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Storie maledette | Puntata 2 luglio 2019 | Il caso Vannini seconda parte
Dopo una cena in famiglia a casa della fidanzata Martina Ciontoli, morì per un colpo di pistola sparatogli – in circostanze a tutt’oggi poco chiare – da Antonio Ciontoli, padre di Martina, mentre era nella vasca da bagno.
Franca Leosini ha deciso di intervistare proprio Antonio Ciontoli per far luce su quello che è stato uno dei casi a colpire maggiormente l’opinione pubblica negli ultimi anni.
Nella prima parte dell’intervista, andata in onda domenica 30 giugno, era emersa in tutta la sua assurdità la condotta della famiglia Ciontoli.
Per lunghe decine di minuti dopo il ferimento di Marco Vannini, nessuno chiamò i soccorsi. Pensavano di potersela cavare da soli – ha raccontato Ciontoli – e anche per questo cercarono di omettere quanto effettivamente successo. Ai soccorritori avevano poi raccontato di un incidente in bagno per via di una scivolata su un pettine appuntito, compromettendo la loro possibilità di salvare la vita a Vannini con un intervento adeguato.
In questa seconda parte dell’intervista, ci si aspettava che Franca Leosini andasse ad approfondire con decisione incalzante proprio le zone opache del racconto emerse in prima battuta. Una concatenazione di eventi e comportamenti, quella riferita da Ciontoli, talmente anomali da poter sembrare dubbi.
La Leosini lo ha fatto, ma con un ritmo e un’ostinazione meno marcati del previsto. Ha chiesto conto all’intervistato delle incongruenze e delle perplessità di alcuni passaggi, rinunciando però al susseguirsi incessante che spesso ha riservato ai suoi interlocutori.
La maggior lentezza e la scelta di porre le domande inflessibili ma non serrate sono sembrate figlie di una deliberata volontà di allontanarsi dallo stile della gogna mediatica con cui spesso si è trattato il caso in questi anni. Solo il tentativo di sviscerare in maniera chiara la posizione di Antonio Ciontoli, per la prima volta in assoluto davanti alle telecamere.
Ne è venuta fuori un’intervista in alcuni passaggi apparentemente sbilanciata verso la riabilitazione dell’accusato, ma efficace nel far emergere il punto di vista lontano dal clamore, dalla rabbia e da un certo istinto giustizialista.
Forse lo è stata meno nel portare a galla elementi davvero inediti delle vicenda.
Di seguito, potrete ripercorrere la diretta della seconda parte dello speciale di Storie maledette sul caso Vannini.
Il racconto riprende dalle 03:10 del 18 maggio 2015, l’ora esatta della morte di Marco Vannini al PIT – Posto di Primo Intervento di Ladispoli.
Antonio Ciontoli: “Sono fermo a quel maledetto giorno del 2015. Da quel momento la mia vita non ha più un senso, perché sono consapevole di quanto male ho fatto a tutti”.
Poi, continua, azzardando una richiesta di perdono a Valerio Vannini e Marina Conte, i genitori di Marco Vannini: “Oggi lo scopo della mia vita è quello di cercare un piccolo spiraglio da parte dei genitori di Marco. Che possano provare misericordia e perdono per me. L’unica cosa che può consentire di sopravvivere a quel poco che resta della mia dignità”.
Le domande di Franca Leosini riprendono da un’intercettazione ambientale emersa all’inizio del processo, in cui Martina Ciontoli parla dell’omicidio come se lo avesse vissuto in prima persona, al contrario di quanto sia lei che suo padre hanno sempre detto. Secondo l’intervistato, Martina stava semplicemente raccontando il fatto e nel farlo aveva deciso di dargli quel taglio, mescolando ciò che aveva visto in prima persona nel bagno con quanto le aveva raccontato lui.
Nel passaggio successivo, Franca Leosini chiede conto a Ciontoli delle voci – inizialmente considerate attendibili – secondo le quali lui e sua moglie in realtà non fossero in casa, la sera dell’omicidio. L’insinuazione conseguente è che a sparare fu il figlio Federico. “Fantasia macabra. Non aggiungo altro”, risponde Antonio Ciontoli.
Ma la giornalista insiste, riportando le dichiarazioni di alcuni vicini di casa.
Una donna dice di non aver visto l’auto di Antonio Ciontoli, se non dopo lo sparo.La spiegazione – per Ciontoli – è che la macchina fu semplicemente spostata per permettere l’intervento dell’ambulanza, per questo prima non era visibile e poi sì.
Un’altra, Vittoria Esposito, riporta delle urla di Martina ancora prima dello sparo. Diceva “Lo vedi papà?!”.
Dopo, invece, lo stesso Marco alternava urla strazianti a presunti “Scusa, Marti!”, difficilmente spiegabili a fronte di una dinamica come quella testimoniata.
Secondo Ciontoli, in realtà Marco Vannini urlava “Scusa, Massi!”, riferito al suo datore di lavoro. Il perché Marco avrebbe dovuto scusarsi con il datore di lavoro, dice di non saperlo spiegare. E giudica le dichiarazioni e i comportamenti dei vicini contraddittori, dunque non affidabili.
“Allora perché le ricostruzioni alternative convergono tutte su suo figlio Federico?”, chiede Franca Leosini. Ciontoli dice di non saperselo spiegare, anche perché tra Federico e Marco c’era un rapporto cordiale.
La stessa Marina Conte – madre di Marco Vannini – in un’intervista rilasciata a Domenica In il 23 settemrbe 2018 sostenne che a sparare fu Federico. Secondo lei c’era stata una discussione tra Marco e Martina che poi aveva coinvolto i famigliari.
Franca Leosini legge il rapporto dei RIS riportato nella sentenza di condanna di Ciontoli. In particolare si concentra sulle analisi “Stub” degli investigatori, chiamate a stabilire chi sparò, attraverso la rilevazione delle particelle di polvere da sparo sul corpo e sugli indumenti dei presenti: confermano che effettivamente fu Antonio Ciontoli a premere il grilletto.
“Si aspettava la condanna a 14 anni in primo grado? Le sembrava giusta”, chiede Franca Leosini. Antonio Ciontoli: “No. Perché io davvero credevo che il colpo avesse ferito Marco solo sul braccio. In nessun modo, mai, avrei potuto volere la morte di Marco“.
Il secondo grado di giudizio ha cambiato – e di molto – le cose: condanna a 5 anni di carcere per Antonio Ciontoli, accusato non più di omicidio volontario, bensì di omicidio colposo.
Chiede Franca Leosini: “Ciontoli, quanto vale una vita umana?”. L’intervistato risponde: “L’ergastolo”.
La sentenza fu seguita da proteste veementi sia dalla famiglia di Marco Vannini, in aula, sia da parte dell’opinione pubblica.
Manifestazioni e iniziative contro la sentenza si susseguirono a Ladispoli, mentre sui social network ci fu un vero e proprio linciaggio, una sorta di sollevazione popolare virtuale.
In tv, intanto, le trasmissioni si occupavano quotidianamente del caso, dando molto spazio allo sconcerto dell’opinione pubblica per quella che è stata considerata da molti un’ingiustizia.
La Leosini chiede ad Antonio Ciontoli se, alla luce di quanto detto, era proprio necessario fare addirittura ricorso dopo la sentenza di secondo grado.
Gli avvocati di Ciontoli hanno riferito che la scelta è nata dopo valutazioni fatte esclusivamente sull’impianto giuridico e non di opportunità.
Anche perché Ciontoli davvero non voleva sparare a Marco e i referti medici dicono che l’emorragia si sviluppò tutta internamente, dunque era effettivamente impossibile capire la gravità del quadro.
Sulla conferenza stampa indetta a seguito della sentenza di secondo grado in un hotel di Civitavecchia, sempre gli avvocati specificano che c’era la necessità di difendere Antonio Ciontoli e la sua famiglia da un processo mediatico che stava superando i livelli di guardia, con un accanimento che poteva trasformarsi in pericoli reali.
Riportato sul punto da Franca Leosini, Ciontoli parla della gogna mediatica e del coinvolgimento del figlio Federico: “Davvero non lo so perché tirino in ballo Federico. Mi permetta di dire che se lo strazio di Marina, la madre di Marco, è del tutto comprensibile, lo sciacallaggio mediatico è difficilmente spiegabile”.
A quattro anni dall’omicidio, pochi mesi fa, Davide Vannicola ha rilasciato dichiarazioni pesanti su Antonio e Federico Ciontoli. Ha detto sia che Federico era andato da lui a chiedere la realizzazione di una fondina in pelle per pistola, sia che il Maresciallo Izzo, dei Carabinieri, gli aveva confidato che era stato Federico a sparare.
Vannicola è un artigiano che lavora materiali in pelle a Tolfa (Roma), qualche decina di chilometri lontano da Ladispoli, ma Ciontoli dice di non conoscerlo e di essere stato una sola volta a Tolfa, anni fa.
Il Maresciallo Izzo, inoltre, sarebbe stato chiamato da Antonio Ciontoli (suo conoscente) poco dopo l’omicidio, per azzardare un depistaggio. Izzo è stato anche indagato per favoreggiamento, ma gli elementi raccolti a suo carico finora non sono stati sufficienti a confermare l’ipotesi.
Ciontoli prima nega, semplicemente, la chiamata. Poi ne ammette una all’1:18 – già negli atti del processo – ma a suo dire fatta solo per comunicare al Maresciallo quanto era accaduto, da collega delle forze armate.
Infine, si lascia andare ad uno sfogo. Dice di voler pagare ma soprattutto di voler tornare a sentirsi utile e degno di vivere la sua vita. Spera di poter avere un futuro che ora non vede in nessun modo possibile. “Le colpe per ciò che ho fatto a Marco, alla sua famiglia e alla mia, oltre che a tanti altri sono pesantissime. Quelle che vivo sono sofferenze troppo intime da poter essere dette in tv. Mi sento fragile, vulnerabile e senza nessuna certezza”, conclude tra le lacrime.
“Però, mi permetta di dire, oltre alla sostanza lei ha sbagliato anche la forma, con questo suo continuare a chiamare “stupidata” una serie di atti e comportamenti che hanno portato alla morte di Marco Vannini. Con questo suo preoccuparsi molto di aver perso il suo lavoro, anche di fronte alla morte di Marco“.
“Cosa rimane di lei?” chiede, infine, Franca Leosini.
Antonio Ciontoli: “Non c’è nulla. Solo la colpa e la voglia di pagare. Poi di tornare ad essere utile per le persone a cui ho fatto del male e per la società”.
Ciontoli: “Io sono già oltre tutto ciò. Quando i riflettori si spegneranno su questa vicenda e rimarrà solo il dolore lacerante a cui ho condannato per i giorni a venire i genitori di Marco e poi tutte le persone che amano ‘l’angelo’ Marco – ben conscio che rimarrà la consapevolezza di quanto bello è stato Marco e di quanto avrebbe potuto ancora esserlo – beh, quel mio tragico errore, quella colpa non andranno via”.
Franca Leosini: “In tanti hanno parlato di lei come di una persona molto arrogante e sfrontata…”
Antonio Ciontoli: “Se ne sono dette di tutti i colori su di me. Sono un uomo come tutti, anche in famiglia”.
Franca Leosini: “Cosa è diventata la sua vita e quella di sua moglie? Come vivete, anche se non si può dire dove?”
Ciontoli: “Io e mia moglie viviamo chiusi in casa. Esco solo in orari meno affollati per andare a fare un po’ di spesa. Ma non solo per la pressione mediatica, per non essere insultato – che sarebbe il minimo – ma perché stiamo soffrendo anche noi e quindi è come vivere in un carcere a cielo aperto”.
Leosini: “Da cosa trae sostentamento?”
Ciontoli: “Sono sospeso dal servizio ma ricevo il minimo dello stipendio”.
Leosini: “Come vivono i suoi figli?
Ciontoli: “Sopravvivono. Lontano da noi. Vivacchiano, si arrabattano”.
Leosini: “Glielo dico io, perché noi giornalisti le informazioni andiamo a cercarcele. Le dico che i suoi figli purtroppo non riescono a trovare lavoro per la gogna mediatica che hanno subìto. Escludere questi ragazzi dalla vita è moralmente inaccettabile. Lei non lo avrebbe detto, lo dico io. Questa cosa mi ha toccata profondamente”.
Quale sarà il suo futuro?”.
Ciontoli: “Per me non vedo nemmeno un futuro in bianco e nero. Non vedo proprio un futuro. Al futuro ci penserà Dio. Io cercherò con tutte le mie forze di stare vicino alle persone a cui ho fatto del male. Voglio pagare”.
La seconda puntata di Storie maledette sul caso Vannini finisce qui.
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Stasera in tv sabato 3 giugno 2023, I programmi in onda
Indice dei contenuti
Stasera in tv sabato 3 giugno 2023. Su Raitre, la fiction L’amica geniale. Su Italia 1, il film d’animazione Shrek Terzo.
Stasera in tv sabato 3 giugno 2023, Rai
Su Raiuno, alle 21.25, il varietà I migliori dei migliori anni. Una settimana dopo la conclusione della nona edizione dello show condotto da Carlo Conti rivediamo i momenti migliori delle sei puntate. Tra gli ospiti, i Pooh, Marco Masini, i Ricchi e Poveri, Patrick Hernandez, Ivana Spagna, Claudio Cecchetto, Nino Frassica, Giorgio Panariello e tanti altri.
Su Raitre, alle 21.30, la fiction L’amica geniale. Due episodi: il primo s’intitola “Le bambole”. Napoli, Anni 50. Lila (Ludovica Nasti) ed Elena detta Lenù (Elisa Del Genio) abitano nello stesso quartiere degradato. Si conoscono sui banchi della prima elementare e diventano grandi amiche. I loro destini continueranno ad incrociarsi per molti anni. A seguire, “I soldi”. Elena e Lila scoprono il piacere della lettura e decidono che da grandi faranno le scrittrici. Le loro famiglie, però, povere e di scarsa cultura, non hanno intenzione di farle studiare.
Su Rai 5, alle 21.15, serata di prosa: Stasera a casa Rossi. Riccardo Rossi, nei panni del padrone di casa, racconta divertenti aneddoti legati alla sua adolescenza. Poi, a raffica, sketch sagaci sui più disparati argomenti: dall’attualità al cinema e alla televisione, dalla musica all’arte.
Programmi Mediaset, La7, Tv8, Real Time
Su Canale 5, alle 21.20, il programma musicale Il Volo – Tutti per uno. Seconda e ultima serata con lo show in scena un mese fa sul palco dell’Arena di Verona. Tra i più applauditi, i Pooh, con i quali Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone hanno cantato “Uomini soli”, “Piccola Katy”, “Tanta voglia di lei”. Padrona di casa, Federica Panicucci.
Su La7, alle 21.15, Eden – Un pianeta da salvare. Rivediamo i momenti più interessanti e spettacolari dell’edizione appena conclusa: speciali e reportage nei quali la conduttrice Licia Colò esprime la curiosità e la filosofia “green” che da sempre la caratterizzano.
Su Tv8, alle 21.30, il reality Bruno Barbieri – 4 Hotel. Bruno Barbieri si trova in Maremma alla ricerca del miglior glamping del territorio. Si sfidano il Podere Prataccio, la Be Vedetta, la Tenuta Poggio Rosso e il Camping Village Rocchette. Il vincitore si aggiudica un premio di 5000 euro.
Su Real Time, alle 21.30, il docu-reality Fantasmi di famiglia. Amy e Adam indagano su un caso nel Connectcut. La famiglia denuncia alcuni strani eventi che si sarebbero verificati in casa: quello più recente riguarda un’entità oscura nel seminterrato che spaventa la loro giovane figlia.
I film di questa sera sabato 3 giugno 2023
Su Rai Movie, alle 21.10, il film commedia del 2020, di Stefano Mordini, Gli infedeli, con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti. Le vicende di cinque uomini sono accomunati da una irresistibile propensione al tradimento. Tra loro c’è Lorenzo, che non perde occasione per combinare un guaio dietro l’altro.
Su Rete 4, alle 21.25, il film commedia del 1983, di E.B. Clucher, Nati con la camicia, con Terence Hill, Bud Spencer. A causa di un equivoco, l’ex galeotto Doug (Bud Spencer) e il ventriloquo Rosco (Terence Hill) vengono scambiati per spie. Loro stanno al gioco e così, equipaggiati di tutto punto con la tecnologia messa a disposizione dalla Cia, si preparano a sgominare un’organizzazione criminale.
Su Italia 1, alle 21.20, il film d’animazione del 2007, di Chris Miller, Shrek Terzo. Shrek e Fiona sono diventati i sovrani del regno di Molto Molto Lontano. Ma all’orco verde la vita di corte non piace e si mette in viaggio per rintracciare Artù, il cugino della moglie, che potrebbe salire sul trono al suo posto. E durante l’assenza di Shrek, Fiona deve affrontare il malvagio Principe Azzurro.
Su Nove, alle 21.25, il film thriller del 1998, di Tony Scott, Nemico pubblico, con Will Smith. L’avvocato Robert Clayton Dean entra in possesso, a sua insaputa, di un video che accusa di omicidio un dirigente della Nsa. Da quel momento alcuni agenti lo spiano con i più sofisticati sistemi elettronici.
Su Iris, alle 21.00, il film thriller del 2009, di Kevin Macdonald, State of Play, con Russell Crowe, Ben Affleck. Cal McAffrey, affermato giornalista, indaga sulla morte di una donna. La vittima era l’assistente e amante di Stephen Collins, ambizioso astro nascente della politica.
Su Cine34, alle 21.15, il film commedia del 1982, di Massimo Troisi, Scusate il ritardo, con Massimo Troisi, Giuliana De Sio. Vincenzo, giovane disoccupato, vive alle spalle di mamma, sorella e fratello. Le sue giornate si dividono tra i pianti dell’amico Tonino e le confidenze della nevrotica Anna.
Stasera in tv sabato 3 giugno 2023, i film su Sky
Su Sky Cinema Uno, alle 21.15, il film di spionaggio del 2004, di Paul Greengrass, The Bourne Supremacy, con Matt Damon. Bourne, ancora in preda all’amnesia, vive in India con Marie. Quando un killer cerca di eliminarlo, uccidendo la ragazza, capisce che non avrà pace se non ricostruirà il suo passato.
Su Sky Cinema Due, alle 21.15, il film drammatico del 1994, di Frank Darabont, Le ali della libertà, con Tim Robbins, Morgan Freeman. Un direttore di banca, condannato per omicidio, viene rinchiuso in carcere. L’amicizia con un ergastolano e la sua competenza contabile lo aiutano a sopravvivere.
Su Sky Cinema Family, alle 21.00, il film fantastico del 2003, di P.J. Hogan, Peter Pan, con Jeremy Sumpter, Rachel Hurd-Wood. I bambini della famiglia Darling seguono Peter Pan fino all’Isola che non c’è, dove le regole dei grandi sono state bandite. Ma il perfido Capitan Uncino è in agguato.
Su Sky Cinema Action, alle 21.00, il film thriller del 1996, di Jan De Bont, Twister, con Bill Paxton, Helen Hunt, Philip S. Hoffman. Jo e l’ex marito Bill, meteorologi, danno la caccia a uno sciame di tornado che minaccia l’Oklahoma. Vogliono studiarne la struttura interna con una macchina di loro invenzione.
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Quarto Grado 2 giugno: la storia di Giulia Tramontano
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La terribile vicenda di Giulia Tramontano, ragazza incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, è al centro della puntata di Quarto Grado del 2 giugno. L’ultimo appuntamento della stagione è curato da Siria Magri ed è condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. È possibile vedere la puntata anche in diretta streaming e on demand su Mediaset Play.
Quarto Grado 2 giugno, la morte di Giulia Tramontano
A Quarto Grado del 2 giugno, dunque, è ripercorsa la vicenda che ha portato alla morte di Giulia Tramontano. Tutto ha avuto inizio il 27 maggio scorso, quando la vittima avrebbe incontrato l’amante del fidanzato Alessandro Impagnatiello.
Giulia, tornata a casa, avrebbe scelto di affrontare a viso aperto il compagno. Ne è scaturito un litigio, in seguito al quale il barman di 30 anni l’ha uccisa con tre coltellate. Inoltre, ha provato a bruciare il cadavere per ben due volte, senza riuscirci.
Il killer ha inscenato la fuga della vittima
Come racconta Quarto Grado del 2 giugno, Impagnatiello ha utilizzato il cellulare della fidanzata oramai morta per depistare. Successivamente, domenica 28 maggio, Alessandro si è recato dagli inquirenti e ha denunciato la scomparsa di Giulia. Per inscenare la fuga di quest’ultima, ha fatto sparire da casa il suo passaporto, una borsa e circa 400 euro in contanti.
I dubbi delle forze dell’ordine, con il passare delle ore, si sono fatti più forti, anche a causa di alcune incongruenze nelle versioni fornite dall’omicida. Il 31 maggio, i carabinieri del Ris hanno raggiunto l’appartamento della vittima per setacciare l’intera area con il luminol. Così facendo hanno rinvenuto tracce biologiche riconducibili a Giulia. Il killer, forse comprendendo di essere oramai stato scoperto, ha scelto di confessare.
A Quarto Grado del 2 giugno è proposto un focus sulla indagine. Il 30 enne è indagato per omicidio volontario aggravato. Per lui, inoltre, si profila anche l’aggravante della premeditazione. Prima di uccidere Giulia, infatti, avrebbe cercato su internet in che modo ripulire le tracce di benzina.
Quarto Grado 2 giugno, la morte di Anica Panfile
A Quarto Grado del 2 giugno si parla di Anica Panfile. Il corpo della 31 enne, madre di quattro figli, è stato rinvenuto sul greto del fiume Piave, incagliato in pochi centimetri di acqua. Inizialmente si è pensato a un suicidio. Gli inquirenti, però, hanno da subito accolto con riserva tale ipotesi, definita decisamente poco credibile. Ad oggi, per la procura di Trento si tratta di un omicidio.
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Stasera in tv venerdì 2 giugno 2023, I programmi in onda
Indice dei contenuti
Stasera in tv venerdì 2 giugno 2023. Su Canale 5, il film Buongiorno papà, con Raoul Bova. Su Nove, il varietà I migliori Fratelli di Crozza, con Maurizio Crozza.
Stasera in tv venerdì 2 giugno 2023, Rai
Su Raiuno, alle 21.30, il varietà Tutti i sogni ancora in volo. Seconda e ultima serata in compagnia di Massimo Ranieri e Rocìo Munoz Morales. Lo show è ispirato al libro omonimo che Ranieri ha scritto nel 2021, a cui sono seguiti un disco e uno spettacolo teatrale. Il titolo è un verso di “Perdere l’amore”, canzone con cui Ranieri vinse a Sanremo nel 1988.
Su Raitre, alle 20.00, Atletica: Golden Gala Pietro Mennea. Lo stadio Ridolfi di Firenze ospita la tappa italiana della Diamond League, intitolata a Pietro Mennea, leggenda dell’atletica. Tra le star più attese dai tifosi italiani, i velocisti Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Samuele Ceccarelli, che tre mesi fa ha vinto l’oro nella finale dei 60 metri agli Europei indoor.
Su Rai 5, alle 21.15, il programma musicale Concerto per la Festa della Repubblica. In replica il concerto andato in onda in diretta su Raiuno alle 17.50. Dal Palazzo del Quirinale, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta da Speranza Scappucci esegue musiche di Mozart, Rossini, Martucci e Verdi.
Programmi Mediaset, La7, Tv8, Nove, Real Time
Su Rete 4, alle 21.20, l’attualità con Quarto Grado. Proseguono gli appuntamenti in prima serata con il programma incentrato sui casi di cronaca nera che più scuotono il nostro Paese. Al timone ritroviamo Gianluigi Nuzzi, affiancato da Alessandra Viero. Anche stasera si torna a parlare dell’omicidio della diciottenne Saman Abbas.
Su La7, alle 21.15, l’attualità con Propaganda Live. In equilibrio tra approfondimento, spettacolo e satira, Diego Bianchi ha l’ambizione di informare senza rinunciare alla leggerezza. Con il conduttore, tra gli altri, i giornalisti Filippo Ceccarelli, Paolo Celata e Francesca Schianchi.
Su Tv8, alle 21.30, il reality Celebrity Chef. Ultimo appuntamento dal ristorante di Alessandro Borghese da Milano. Si sfidano Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli. A giudicarli, Riccardo Monco, chef di Enoteca Pinchiorri di Firenze e Angela Frenda, Food editor del “Corriere della Sera”.
Su Nove, alle 21.25, il varietà I migliori Fratelli di Crozza. Un’altra serata in compagnia di Maurizio Crozza e la sua satira sul mondo della politica e con i suoi immancabili monologhi. Le esilaranti imitazioni del comico genovese sono sempre visibili anche in live streaming gratuito su Discovery+
Su Real Time, alle 21.20, Truffa d’amore. La ricerca di Richard Scott Smith continua. L’uomo è davvero fuggito in Belize? Sta truffando una nuova donna mentre la ricerca è in corso? Alcuni indizi inquietanti portano la Revenge Squad a Knoxville, nel Tennessee
I film di questa sera venerdì 2 giugno 2023
Su Rai 4, alle 21.20, il film d’azione del 2020, di Derrick Borte, Il giorno sbagliato, con Caren Pistorius, Russell Crowe. Rachel, in ritardo al lavoro, si trova a discutere al semaforo con uno sconosciuto. La donna non s’immagina proprio che alla guida c’è lo psicopatico Tom: è l’inizio di un incubo.
Su Rai Movie, alle 21.10, il film drammatico del 1999, di Rob Reiner, Storia di noi due, con Michelle Pfeiffer, Bruce Willis. Los Angeles. Rimasti soli, perché i figli sono partiti per il campeggio estivo, Ben e Katie si rendono conto che dopo 15 anni di matrimonio il loro amore si è esaurito.
Su Canale 5, alle 21.20, il film commedia del 2012, di Edoardo Leo, Buongiorno papà, con Raoul Bova, Marco Giallini. La vita di Andrea (Raoul Bova), 38enne in carriera e donnaiolo, va a gonfie vele. Ma un giorno alla porta del suo appartamento, che condivide con l’amico Paolo, nsi presenta una 17enne stravagante di nome Layla, che sostiene di essere sua figlia. E non è sola: con lei c’è suo nonno Enzo (Marco Giallini).
20 Mediaset – Iris – Cine34
Su 20 Mediaset, alle 21.05, il film fantastico del 2018, di Christian Rivers, Macchine mortali, con Robert Sheehan. La Terra è percorsa da metropoli in movimento che depredano le piccole città. Su una di queste c’è Tom che, suo malgrado, viene scaraventato nel mondo esterno con la giovane Ester.
Su Iris, alle 21.00, il film thriller del 1983, di Brian De Palma, Scarface, con Al Pacino, Steven Bauer, Paul Shenar. Tony Montana lascia Cuba e raggiunge Miami dove comincia la sua scalata nel mondo della malavita organizzata. In breve diventa un potente boss del narcotraffico.
Su Cine34, alle 21.00, il film commedia del 1980, di Carlo Verdone, Bianco Rosso e Verdone, con Carlo Verdone, Elena Fabrizi. Tre personaggi percorrono l’Autostrada del Sole per recarsi a Roma a votare: un emigrante meridionale, un pedante padre di famiglia, un giovanotto con nonna a carico.
Stasera in tv venerdì 2 giugno 2023, i film su Sky
Su Sky Cinema Due, alle 21.15, il film biografico del 2022, di Pupi Avati, Dante, con Sergio Castellitto. 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di recarsi a Ravenna per consegnare alla figlia Dante Alighieri dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico. Durante il viaggio, Boccaccio ripercorre la storia del poeta.
Su Sky Cinema Family, alle 21.00, il film drammatico del 2019, di Justin Baldoni, A un metro da te, con Haley Lu Richardson. Will e Stella, ricoverati per fibrosi cistica, s’innamorano a prima vista. Nonostante debbano stare a un metro di distanza l’uno dall’altra, i due sono determinati a trovare il modo per stare insieme.
Su Sky Cinema Action, alle 21.00, il film fantastico del 2022, di Colin Trevorrow, Jurassic World – Il dominio, con Chris Pratt. Quattro anni dopo la distruzione dell’isola di Nublar, i dinosauri vagano liberi sulla Terra. Intanto Claire, Owen ed Ellie devono fermare uno sciame di locuste giganti.
Su Sky Cinema Suspense, alle 21.00, il film thriller del 1988, di Phillip Noyce, Ore 10: calma piatta, con Nicole Kidman. Dopo la morte del figlio, John e Rae Ingram cercano di ritrovare la voglia di vivere partendo per una crociera sul Pacifico. Ma il viaggio si trasformerà presto in un incubo.
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