Il film Il menù della felicità (La Belle Étincelle), diretto da Hervé Mimran, è una commedia sociale franco-belga del 2023. Questa pellicola, ispirata a una storia vera, racconta l’incontro toccante tra uno chef stellato in crisi e un gruppo di giovani con disabilità cognitive, tutti uniti da una profonda passione per la cucina. Il film è disponibile su Rai Premium e ha una durata di 102 minuti. Perciò, si preannuncia come un’esperienza cinematografica edificante.
Regia, produzione e protagonisti del film Il menù della felicità
La regia è firmata da Hervé Mimran, con la sceneggiatura curata da Béatrice Fournera e Caroline Franc. Il film è una produzione congiunta di Karé Productions, Summertime Productions e RTBF, realizzata in collaborazione con France 2 Cinéma e France Télévisions. Questo vasto partenariato, di conseguenza, ne garantisce un’ampia portata e un’elevata qualità produttiva.
I protagonisti principali sono, dunque:
- Bernard Campan nel ruolo di Philippe Lamarck, uno chef stellato dal carattere notoriamente difficile.
- Mélanie Doutey nel ruolo di Virginie, una madre determinata e fondatrice del ristorante inclusivo, una figura centrale nella storia.
- Gauthier Gagnière nel ruolo di Noé, un giovane autistico dotato di un olfatto straordinario, la cui sensibilità sarà fondamentale.
Dove è stato girato?
Le riprese si sono svolte interamente in Francia, con diverse location che hanno contribuito all’autenticità del film:
- A Parigi, in particolare nel 15° arrondissement, dove si trova il vero ristorante La Belle Étincelle, fonte di ispirazione per la storia.
- Nelle zone limitrofe della capitale, per le scene esterne e i quartieri residenziali, ampliando il contesto visivo.
- In set interni ricostruiti a Saint-Denis, specificamente per le cucine e gli altri ambienti del ristorante, permettendo un controllo maggiore sulla messa in scena.
Le riprese si sono svolte tra l’estate e l’autunno del 2022. È importante sottolineare che il film ha visto il coinvolgimento di giovani attori con disabilità reali, tra cui Pierrot Goldstein, figlio del produttore Fabrice Goldstein, aggiungendo così un ulteriore livello di autenticità e sensibilità alla narrazione. Di conseguenza, il progetto si è distinto per il suo approccio inclusivo.
Trama del film Il menù della felicità
Philippe Lamarck è un rinomato chef stellato, geniale nel suo mestiere ma altrettanto arrogante nel carattere. Per questo motivo, perde il lavoro dopo un violento litigio con i suoi superiori. La sua reputazione, di conseguenza, è gravemente compromessa e nessuno è più disposto ad assumerlo.
Nel frattempo, Virginie, madre di Noé, un ragazzo autistico che possiede un talento olfattivo fuori dal comune, decide di intraprendere un progetto ambizioso: aprire un ristorante inclusivo chiamato La Belle Étincelle. L’obiettivo principale è offrire un’opportunità lavorativa concreta e dignità a giovani con disabilità cognitive. Si tratta, pertanto, di un’iniziativa di grande valore sociale.
Philippe, inizialmente riluttante e scettico, accetta infine di guidare la cucina del ristorante. Tuttavia, si troverà a dover imparare a collaborare con un team molto diverso da quelli a cui è abituato, lontano dai rigidi standard dell’alta cucina. Tra errori iniziali, piccoli e grandi successi e, soprattutto, momenti di inaspettata tenerezza, il ristorante si trasforma non solo in un luogo di lavoro, ma in un vero e proprio spazio di crescita e trasformazione per tutti i partecipanti. Di conseguenza, ognuno troverà la propria strada.
Spoiler finale
Nel finale del film, La Belle Étincelle riesce a conquistare inaspettatamente l’attenzione della critica gastronomica. Questo successo è dovuto, in particolare, a un piatto innovativo ideato da Noé e successivamente perfezionato da Philippe. Il ristorante, pertanto, ottiene una recensione entusiasta da parte del celebre critico François-Régis Gaudry, che, peraltro, appare nel film nel ruolo di sé stesso, aggiungendo un tocco di autenticità.
Philippe, profondamente trasformato dall’esperienza vissuta, ritrova non solo la passione autentica per la cucina, ma anche una nuova e profonda umanità. Il film si chiude con una toccante cena collettiva, durante la quale ogni membro dello staff viene celebrato per il proprio prezioso contributo e per la crescita personale dimostrata. È, dunque, un finale che celebra con forza i valori di inclusione, dignità e la bellezza insita nella diversità umana. In sintesi, è un messaggio di speranza.
Cast completo del film Il menù della felicità
Il cast unisce attori professionisti affermati a interpreti con disabilità reali, offrendo così un racconto autentico, toccante e profondamente credibile. Le dinamiche tra i personaggi ruotano attorno alla cucina, intesa non solo come luogo di lavoro, ma come uno spazio di riscatto personale e di profonda collaborazione, dove ognuno può esprimere il proprio valore. Di conseguenza, il film costruisce un microcosmo significativo.
- Bernard Campan: Philippe Lamarck
- Mélanie Doutey: Virginie
- Gauthier Gagnière: Noé
- Lionnel Astier: Gérard
- Laurent Bateau: Serge (ex marito di Virginie)
- Pierrot Goldstein: Martin
- Angélique Bridoux: Louane
- Vincent Chalembert: Lucas
- François-Régis Gaudry: sé stesso