Cultura - programmi culturali in TV
Dantedì Rai 5 celebra la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri dal 16 al 25 marzo
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Rai 5 celebra il Dantedì, ovvero il 25 marzo, data che rappresenta la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Si tratta di una istituzione recente con il fine di ricordare ogni anno, il 25 marzo, il Sommo Poeta in vista dei 700 anni dalla sua scomparsa che cadranno nel 2021.
Dantedì Rai 5 celebra la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
In occasione del Dantedì, recentemente istituito per celebrare il 25 marzo di ogni anno l’Alighieri, Rai Cultura dedica a tutta l’opera di Dante una programmazione speciale. Sarà un viaggio della durata di una settimana.
Si inizia il 16 marzo e si finisce il 25 marzo alle 19.00 su Rai5.
La rete proporrà due programmi per celebrare la Divina Commedia. Si tratta di Testimoni del tempo, sei lezioni di Luca Serianni sulla Divina Commedia realizzate nel 2013, e Storie della letteratura – Speciale per Dante.
Quest’ultimo è stato realizzato nel 2015 in tre puntate. In ognuna si analizza una delle tre cantiche della Divina Commedia. A leggere le terzine dantesche, ci sono 33 personaggi individuati tra le eccellenze della cultura italiana.
Da lunedì 16 a sabato 21 marzo alle 19.00, Testimoni del tempo saranno proposte le sei lezioni del linguista Luca Serianni sulla Divina Commedia. Serianni legge e commenta sei canti, due per ogni cantica, scelti tra i più noti e i meno conosciuti. Le sei puntate sono state realizzate presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Regia di Daniela Mazzoli.
Dantedì – Speciale per Dante
A seguire, nelle giornate di lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 marzo, sarà la volta dello Speciale per Dante di “Storie della Letteratura”, realizzato da noti linguisti. Regia di Laura Vitali.
Ad ogni linguista è affidata la nota introduttiva di una cantica, realizzata nella Sala Dante del Casino Massimo Giustiniani in Roma, con gli affreschi dei Nazareni ispirati al poema dantesco.
L’Inferno è affidato a Giuseppe Patota (Università di Siena – Arezzo).
il Purgatorio a Valeria Della Valle (Università di Roma La Sapienza).
Il Paradiso a Luca Serianni (Università di Roma La Sapienza).
Accanto a loro 33 lettori eccellenti, tra le figure più rappresentative della nostra scena culturale, affrontano le terzine dantesche in una ideale staffetta. Il mondo della scienza con le arti, la letteratura con la danza e il teatro, il cinema con la musica.
Tra i lettori eccellenti ci sono, tra gli altri, Piera Degli Esposti, Umberto Veronesi, Ennio Morricone, Roberto Bolle, Sandro Veronesi e Pupi Avati.
Ma ci sono anche: Giuliano Montaldo, Dacia Maraini, Rosetta Loy, Tullio De Mauro, Carla Fracci. Ma ce ne sono anche molti altri che rendono omaggio al Padre della lingua italiana.
Divina Commedia – musiche e curiosità
Le musiche che chiudono ogni puntata sono scritte dall’etnomusicologo Ambrogio Sparagna appositamente per il poema dantesco. Il programma svela anche molte curiosità legate alla Commedia e poco note al grande pubblico.
Molti studiosi sono convinti che La Divina Commedia, contenga un occulto messaggio esoterico legato a qualche setta della quale lo stesso Alighieri ne avrebbe fatto parte. Si nota lo strano ripetersi di una numerologia (3, 9, 13 e 33) legata proprio a certe congregazioni e l’utilizzo di simboli (giglio e rosa) connessi ad occulti messaggi subliminali per pochi iniziati.
Poi ci sono curiosità sui personaggi maschili e femminili che parlano con Dante, le città nominate, le parole ricorrenti e le frasi idiomatiche che sono entrate nella nostra moderna quotidianità.
Inoltre ci viene spiegato che “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”, una delle citazioni più usate, in effetti è una storpiatura del verso scritto da Dante. La versione originale era “non ragioniam di lor, ma guarda e passa” e si riferiva agli Ignavi dell’Antinferno.
Così il giorno celebrativo di Dante diviene occasione per un viaggio nel testo e nelle radici dell’italiano, riscoprendole intatte nella lingua del nostro tempo.
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Linea Verde 28 maggio, l’itinerario: i 35 km che separano Modena da Reggio Emilia
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I 35 km che separano la città di Modena da quella di Reggio Emilia sono i protagonisti della puntata del 28 maggio di Linea Verde. L’appuntamento, al via dalle 12:20 su Rai 1 e Rai Play, è condotto da Beppe Convertini e Peppone Calabrese.
Linea Verde 28 maggio, la cosiddetta Motor Valley
Linea Verde del 28 maggio, dunque, è ambientata nei territori dell’Emilia Romagna. La zona che separa Modena e Reggio Emilia è conosciuta anche con il nome di Motor Valley. Il luogo, infatti, è strettamente legato alla storia italiana dei motori.
Per tale motivo, il viaggio dei conduttori parte a bordo della Bacchetta Stanguellini, nota macchina d’epoca del 1948. Alla guida dell’autovettura c’è Francesca Stanguellini, nipote di nonno Vittorio. Quest’ultimo ha mosso i primi passi nel settore in compagnia di Enzo Ferrari.
Francesca, nel corso di Linea Verde del 28 maggio, racconta in che modo si è sviluppato nel territorio il settore automobilistico. Determinante, in tal senso, è stato il bisogno di meccanizzare il lavoro dei contadini.
Il lambrusco
L’itinerario di Linea Verde prosegue e raggiunge vari borghi. Tra questi ci sono Ghiardo di Bibbiano, Spilamberto di Modena, Roncolo, Castelvetro e, per l’appunto, Modena. Tutte queste soste hanno come grande protagonista il vino Lambrusco. Oggi il consorzio di tutela opera per la promozione della qualità di sei tipologie di Lambrusco DOC. Non si tratta più, dunque, del generico vino frizzante emiliano ma, bensì, di un prodotto cresciuto in modo esponenziale sia per ciò che riguarda la qualità che per la reputazione. Nel frattempo, nella puntata di Linea Verde torna Francesco Gasparri, che accompagna il pubblico lungo un percorso che ricalca le orme di Matilde di Canossa.
Linea Verde 28 maggio, l’aceto balsamico e i salumi
A Linea Verde del 28 maggio è proposto un focus su altre produzioni tipiche del territorio. Su tutte l’aceto balsamico di Modena e il Parmigiano Reggiano, prodotti d’eccellenza la cui fama è riconosciuta in tutto il mondo. Spazio anche ai salumi, rigorosamente serviti con le tigelle o con gnocco fritto.
Infine, in compagnia di importanti chef, nel corso di Linea Verde di domenica sono mostrate le ricette di alcuni dei piatti tipici della regione. Per questo è raccontata la preparazione dei tortelloni, pasta all’uovo che di solito è farcita con del prosciutto magro. Il cuoco Luca Marchini, invece, racconta la nascita delle polpette di pane su un letto di zabaione, inventate da Luciano Pavarotti.
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Melaverde 28 maggio, dal Friuli Venezia Giulia all’Emilia Romagna
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Domenica 28 maggio, dalle 11:50 su Canale 5, è prevista la messa in onda di Melaverde. Lo storico programma del Biscione è condotto come al solito da Ellen Hidding e Vincenzo Venuto. La puntata è trasmessa in diretta streaming e on demand dal sito di Mediaset Play.
Melaverde 28 maggio, l’Emilia Romagna
Il viaggio di Melaverde del 28 maggio parte dall’Emilia Romagna. Qui, in particolare, i conduttori si recano a Bologna, capoluogo di regione. Alle porte della città si trova un luogo dove sia gli adulti che i bambini hanno la possibilità di imparare molto sulla storia dell’alimentazione. Si tratta del FICO, acronimo di Fabbrica Italiana Contadina. Con tale nome si intende uno dei più importanti parchi del cibo presente in Italia.
Inaugurato nel 2017, si articola in uno spazio di circa 10 ettari. Otto di questi ospitano negozi e ristoranti, per un totale di 150 aziende rappresentate. I restanti due, invece, occupano l’esterno e sono dedicati alle attività agricole di coltivazione ed allevamento. Come racconta Melaverde del 28 maggio, nei cinque anni di apertura FICO ha attirato milioni di visitatori.
L’agricoltura come tappa fondamentale per l’evoluzione dell’uomo
In occasione della visita al FICO, nel corso di Melaverde del 28 maggio è proposto un lungo focus sull’agricoltura e sulla coltivazione della terra. Tali attività, infatti, hanno rappresentato una tappa fondamentale per l’evoluzione degli esseri umani.
Inoltre, come sottolineano i conduttori di Melaverde del 28 maggio, la puntata permette di riflettere sul mondo del cibo e sulla cucina. Fattori, questi, che hanno da sempre rappresentato anche la cultura e le abitudini di noi umani in un determinato periodo storico.
Punto di partenza per la riflessione è una frase famosissima del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, che nell’ottocento disse: “L’uomo è ciò che mangia”.
Melaverde 28 maggio, il Friuli Venezia Giulia
Durante la puntata di Melaverde di domenica 28 maggio ci si sposta in Friuli Venezia Giulia. La regione è il teatro di una storia con protagonisti due fratelli. Questi, spinti dalla volontà di continuare l’attività di famiglia, hanno scelto di gestire un allevamento dai grandi numeri.
Poco tempo dopo, però, hanno maturato dei dubbi e, alla fine, hanno scelto di fare un passo indietro, convinti che quella non fosse la scelta giusta. Oggi, dopo tanta fatica, i due mandano avanti un’attività decisamente differente. Il centro del lavoro è una storica latteria, dove un tempo il loro padre consegnava il latte. Attualmente, come racconta Melaverde, la latteria è la sede della produzione di grandi formaggi rigorosamente biologici, con i quali portano avanti la tradizione friulana.
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Ulisse-Il piacere della scoperta, il 25 maggio Alberto Angela omaggia papà Piero
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Alberto Angela omaggia il papà Piero Angela in uno speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta, in onda in prima serata su Rai 1 giovedì 25 maggio. L’appuntamento è visibile anche in streaming e on demand su Rai Play.
Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela, la lunga carriera del divulgatore
Lo speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta è un omaggio a Piero Angela. Il divulgatore scientifico è scomparso a 94 anni nell’agosto del 2022. La storia professionale di Piero si è intrecciata per decenni con quella della Rai e, più in generale, con quella della televisione italiana.
In Ulisse-Il piacere della scoperta è ricostruita la grande carriera di Piero Angela. Quest’ultimo è arrivato nella TV di Stato nel 1951. Nel tempo ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di inviato nella guerra in Vietnam.
Ma la carriera di Piero Angela è legata soprattutto all’ambiente della divulgazione scientifica. In questo genere ha esordito nel 1971 con Destinazione uomo. Ma è dieci anni più tardi che prende il via la serie Quark, format dal quale sono nati vari spin off, tra cui il celebre Super Quark.
Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Nello speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta, Piero Angela è omaggiato in primis dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quest’ultimo, in particolare, ha ricordato come il divulgatore abbia “costruito un patrimonio di sapienza ancora oggi accessibile a tutti”. Inoltre, ha affermato: “Piero ci ha consegnato anche per il futuro un patrimonio di cultura e di senso di responsabilità. Tutti noi gli siamo riconoscenti”
Durante il racconto di Ulisse-Il piacere della scoperta ci sono anche i racconti in prima persona dello stesso Piero Angela, protagonista di alcune clip nelle quali ripercorre le fasi importanti della sua esistenza. Ed è così che, dall’infanzia sotto le bombe si arriva all’impegno contro le bufale scientifiche e al suo ultimo impegno tv intitolato Prepararsi al futuro.
Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela, gli ospiti
Nello speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta il divulgatore è ricordato da numerosi ospiti. Oltre che dal figlio, il divulgatore è omaggiato in primis da Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica. Attesi l’astronauta Paolo Nespoli e la giornalista Gaia Tortora, che si concentra sulla grande amicizia tra Piero e suo papà Enzo.
Ma, ancora, nello speciale c’è Stefano Bollani, che racconta il mondo del jazz, grande passione di Angela. Riccardo Muti, poi, spiega il perché il divulgatore abbia scelto di utilizzare l’aria sulla quarta corda di Bach come sigla dei suoi programmi. Infine, Jovanotti parla di quando, per un suo tour, Piero gli ha fatto compagnia in tutte le tappe.
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