Seguiamo insieme la diretta
La puntata inizia in Egitto, nell Valle dei Re. Hatshepsut fu un faraone donna, anticipatrice del femminismo e delle lotte di genere che il mondo ha conosciuto tanti anni dopo. Il tempio funerario di Hatshepsut è stato costruito in una conca naturale. Il tempio è fatto di tre livelli, il primo è dedicato a lei principessa, il secondo alla donna faraone e il terzo al mondo dell’aldilà.
La grande Hatshepsut aveva un grande amore per il suo architetto di corte. Quella che state per leggere è una storia d’amore, ma anche un giallo.
Gli ultimi anni della sua vita furono molto dolorosi, dieci anni prima della sua morte se ne andarono sua figlia e il suo grande amore.
La mummia del faraone donna è conservata al Museo del Cairo ed è possibile visitarla. É morta all’età di 55 anni, probabilmente per un tumore.
Ora Giacobbo sta entrando nella tomba sigillata dell’architetto, adottato dal padre di Hatshepsut e cresciuto insieme a lei data la poca differenza di età. La sua tomba è stata trovata per caso, sul soffitto sono presenti delle raffigurazioni che non corrispondono all’epoca di Hatshepsut ma a 19000 anni dopo.
Intorno a una stella ci sono tre ellissi, questo è un simbolo mesopotamico che indica l’acqua. Ad oggi grazie ad alcuni studi si è scoperto che vicino a quella stella c’è realmente dell’acqua, potrebbe essere questa la conoscenza che non va tramandata?
Dalla tomba dell’architetto parte un tunnel che arriva fino alla tomba di Hatshepsut, in questo modo staranno per sempre insieme, potranno guardarsi in eterno.
La vita oltre la vita è un tema che tante religioni hanno analizzato, sul quale perfino i scienziati tutt’oggi si interrogano. Per parlare di questo argomento Giacobbo si sposta in un luogo magico, il giardino di Ninfa in provincia di Latina.
In tanti testimoniano esperienze vicine alla morte, i casi parlano della visione di un tunnel di luce, non luce solare e neanche artificiale con visione di entità non ben definite.
Il Professore Facco, ospite della puntata, parla del collegamento tra esperienze di pre morte, illusione e meditazione. Il distacco corpo mente è reale?
Tanti libri parlano di un periodo intermedio tra la morte e il passaggio all’ al di là. Il libro dei morti tibetano dice che il segreto è riuscire a riconoscere la luce, ovvero avere l’illuminazione, capire la sofferenza di questo passaggio. Chi non riesce in questo è destinato alla reincarnazione secondo la legge del Karma.
E se veramente ci reincarnassimo? I casi di reincarnazione sono diversi, il caso di Dorothy e ancor più recente il caso di James Leininger. Tutto comincia nel 2000 da bambino quando in un museo rimane molto affascinato dagli aerei, poco più grande mentre gioca con dei modellini, parla di battaglie e riconosce pezzi del mezzo che un bambino non può conoscere.
James inizia ad avere brutti incubi e i genitori decidono di portarlo da uno specialista. In questa maniera emergono dei ricordi sempre più definiti. Si ricorda di essere stato ucciso in una battaglia in Giappone a Iwo Jima.
James incontra i veterani della guerra, la sorella ormai anziana e in ogni caso James riconosce tutti fino a commuoversi.
Il programma si sposta a Napoli. A Napoli nel complesso di San Domenico esiste una sala contente 35 mummie, di qui è passato anche Giordano Bruno.
Ma i collegamenti tra l’Egitto e Napoli sono tanti. Durante una restaurazione a San Domenico è stata ritrovata una targa in onore di Osiride, il Dio principale dell’Egitto, tant’è che questo cartiere è visitato da alchimisti, massoni.
Più di tutti qui è stato San Tommaso D’Aquino a lasciare un segno indelebile. Intorno al 1250 un giovane di nome Tommaso studiava, imparava e successivamente insegnava. Tommaso predicava in volgare la teologia perchè tutti potessero ascoltare e capire.
Qui è conservata la pala che si racconta parlò a San Tommaso in queste parole: -Tommaso scrivesti bene di me […] cosa vuoi in compenso? – rispose -Non altro che te stesso mio Dio.-
La tappa successiva è la Basilica di Santa Pudenziana a Roma. La facciata della Basilica è in restauro grazie all’utilizzo di nuove tecnologie. Nei sotterranei della Chiesa, chiusi al pubblico, si racconta fossero vissuti per sette anni i santi apostoli Pietro e Paolo e all’interno è conservata la prova che la Sacra Sindone è un falso medievale.
Questo mosaico è stato realizzato tra il 1410 e il 1417, il Cristo rappresentato ha una barba biforcuta, nessuno prima aveva rappresentato Gesù con la barba, ma ciò che è sconvolgente è che questa barba è la stessa rappresentata nella Sindone.
Nei sotterranei su una targa è impresso un bollo coevo di Pudente, in questi anni proprio lui ha ospitato e nascosto Pietro e Paolo, perseguitati.
Finisce così la puntata.