Mercoledì 17 settembre, alle 12:00, la Rai ha presentato, in conferenza stampa, Lo Stato delle Cose 2025. Il talk show è guidato da Massimo Giletti. Il primo appuntamento è trasmesso su Rai 3 lunedì 22 settembre, dalle ore 21:20 circa.
All’incontro partecipa il conduttore Massimo Giletti e Paolo Corsini, Direttore Approfondimento.
Lo Stato delle Cose 2025 conferenza stampa, inizia l’incontro
Prende il via la conferenza stampa. Si parte con le parole di Corsini: “Giletti torna per la seconda stagione ed arricchisce l’offerta approfondimento. Il giornalista non ha bisogno di presentazioni, lo definisco un narratore civile della contemporaneità. Il talk prova, e ci riesce, ad essere contemporaneo, è un’area di confronto in cui si danno voce ai fatti e si fanno emergere i sentimenti delle persone. Cerchiamo sempre la verità e Massimo, in questo contesto, si dimostra essere un maestro”. Il Direttore si dice convinto: “Il format è cresciuto molto e sono convinto possa avere ulteriori margini di crescita“.
Si continua con Massimo Giletti: “Abbiamo perso sette puntate, che sono tantissime, ma abbiamo tenuto quasi tutto il gruppo di lavoro e per me questa è una cosa eccezionale. Questo significa che c’è ancora gente con passione. Direttore, io glielo dico già, nella prima puntata creeremo dei problemi, ma secondo me è una cosa fondamentale, scatenare il dibattito ed andare alla ricerca delle cose che sembrano smarrite. Nonostante i 63 anni ho ancora quella molla che spinge i ragazzi del mio gruppo a crederci. Nella Rai ci sono realtà molto forti. Un gruppo di lavoro eccezionale, che è rimasto nonostante un sacrificio economico dovuto ai tagli. L’importante è mettere ciascuno nelle posizioni giuste. La nuova regista ha lavorato con me ai tempi de I Fatti Vostri, io ho lavorato per sei anni con Michele Guardì, dal quale ho imparato molto. Le verità non si trovano dentro ai cellulari, ma dall’altra parte e noi proveremo ancora una volta a scavare nei fatti”.
Massimo Giletti annuncia la presenza, al debutto, di Michele Santoro: “Sono convinto che tutti debbano avere lo spazio di esprimere le proprie idee“. Sui temi confessa: “Nella prima puntata, in Sicilia, lanciamo un campanello d’allarme sulle possibili infiltrazioni della mafia nella gestione del demanio pubblico“.
Le domande dei giornalisti
Prosegue la conferenza stampa de Lo Stato delle Cose 2025. Il giornalista: “Non è vero che la televisione non serve, ma bisogna saperla usare. Se fai una battaglia occorre farla fino in fondo, fino al risultato. Abbiamo aiutato, ad esempio, la dottoressa Barbara, che era stata abusata sul posto di lavoro e che avrebbero voluto reintegrare nel medesimo luogo in cui aveva subito l’abuso. Dopo tre anni, siamo riusciti ad ottenere il risultato. Io credo ancora in questo, la cosa importante è non essere ideologici ed attenersi ai fatti. A noi interessa il prodotto televisivo e questo è il nostro mantra, lo è sempre stato e continuerà ad esserlo. Oggi fare televisione è più complicato, ma noi abbiamo idee e volontà”.
Per Paolo Corsini, l’obiettivo “non è portare i giovani davanti alla tv, ma irrompere nel dibattito pubblico con temi capaci di far parlare anche sui social, ambienti che sono molto frequentati dai giovani”.
Iniziano le domande dei giornalisti. La prima è sulla scelta dei temi: “Bisogna avere la forza di parlare dei temi che fanno rumore, ma si vive molto sulle ultime 24 ore, occorre avere il coraggio di modificare la scaletta anche all’ultimo“. Nella prima puntata si parlerà anche del Delitto di Garlasco: “Non faremo parlare quattro persone e basta, facciamo una vera e propria inchiesta”. Poi ammette: “Fare il nostro lavoro comporta sacrifici, sono molto esigente”. Su Santoro: “Credo possa sviluppare un rapporto più intenso sia con me che con l’azienda, penso ci siano speranze”.
Lo Stato delle Cose 2025 conferenza stampa, il taglio delle puntate
La conferenza stampa de Lo Stato delle Cose 2025 procede con un quesito relativo al taglio delle puntate: “Il taglio è sempre negativo, l’ho sempre detto, l’informazione va privilegiata. Tuttavia, se ci sono problemi all’interno di un’azienda… Degli appuntamenti speciali? Ci sto già lavorando, anche per compensare un po’ ai tagli. Chi va in piazza e pensa sia giusto farlo fa benissimo, io penso sia sempre utile sedersi ad un tavolo e trattare“.
Sulla partecipazione dei politici a Lo Stato delle Cose: “Nella prima puntata ci saranno Roberto Vannacci e Maria Elena Boschi. Se ho invitato Giorgia Meloni? Certo, ma non riesco ad avere né lei né Schlein. Noi siamo gente di battaglia, ognuno fa le proprie valutazioni e ci sta“. Termina l’incontro.


