo un punto di riferimento, in una società inquinata da tanti virus“.
L’intervento del padre spirituale di Pippo Baudo procede: “La vita di Pippo è stato un libro, fatto di giorni, successi e fragilità. Un tratto caratteristico della vita di Pippo era quello di stare insieme: aveva la capacità di comunicare vicinanza, di dare spazio a tanti artisti e custodire rapporti umani sinceri. Molti lo ricordano un uomo discreto e pronto ad aiutare, lontano dal clamore. Poco prima di morire mi ha confessato che il successo, da solo, non basta a riempire il cuore ed ad essere felici”.
Funerali Pippo Baudo, prosegue l’omelia
L’omelia di don Giulio Albanese, durante i funerali di Pippo Baudo, prosegue con un passaggio sulla mafia, che il conduttore, definito “coraggioso“, ha giudicato “un male da estirpare“.
Il sacerdote va avanti: “Le esequie sono un atto di fede, la morte ci ammonisce a rivolgere lo sguardo alle cose invisibili, che rimangono per sempre. Mentre le lacrime rigano i nostri volti, la fede ci sostiene. Vogliamo credere che ora Pippo, nostro fratello, possa trovare tutte le risposte ai suoi desideri nelle braccia del Signore. La vita non finisce, ma si trasforma ed i giorni che a noi sembrano perduti fioriscono nell’eternità in Dio”
Don Giulio Albanese continua il suo intervento: “In una delle ultime conversazioni che ho avuto con Baudo sono rimasto colpito dalla sua capacità di comprendere che si ha un bisogno impellente di purificazione. Nelle ultime settimane di malattie, spesso sofferte, sono state un percorso di purificazione e liberazione. Nel momento in cui gli ho chiesto se potevo comunicargli il corpo di Cristo, durante l’estrema unzione, lui mi ha guardato, ha pianto e mi ha ripetuto per ben tre volte la parola grazie“. Un lungo applauso segue l’omelia del sacerdote.
Il discorso del sindaco Giovanni Burtone
I funerali di Pippo Baudo vanno avanti con l’Eucaristia. Poi interviene Giovanni Burtone, sindaco di Militello: “In tanti stanno seguendo la solenne messa. La scelta di Pippo ha confermato il suo legame con la nostra realtà, un legame profondo. Anche in questa occasione non ha voluto tagliare il cordone ombelicale con Militello. Lo stesso sentimento sincero voglio trasmettere alla famiglia di Pippo e a tutti coloro che gli erano vicini. Baudo era sobrio ed allegro, non amava il divismo e non voleva la retorica“.
Il primo cittadino continua: “Pippo aveva talento e passione, ma era un faticatore, studiava continuamente e non si fermava mai, per questo è diventato un uomo di cultura. Ha utilizzato la Rai per dare qualcosa al paese, facendolo con eleganza senza strumentalità. Ha dato un contributo dal basso, per lo sviluppo civile, ed ecco perché è stato un protagonista della Repubblica. Pippo Baudo è stato l’Enrico Mattei della Rai, ha dato le proprie capacità al paese e ha fatto passare il messaggio di un Sud che deve sempre lottare per lo sviluppo e contro le mafie. Era un uomo con la schiena dritta e tutti noi lo abbiamo considerato un famigliare”.
Anche il suo intervento è accolto da un fragoroso applauso dalle migliaia di persone presenti sia in chiesa e che nella piazza. Il monsignore Calogero Pini benedice il feretro.
Funerali Pippo Baudo, il feretro esce dalla chiesa
I funerali di Pippo Baudo giungono al termine. Il feretro del conduttore è accompagnato all’esterno della chiesa Santa Maria della Stella, dove riceve l’ultimo, calorosissimo applauso dai suoi concittadini. Un lunghissimo omaggio, con migliaia di persone che, dalla piazza, urlano “Pippo“.
Il carro funebre, dopo una nuova benedizione, lascia il sagrato e si reca verso il cimitero, dove avverrà la tumulazione. Quest’ultimo è un momento strettamente privato.