La popolare giornalista e conduttrice tv, moglie di Giorgio Gori sindaco di Bergamo, per una volta ha abbandonato il suo aplomb e si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni di carattere politico.
Ricordiamo che il marito adesso politico, è un giornalista, imprenditore, fondatore della casa di produzione televisiva Magnolia ed ex direttore di Canale 5 e di Italia 1. Dal 10 giugno 2014 è primo cittadino di Bergamo, a capo di una coalizione di centro-sinistra.
In particolare, commentando l’ascesa politica di Matteo Savini e della Lega, la Parodi ha affermato: “Il successo di Salvini è dovuto all’arrabbiatura della gente. Alla paura e anche all’ignoranza. Al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso. Mi fa paura vedere un tipo di politica che è basata sulla divisione, sui muri da erigere. Vorrei una politica che andasse incontro ai più deboli e che aiutasse questo Paese a risollevarsi in un altro modo”.
Dopo una stagione passata alla guida di Domenica In, dal 23 settembre Cristina Parodi conduce un nuovo programma, ‘La prima volta’, sempre in onda su Rai1.
Commenta a proposito: “Sono molto contenta, è un programma che dà molta emozione, anche al pubblico, che ci segue con grande entusiasmo. E’ un format che mi piace molto, lo sento nelle mie corde”.
Nessun rimpianto invece per Domenica In: “Sono tutte esperienze che vanno vissute perché ti lasciano qualcosa. Iniziare una stagione difficile e portarla a termine bene ti dà una grande soddisfazione. Mi rimane un ricordo piacevole, per quanto faticoso e complicato”
Cristina Parodi è poi tornata a parlare del movimento #metoo: “Qualsiasi donna non può che difendere un movimento del genere, però bisogna difenderlo con intelligenza, sensibilità e capacità di distinguere e capire bene le diverse sfumature che ci sono nei rapporti tra uomini e tra donne. Sono una femminista della prima ora, sono convinta che le donne siano forti, che abbiano fatto delle battaglie più che giuste e che ce ne siano altre da combattere per riuscire ad ottenere dei ruoli importanti, delle posizioni di potere che ancora non abbiamo. Donne e uomini sono due mondi diversi, abbiamo modi diversi di ragionare. Questo a volte crea delle incomprensioni. Detto questo, se la donna dice no è no, non esiste ragione che possa giustificare una situazione che vada oltre il no della donna”.
In chiusura un commento sulla ricandidatura del marito Giorgio Gori a sindaco di Bergamo: “Ne abbiamo discusso ma non credo che sia stata una decisione travagliata. E’ stato faticoso ma anche bellissimo fare questi cinque anni da sindaco di Bergamo. Giorgio è una persona onesta, sincera, da bergamasco ha iniziato una cosa e ora vuole finirla”.